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Napoli – Sulla loro testa pende un’accusa pesante come un macigno, quella di abusi sessuali, e adesso anche una condanna in primo grado. Ferdinando Orlando, 25enne napoletano residente a Portici, e Lorenzo Costanzo, 26enne bolognese, entrambi studenti in Legge, sono imputati a Londra in quanto sospettati di essere i responsabili dello stupro di una ragazza di 23 anni, consumatosi nella notte a cavallo tra il 25 e il 26 febbraio del 2017 in una discoteca della capitale inglese.

Stando a quanto emerso dalle indagini e, ovviamente, dalla testimonianza della vittima, Orlando e Costanzo avrebbero abusato sessualmente di una ragazza in preda ai fumi dell’alcool. La serata si era svolta al Toy Room Club, un locale molto noto nella metropoli londinese. Dopo averla approcciata sulla pista da ballo, quando la giovane avrebbe già dato segni di scarsa lucidità perdendo l’equilibrio, l’avrebbero convinta a seguirli in una stanza appartata della discoteca. Ed è qui dentro che si sarebbe consumato il rapporto: consenziente secondo le difese degli imputati, violento per la parte offesa. La giuria popolare non ha però avuto dubbi, condannato i due ragazzi per il reato di stupro.

A destare scalpore furono le immagini registrate da una telecamera di sicurezza che, pochi minuti dopo la violenza, mostravano Orlando e Costanzo darsi un “cinque” con la mano in segno di soddisfazione e congratulazione per quanto appena fatto. Rimediata la condanna in primo grado, la partita giudiziaria è però ancora aperta. Il legale del napoletano Ferdinando Orlando, il penalista Maurizio Capozzo – si dice infatti convinto che quella notte non sia stato consumato “alcun atto di violenza”. Il nodo sarebbe piuttosto “l’assenza di consenso legata all’eccessivo stato di ubriachezza della ragazza”, la quale nella fase preliminare delle indagini avrebbe confermato che quel giorno aveva iniziato a bere prosecco dalle 11 del mattino e diversi drink fino a tarda sera.