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Napoli – A Palazzo Fondi debutta La luna di Davide Iodice, un percorso di ricerca e creazione a partire dai rifiuti della collettività. Prima nazionale per Non domandarmi di me, Marta mia di Katia Ippaso, con la regia di Arturo Armone Caruso.

Tornò al nido… E altre Titine: Antonella Stefanucci porta in scena i testi di Titina De Filippo

All’Abbazia di Loreto di Mercogliano  protagonista la musica con L’Orchestra di Piazza Vittorio. Al Teatro Civico 14 va in scena l’esito del laboratorio Radici. Prosegue il progetto La rivoluzione dei libri con un incontro pubblico e L’ultimo valzer di Zelda di Alessandra Crocco e Alessandro Miele.

Terzo appuntamento per Sala d’attesa – The waiting room di Ettore De Lorenzo. All’Osservatorio, Franca Abategiovanni presenta Teresa zum zum. Doppio appuntamento al Dopofestival tra swing e funk con The Funkin’ Machine e Uanema Swing Orchestra Gastronautica a cura di Pinzimonio.

Venerdì 12 luglio giornata fitta di appuntamenti al Napoli Teatro Festival Italia, diretto da Ruggero Cappuccio. Si parte alla ore 18 a Palazzo Fondi con il debutto di La Luna, un percorso di ricerca e creazione a partire dai rifiuti, gli scarti, il rimosso di una collettività. Avviato nell’edizione 2018 del NTFI, con un laboratorio intensivo presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli, prosegue e si compie in forma scenica il nuovo processo di indagine antropologica, sociologica e poetica ideato e diretto da Davide Iodice, a partire dai versi di Damiano Rossi, con Francesca Romana Bergamo, Alice Conti, Fabio Faliero, Biagio Musella, Annamaria Palomba, Damiano Rossi, Ilaria Scarano, Fabrizio Varriale (replica ore 21 e ancora il 13 e 14 luglio ore 18 e 21). In prima nazionale alle ore 21 alla Sala Assoli debutta Non domandarmi di me, Marta mia di Katia Ippaso, con la regia di Arturo Armone Caruso, che vede protagonista Elena Arvigo. Il lavoro teatrale ricostruisce il rapporto tra Luigi Pirandello e la sua musa Marta Abba, nella notte della morte del maestro quando si fa vivo il fantasma di Pirandello e le immagini di tutte le eroine pirandelliane che il grande scrittore ha inventato per lei (replica il 13 luglio ore 19).

Alle 19  invece, al Teatro Sannazaro, in scena Tornò al nido… E altre Titine, testi di Titina De Filippo, nel libero adattamento e la regia di Antonella Stefanucci, con Carmine Borrino, Gino Curcione, Lucianna De Falco, Adele Pandolfi, Eva Sabelli, Antonella Stefanucci, prodotto da Compagnia del Loto di Stefano Sabelli di Teatrimolisani. Il progetto, in prima assoluta al NTFI, è frutto di incursioni, rotture, attraversamenti, nell’opera drammaturgica di Titina De Filippo, autrice forse meno nota e frequentata, rispetto ai fratelli, ma i cui testi, surreali e spiazzanti, ci appaiono oggi forse ancora più moderni e attuali (replica il 13 luglio ore 21).

Alle 21 all’Abbazia di Loreto di Mercogliano è protagonista la musica con L’isola di Legno – il concerto dell’Orchestra di Piazza Vittorio, risultato di un lavoro che dura da diciassette anni: l’Orchestra si basa sul viaggio dei musicisti dalla terra nativa verso Roma, sul loro incontro e su quello dei loro repertori.

Mentre a Caserta, sempre alle ore 21 al Teatro Civico 14, sarà la volta della prova aperta di Radici, laboratorio sulla pratica scenica rivolto a giovani allievi attori a cura della compagnia Mutamenti/Teatro Civico 14. Per la sezione Progetti speciali, continua a Palazzo Venezia ore 18, La rivoluzione dei libri, con l’incontro pubblico con i lettori ribelli e l’antropologo Piergiorgio Giacché, il ricercatore sociale Stefano Laffi e lo scrittore e giornalista Graziano Graziani. A seguire ore 21, andrà in scena L’ultimo valzer di Zelda con Alessandra Crocco e Alessandro Miele. Attraverso lettere e stralci di racconti e romanzi, Progetto Demoni ricostruisce la storia dei coniugi Fitzgerald alla ricerca di un cortocircuito tra la “lost generation” degli anni ‘20 e la generazione dei trentenni di oggi.

Sempre nell’ambito dei Progetti speciali del Festival, nel Cortile delle Carrozze di Palazzo Reale ore 21 è previsto Sala d’attesa – The waiting room, regia di Ettore De Lorenzo, che ne è anche autore insieme a Flavio Baldes, con Ettore De Lorenzo, Flavio Baldes, Andrea Baldes, Ugo Gangheri, Ernesto Nobili, Giosi Cincotti, Machi Di Pace. La terza serata sarà dedicata al tema della morte (continua ancora il 13 luglio ore 21).

Ultimo appuntamento della sezione Osservatorio con Teresa zum zum, scritto da Cesare Belsito, diretto e interpretato da Franca Abategiovanni, in scena alla Galleria Toledo ore 21. Nel testo si racconta di una donna, Teresa, che decide di andare in cura da uno psicanalista per risolvere un suo problema capitale: la paura di fare sesso con gli uomini.

Replica al Teatro Grande di Pompei ore 21, Il paradiso perduto. Leela della coreografa Noa Wertheim della Vertigo Dance Company, nell’ambito della rassegna Pompeii Theatrum Mundi, promossa dal Teatro Stabile di Napoli – Teatro Nazionale, quest’anno anche tra i Progetti speciali del NTFI.

Doppio appuntamento al Dopofestival: al Giardino Romantico alle ore 20 va in scena il concerto dei The Funkin’ Machine, a seguire alle 22.30 sarà protagonista la musica swing della Uanema Swing Orchestra. Nell’ambito del Dopofestival è prevista l’iniziativa Gastronautica, a cura del servizio catering Pinzimonio, con ospiti la Tenuta Melofioccolo e la Salmoneria Quel fantastico pesce nordico.