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Napoli – La portò all’esasperazione, la minacciò, la maltrattò tanto che un giorno, il 19 agosto del 2015, aprì la finestra di casa e si lasciò cadere nel vuoto dal settimo piano di un palazzo in via Montendozelli, nella zona collinare di Napoli. Queste sono le motivazioni, che secondo il pm di Napoli, Lucio Giugliano, portarono alla morte di Arianna Flagiello. Oggi ha chiesto la condanna a 18 anni di reclusione per Mario Perrotta, 34 anni, ex convivente della donna. Il processo per omicidio è davanti alla Corte di Assise di Napoli e nella requisitoria del pm è stato ripercorso tutta la tribolata relazione tra i due fatta di continui litigi, scontri anche fisici. La criminologa Antonella Formicola scrisse che nella perizia «Arianna decide di mettere fine alla sua vita esasperata dalle continue pressioni economiche di Perrotta», commenta la criminologa, «una tragedia sconvolgente sulla quale i dubbi sono ancora tanti». La discussione degli avvocati delle parti civili è stata fissata per il prossimo 12 febbraio.