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Napoli – Da una parte ci sono i consiglieri comunali che non ce l’hanno fatta alle elezioni regionali ed ora devono riposizionarsi. Per provare così ad avere ancora qualche carta in mano per giocarsi la partita. Dall’altra il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris che non disdegnerà il barile dei trombati e dei trasformisti. Per restare così a galla in Consiglio ed in vista delle prossime comunali. Si lavora tra via Verdi e Palazzo San Giacomo per la nascita della nuova maggioranza di de Magistris. Più che un campo largo, un campo di morti e feriti  delle ultime elezioni (politicamente parlando, ovviamente) che pur non essendo riusciti a farsi eleggere hanno però comunque un bel pacchetto di voti da mettere sul tavolo. E che non possono non contare e fare gola in tempi di magra per tutti. In primis per il sindaco che al momento ha scarsissimo appeal nell’eventuale trattativa tra Pd e M5s per la corsa a Palazzo San Giacomo. 

Così si ricompatta, ma si costruisce anche nelle stanze del Comune. Si lavora ad un riavvicinamento con i Verdi che hanno visto Stefano Buono candidato in una lista a sostegno di Vincenzo De Luca, ma che non è riuscito ad entrare in Consiglio nonostante i consensi. Da sempre con Marco Gaudini i sostenitori dell’ambiente coltivano il sogno di un assessorato al Comune che deMa finora non ha mai riconosciuto. Tra i banchi dell’opposizione ci sono Anna Ulleto (gruppo misto) che avrebbe dovuto essere candidata con Clemente Mastella e fatta fuori dalla lista all’ultimo minuto, così come Domenico Palmieri (Nuovi Popolari) che si è ritirato all’improvviso. E che oggi in Consiglio comunale hanno mantenuto il numero legale. Poi ci sono i consiglieri di Italia Viva Manuela Mirra e Gabriele Mundo. Quest’ultimo pure candidato con De Luca ha lasciato la maggioranza di deMa poco prima delle elezioni per abbracciare Renzi, ma senza spuntarla. Diversi i consiglieri comunali eletti con deMa che hanno tentato la corsa con il Governatore. Insieme a Buono e Mundo anche Maria Caniglia, Nino Simeone Mario Coppeto. Tra questi alcuni potrebbero tornare presto a correre con i colori arancioni. 

“Noi non vogliamo solo partecipare ma vincere. Ma – ha detto de Magistris in merito alle comunali – bisogna vedere che cosa intendono i partiti per campo largo. Da come si stanno configurando le cose è evidente che adesso si parte per correre un campionato da avversari politici perché mentre a livello nazionale c’è una prospettiva di dialogo a livello locale vedo che il linguaggio è completamente diverso”.

“I partiti devono decidere che considerazione hanno dell’esperienza napoletana: se è di superamento, di discontinuità (come ha affermato il segretario Pd, Marco Sarracino ieri in direzione provinciale, ndr) o al massimo pensano di considerarci solo come interlocutore al tavolo allora saremo avversari se invece sarà dato un contenuto concreto a frasi belle, come quelle pronunciate in questi giorni da Fico, allora può esserci un altro tipo di ragionamento ma siamo a settembre” ha concluso.