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Napoli – I giudici della V sezione penale del Tribunale di Napoli hanno condannato a due anni di reclusione il notaio Gabriella de Bellis, accusato di falso in atto pubblico in relazione a un testamento redatto per un facoltoso imprenditore di Casoria (Napoli), vedovo e senza figli.

Per i giudici, l’uomo avrebbe manifestato le sue ultime volontà “quando era affetto da demenza vascolare in stato avanzato e, pertanto, incapace di intendere e di volere”. I nipoti, invece, che comparivano nel testamento dichiarato falso erano accusati di circonvenzione di incapace, ma nei loro confronti è stata pronunciata una sentenza di non doversi procedere per intervenuta prescrizione. Le tre nipoti dell’imprenditore sono state accusate di aver abusato dello stato in cui versava lo zio per farsi versare, complessivamente, sui loro conti correnti oltre un milione di euro.