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Napoli – Da due mesi vivono ogni giorno con una spada di Damocle che continua inesorabile a pendergli sulla testa. Il loro destino è sempre più appeso a un filo. Sono i 41 dipendenti del punto vendita Trony di via Luca Giordano, al Vomero, destinatari, insieme ad altri 60 colleghi dislocati sul territorio nazionale, della procedura di licenziamento collettivo avviata a inizio dicembre dal colosso della grande distribuzione hi-tech. Sul punto, Palazzo San Giacomo stamattina è tornato a far sentire la propria voce.
«Il Comune di Napoli e la Municipalità Arenella-Vomero esprimono grande preoccupazione per la sorte dei lavoratori del punto vendita Trony di via Luca Giordano che, come altri dipendenti di altri punti vendita del gruppo, rischiano oggi il posto di lavoro. In una fase così delicata come quella attuale, il Mezzogiorno ha la seria necessità di agganciare i ritmi di crescita del Paese e la tutela dei livelli occupazionali, anche nel comparto della distribuzione, risulta per noi una assoluta priorità». È quanto dichiara l’assessore comunale al Commercio, Enrico Panini. «Per questo motivo – aggiunge l’esponente della Giunta – auspichiamo che le asseverate capacità produttive del punto vendita di via Luca Giordano non vadano disperse e che venga messo in campo ogni sforzo, anche con il trasferimento di attività a terzi, affinché l’attività venga mantenuta e con essa tutelati i livelli occupazionali». Già nella giornata di ieri il consigliere comunale Mario Coppeto, ex presidente della Municipalità collinare, aveva auspicato che i candidati napoletani alle prossime Politiche si confrontassero proprio sulla vertenza relativa al punto vendita vomerese.