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C’è una frattura nel nostro tempo. Un evento che ha tradito le più radicate certezze della nostra società evoluta, progredita, sviluppata, industrializzata, asettica, indifferente. È la recente pandemia, che ci ha rinchiusi dentro confini sempre più stretti: nazioni, regioni, città, quartieri, abitazioni, pensieri.
È a questi pensieri che si ispira, rappresentandoli, lo spettacolo “Calennario”, di e con Antonia Cerullo, aiuto regia e organizzazione a cura di Anna Bocchino, in scena al Teatro Serra di Napoli (a Fuorigrotta, in Via Diocleziano n. 316) per l’ultimo appuntamento nel cartellone della stagione “Campi Ardenti”, venerdì 28 alle 21.00, sabato 29 alle 19.00 e domenica 30 aprile alle 18.00.