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Il Napoli è stato escluso dalla Superlega Europea che tra le squadre italiano vedrà la presenza delle sole Iter, Juventus e Milan. Una scelta che secondo l’ex dirigente Fassone è dovuta all’Audience.

Queste le parole di Marco Fassone, ex dirigente di Napoli, Inter e non solo, a Radio Kiss Kiss Napoli: “La tempistica dell’annuncio della Superlega mi ha sorpreso. I 12 club hanno voluto accelerare un discorso che era già noto. Credevo ad un accordo con il nuovo format della Champions League. Assenza Napoli da Superlega? Rispetto agli altri 12 clubs presente il Napoli non ha la stessa ‘audience’. Credo che questo sia il motivo principale. l Covid ha probabilmente accelerato il processo della Superlega. E’ indubbio che per rinforzare i bilanci la Superlega è una possibilità importante per dare stabilità per il futuro, che può arrivare da una partecipazione certa alla competizione”.

Queste invece le parole di Tavecchio a Radio Marte: “Superlega? Le politiche scellerate di gestione economica hanno creato sempre conti economici pazzeschi e ora le società si sono procurate dei soldi con una visibilità internazionale con questa nuova creazione. Ma ora non si parla più solo di calcio: subentrano l’economia e la politica, come notato da alcune dichiarazioni. I campionati sono importanti nella misura in cui non ci sono solo le big ma tante altre squadre. I campionati non hanno solo 4 squadre e hanno di mezzo anche un aspetto politico. Secondo me la Figc non sarà d’accordo su questa vicenda, non si può pensare di fare un campionato elitario e un campionato per i normali. Sinceramente sono contento che Napoli, Roma e Lazio siano fuori, non penso che sia una cattiva soluzione. Io mi sono dimesso perché non siamo stati ammessi ai Mondiali ma ho lasciato lì conti solidi e il Var, oltre che 4 squadre in Champions League”. Su sanzioni pesanti o esclusioni, l’ex presidente della Figc aggiunge: “Si parla di trattativa ma perché? Di solito si fanno con organismi pari grado, la Fifa e l’Uefa sono confederazioni enormi”.