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E’ tragico il primo bilancio del terremoto che alle 20.56 di ieri ha sconvolto l’isola verde: le vittime sono due donne mentre i feriti sono 39 di cui uno trasportato d’urgenza all’ospedale Cardarelli di Napoli dove si trova in prognosi riservata. Sotto le macerie però rimane ancora intrappolato un bambino. Pochi minuti fa vigili del fuoco hanno avuto un contatto ravvicinato con i  piccoli che sono da dieci ore sono sotto le macerie. Da quanto si apprende sono anche riusciti a porgere ai bimbi due bottigliette d’acqua.

“Gli sfollati sono 2.000 su Casamicciola e 600 su Lacco Ameno, in tutto circa 2.600”. Lo ha detto il capo della protezione civile, Angelo Borrelli. Sul luogo della tragedia è giunto da poco anche il vescovo di Ischia, Pietro Lagnese, che si sta intrattenendo con i familiari dei due bimbi che da 12 ore sono intrappolati sotto le macerie.

E’ a lieto fine la storia del piccolo Pasquale, il neonato di 7 mesi estratto vivo dalle macerie di una palazzo di Casamicciola e dei suoi fratellini, Ciro e Mattias, anch’essi intrappolati sotto i calcinacci. Al momento uno dei due, il più grande, è stato tratto in salvo. Si attende di recuperare anche l’altro bimbo che sta bene ma è interamente ricoperto dalle macerie.

L’applauso dei soccorritori è stato lunghissimo. L’intera famiglia si trova adesso all’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno dove attendono di poter riabbracciare anche l’altro fratellino.

Mentre in tutta l’isola non si sono registrati ingenti danni ai palazzi, a Casamicciola sono crollate case ed è andata completamente distrutta la chiesa del Soccorso Qualche danno si è registrato anche a Forio.

LA MAGNITUDO – Intanto dall’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia arrivano le stime più attendibili della magnitudo. Il nuovo valore riportato sarebbe di 4.6 della scala Richter e si riferisce alla magnitudo calcolata sulla base della durata dell’evento. Il precedente valore di 3.6 si riferiva invece alla magnitudo locale. I sismologi del Centro Nazionale Terremoti dell’Ingv sono al lavoro per calcolare il valore definitivo.

I SOCCORSI – La macchina dei soccorsi si è mossa sin da subito per mettere in salvo quanto più persone possibili. Mentre il presidente del consiglio Paolo Gentiloni è andato nella sede della protezione civile in via Vitorchiano a Roma prendendo parte al comitato operativo, al termine del quale ci sarà una conferenza stampa, l’ospedale Rizzoli riprende le sue attività dopo che il personale aveva fatto evacuare i pazienti eccetto quelli più gravi.

Intanto sull’isola la protezione civile ha fatto un punto della situazione, in attesa di una riunione che si terrà tra poco alla quale saranno presenti anche il capo della Angelo Borrelli e il capo dipartimento dei vigili del Fuoco, Bruno Frattasi.

I COLLEGAMENTI – Continuano i collegamenti con la terra ferma. Durante la notte, infatti,  grazie a tre corse appositamente organizzate sotto il coordinamento del comando generale delle capitanerie di porto, hanno lasciato l’isola 1.051 persone che sono state accolte a Pozzuoli dai volontari della croce rossa, prima di allontanarsi autonomamente. Per coloro che, invece, hanno bisogno di assistenza sull’isola sono stati allestiti, nei due comuni maggiormente colpiti e nei porti di CasamicciolaIschia, punti di prima assistenza da parte dei volontari di protezione civile della regione Campania e della Cri.

IL GOVERNATORE VINCENZO DE LUCA – Intanto il presidente della regione Campania Vincenzo De Luca, intervistato ieri sera da radio rai 1, spiega che è stato attivato subito il coordinamento tra le centrali operative della protezione civile di Roma e della Campania e che dal punto di vista sanitario i soccorritori hanno lavorato per trasferire pazienti al Cardarelli di Napoli o in altre strutture e che a breve verrà allestito un ospedale da campo per una emergenza che potrebbe diventare ancora più grande ma fa capire che si tratta di una tragedia che poteva essere evitata: “L’abusivismo è una emergenza che ci trasciniamo da almeno trent’anni e su cui si è chiacchierato tanto senza mai muovere un dito. Per la Campania si tratta di almeno settantamila alloggi abusivi rispetto ai quali occorre il massimo rigore. Ad Ischia sono stati compiuti abusi di tipo criminale, con strutture costruite in zone a rischio idrogeologico che vanno abbattute il prima possibile. Ho parlato anche con il sindaco di Casamicciola: c’è molta preoccupazione, soprattutto tra i turisti che provano a lasciare istintivamente l’isola in questi momenti, ma bisogna mantenere i nervi saldi“.

GLI ESPERTI – Sono vari i terremoti avvenuti nella storia dell’isola, il più famoso è quello del 1883, che causò più di 2000 morti distruggendo ancora una volta la cittadina di Casamicciola. La scossa di ieri sera è stata relativamente debole. “È allucinante morire per un sisma di questa entità – sostiene Francesco Peduto, presidente del Consiglio nazionale dei Geologi – lascia perplessi come un sisma della magnitudo di quello di Ischia possa provocare danni e vittime nel nostro Paese“.