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Napoli – Strisce blu all’ombra dell’ex area Italsider, il Comune tira dritto e anticipa Municipalità e residenti che davanti al progetto per contrastare la sosta selvaggia avevano mostrato nelle scorse settimane più di qualche rimostranza. Stamattina gli operai dell’Anm hanno infatti provveduto a disegnare i primi stalli, che in questa fase si estenderanno da piazzale Tecchio fino a via Cavalleggeri. Nei prossimi giorni il piano andrà a compimento, con le nuove aree di sosta a pagamento che si estenderanno fino a piazza Bagnoli.   

L’istituzione delle nuove aree regolamentate a pagamento, dopo una lunga fase interlocutoria tra Comune e Municipalità 10, è stata disposta con l’ordinanza dirigenziale firmata dalla Direzione centrale Infrastrutture, Lavori pubblici e Mobilità. Da qui ai prossimi trenta giorni, salvo eventuali ricorsi al Tar, gli stalli saranno disegnati e la gestione affidata alla partecipata Anm. La notizia era stata anticipata da “Anteprima24” già alla fine del febbraio scorso. Tre, in particolare, le aree interessate dal provvedimento: via Diocleziano, lungo la quale saranno creati 280 stalli a pagamento; via Menichini, sulla quale ne saranno disegnati sei; e via Formisano, dove ne nasceranno invece 17. Su via Diocleziano sono stati inoltre previsti 16 stalli di sosta generici per portatori di handicap. Le tariffe, come da prassi, saranno le seguenti: 1 euro all’ora dalle 8 alle 24 nei giorni feriali; 1 euro all’ora dalle 20 alle 24 nei giorni festivi; un euro ogni due ore dalle 8 alle 20 nei giorni festivi. Con questo provvedimento il Comune punta a riportare un minimo di ordine su una strada, via Diocleziano, da sempre preda degli automobilisti indisciplinati. Non è raro, infatti, osservare lungo il percorso auto lasciate in doppia fila a quasi tutte le ore del giorno: con ripercussioni che è facile immaginare sulla fluidità del traffico veicolare. Il piano non è però andato giù a parecchi residenti del quartiere, che infatti si sono subito spaccati in favorevoli e contrari. Ne è nata addirittura una raccolta firme con la quale si chiedeva all’amministrazione comunale di rivedere il progetto aumentando quantomeno la quota di strisce bianche, cioè gratuite. Palazzo San Giacomo, almeno fino ad ora, non ha però voluto sentir ragioni.