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I Molini Marzoli sono una struttura d’interesse culturale e come tale va tutelata. Questa è la sintesi dell’intervento di Luigi Gallo, deputato del Movimento 5 Stelle che tanto si è battuto per la svendita della struttura, durante il Question Time alla Camera di stamattina.  “Abbiamo impedito la svendita dei Molini Marzoli – dichiara Gallo –  che la vecchia amministrazione comunale voleva sottrarre ai cittadini di Torre del Greco. In commissione cultura alla Camera il ministero dei Beni Culturali ha dato ragione al Movimento Cinque Stelle, dichiarando l’illegittimità de facto dell’alienazione dei Molini”.

Da molto tempo Gallo si batte per impedire la svendita degli ex Molini Marzoli, l’antica fabbrica di grano a ridosso del mare. “E gravissimo che, solo allo scopo di fare cassa – dichiarava già qualche mese fa il deputato grillino – l’amministrazione comunale scelga di mettere in vendita uno dei pochi esempi del passato industriale di Torre del Greco”.

Il Mibact, infatti, ha risposto a un’interrogazione in cui Gallo denunciava l’illegittima svendita dei Molini, in sfregio all’articolo 12 del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, secondo cui si presume la “culturalità” della struttura, quindi la sua preservazione. Il ministero sottolinea, inoltre, come il Comune di Torre del Greco non abbia sottoposto la struttura a una verifica dell’interesse culturale del bene né abbia chiesto alcuna autorizzazione alla Soprintendenza per alienare i Molini Marzoli.

“In buona sostanza – ha commentato Gallo – il Mibact, dopo la nostra interrogazione, ha bloccato di fatto l’alienazione dei Molini. Abbiamo evitato uno scempio compiuto a regola d’arte dall’ex sindaco Borriello, prima di decadere per i suoi problemi con la giustizia. Solo allo scopo di fare cassa, voleva vedere quella struttura, un contenitore di scienza, di tecnologia e di capacità imprenditoriale, danneggiando irrimediabilmente tutta la comunità. I Molini Marzoli restano pubblici, si vada avanti, quindi, con l’opera di ristrutturazione e valorizzazione del sito e si pensi a un rilancio vero di quel bene da salvaguardare e far crescere”.