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Torre del Greco (Na) – Un professore di informatica è indagato per aver aggredito un lo studente durante una lezione. La vittima è un ragazzo di 16 anni, alunno di seconda superiore nell’istituto professionale «Cristoforo Colombo» di Torre del Greco in provincia di Napoli, che è andato in ospedale con il labbro rotto e ha denunciato il tutto dai carabinieri.
E’ quanto scrive Il Mattino secondo il quale già sarebbero partite le indagini per accertare le dinamiche dell’accaduto. L’aggressione a quanto pare è certa e ci sarebbero diversi testimoni a comprovarlo. I fatti sono avvenuti ieri mattina verso le 11.00 e hanno sconvolto l’intera comunità scolastica. Tutto sarebbe cominciato nella succursale dell’Istituto, sita in Via Garibaldi, una zona difficile, ex roccaforte del clan locale, che sta provando a risollevarsi grazie a iniziative legate al turismo. Durante una lezione di matematica il ragazzo avrebbe preso il cellulare facendo innervosire il professore. L’alunno ha raccontato a Il Mattino la propria versione dei fatti:
Ma fin dall’inizio della lezione – racconta Andrea (nome di fantasia) – il prof ce l’aveva con me. Prima mi ha rimproverato perché ho preso un attimo il telefono, poi ho sbadigliato e mi voleva mettere una nota sul registro. Quando mi sono accorto che mi aveva messo la nota gli ho detto “Ma come? Una nota per uno sbadiglio?” e lui mi ha risposto: “Non te l’ho messa per lo sbadiglio, ma perché sei uno scostumato. Io sono il professore e devi fare ciò che dico io”. E così mi ha messo una seconda nota, ma quando gli ho mostrato il mio stupore lui mi ha cacciato fuori dall’aula”
“A questo punto – continua il racconto del ragazzo – sono uscito sul corridoio, ma dovevo andare in bagno così mi sono affacciato in classe dicendogli che avevo urgenza di allontanarmi per andare ai servizi. Lui mi ha risposto con irruenza che non potevo e che avrei dovuto fare i miei bisogni nel corridoio. Così io sono entrato in classe, ho preso il registro per controllare cosa avesse scritto e lui me lo ha strappato violentemente di mano. Allora sono uscito dalla classe un’altra volta, lui mi ha seguito, mi ha affrontato faccia a faccia dicendomi “Vediamo ora cosa sai fare?”. Io mi sono irritato e gli ho chiesto se stesse bene e lui ha cominciato a darmi pugni e calci; io mi sono difeso mettendo le mani avanti ma lui ha continuato. Dopo pochi secondi sono usciti tutti i compagni dalla classe, ci hanno separato. Erano tutti increduli. Io non ho capito cosa stesse succedendo, mi sono toccato il labbro e ho visto del sangue. I miei compagni e un altro prof mi hanno soccorso mentre io continuavo a dire “Ma che ha fatto?”. Dopo i miei compagni avevano timore di rientrare in classe, mentre io sono stato portato al pronto soccorso”.
Il professore però ancora non è stato ascoltato dalle forze dell’ordine. Finora gli inquirenti mantengono il massimo riserbo visto la situazione delicata con la presenza di un minorenne e il delicato rapporto che esiste a scuola tra professori e alunni le cui dinamiche non sono sempre chiare e lineari. Il professore per il momento è indagato per il reato di abuso dei mezzi di correzione.