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Le date sono importanti per far luce su una storia che da settimane alimenta sospetti e polemiche nel Comune di Sant’Antimo, centro in provincia di Napoli. Semplice coincidenze? Oppure un caso scottante che imbarazza i vertici del Pd napoletano?  Bisogna fare un passo indietro: luglio 2019.

Il 10 luglio 2019 l’allora sindaco del Pd Aurelio Russo vara un atto d’indirizzo per l’affidamento della gestione dell’asilo nido comunale. Prima novità: sparisce l’obbligo per le ditte, che si aggiudicheranno l’appalto, del passaggio di cantiere. Ossia l’obbligo di assumere gli operatori già in carico alla vecchia ditta. Il 18 luglio il primo cittadino Russo viene sfiduciato. Ma il sindaco impugna il provvedimento di scioglimento del Consiglio comunale davanti i giudici del Tar. La parola fine viene messa a fine ottobre con la decisione del giudice che conferma lo scioglimento. 

Da luglio ad ottobre si svolge la gara per l’affidamento dell’asilo comunale. La centrale unica appalti invita 9 ditte (i nomi al momento non sono reperibili negli atti pubblicati all’albo pretorio). Due cooperative rispondono all’invito: Coop Raggio di Sole e un’associazione temporanea d’impresa costituita dalla cooperativa Fattoria nel Parco e Marry Poppins. La gara viene assegnata alle due cooperative Fattoria nel Parco e Marry Poppins. E qui che la storia comincia ad alimentare sospetti. Si scopre che nella cooperativa Fattori nel Parco lavora come operatrice Carolina Brunaccini, nuora (moglie del figlio Domenico Antimo Antonio Russo) del sindaco Russo. Semplice coincidenza? Le coincidenze diventano due: la nuora del primo cittadino (foto facebook) risulta operatrice anche presso la cooperativa Raggio di Sole, la seconda impresa che ha risposto all’invito del Comune, senza vincere la gara. Troppe coincidenze che imbarazzano il Pd. Nel frattempo, al Comune di Sant’Antimo si è insediata la commissione d’accesso per verificare eventuali irregolarità e ingerenze della malavita nella gestione della macchina comunale. 

di Pasquale napolitano