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Napoli – Nel giorno dell’anniversario della prematura scomparsa di Massimo Trosi (Clicca qui) sono in tanti a ricordare il comico di San Giorgio a Cremano, nel Napoletano, che a 26 anni di distanza continua ad essere un simbolo indelebile della comicità napoletana, ma soprattutto dell’essere napoletani.

Dal primo cittadino del comune del Miglio d’Oro, Giorgio Zinno, che negli ultimi tempi sta trasformando “letteralmente” la cittadina vesuviana, dove Troisi è nato e cresciuto, in un museo a cielo aperto dedicato a Massimo, fino al sindaco di Napoli, Luigi de Magistris. Sono solo alcune delle figure istituzionali e non che oggi celebrano, con tanta malinconia, il genio di Troisi.

Un figlio di questa città – racconta il sindaco vesuviano –  che non ha mai dimenticato la sua provenienza e ha portato il nome di San Giorgio a Cremano nel mondo. Quest’anno purtroppo non possiamo celebrare la sua grandezza come avremmo voluto e come abbiamo sempre fatto con intellettuali, amici e con le persone che lo hanno apprezzato, amato e seguito”.

A lui oggi va il pensiero di tanti – continua Zinno – dai suoi colleghi ai suoi concittadini che ne apprezzano non solo il talento di attore e regista, ma anche quella sua gentilezza, riservatezza, umiltà e genialità quotidiana. Massimo incarna a pieno la nostra identità cittadina ed ha contribuito a creare un forte senso di appartenenza al nostro territorio, tanto che da decenni ormai San Giorgio a Cremano gli dedica il Premio Massimo Troisi”.

In questi giorni infatti – conclude Zinno, ricordando del celebre premio intitolato alla memoria di Massimo –  sarebbe stata già in moto la macchina organizzativa del Premio Troisi, con i concorsi aperti ai nostri talenti, pronti a sfidarsi nelle serate finali del Premio per vincere l’ambito riconoscimento a lui dedicato. Ma il Premio è solo rinviato. D’accordo con l’assessore Pietro de Martino, stiamo infatti vagliando diverse possibilità per fare in modo che la città non rinunci a questo appuntamento culturale, artistico e ricco di giovani talenti comici che è diventato ormai un tratto distintivo della nostra città”.

Ricordo – racconta il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris –  quando andai al cinema Acacia, con i miei compagni, a vedere “Ricomincio da tre”, avevo 13 anni. Quante risate, un film bellissimo. Massimo era contro ogni forma di discriminazione e pregiudizio, ci restituì l’orgoglio di essere nati in questa terra. Negli anni ne ho apprezzato visione, sensibilità, profondità, cultura, intelligenza. Non solo un comico immenso, ma un grandissimo uomo. Nel mio ufficio ho una foto bellissima, donatami da sua sorella Rosaria, con Pino Daniele e Gianni Minà, e spesso la guardo con malinconia. Massimo, ci manchi moltissimo, ancor di più in questi momenti bui, perché con la tua arte e la tua disarmante genuinità ci hai sempre ricordato che essere napoletani è meraviglioso!”.