Tentarono di truffare una donna, facendole credere che il fratello, coinvolto in un falso incidente stradale, avrebbe avuto bisogno di soldi per pagare un avvocato ed evitare l’arresto. Un espediente scoperto dal compagno della signora, che aveva chiamato i carabinieri e fatto bloccare sul fatto i presunti truffatori. A distanza di sei mesi dai fatti, verificatosi a Piano di Sorrento, i carabinieri della compagnia di Sorrento hanno dato esecuzione ad un’ordinanza cautelare che impone l’obbligo di dimora nel comune di residenza (ordinanza emessa dal gip del tribunale di Torre Annunziata) nei confronti di due giovani, di 21e 19 anni. I due sono accusati di tentata truffa, aggravata dall’aver ingenerato nella persona offesa il timore di un pericolo immaginario riguardante un suo prossimo congiunto.
Tutto parte dallo scorso 15 aprile, quando la donna, 60 anni, sarebbe stata raggiunta da sedicenti appartenenti all’Arma dei carabinieri che avrebbero detto alla signora che il fratello aveva investito una ragazza, riducendola in fin di vita. I due avevano inoltre fatto credere alla vittima che, per evitare l’arresto dell’uomo, sarebbe stato necessario consegnare la somma di 9.500 euro ai colleghi di un presunto avvocato, che si sarebbero presentati di lì a poco a casa sua. La reazione del compagno della vittima, accortosi del tentativo di truffa, aveva però permesso di allertare tempestivamente i carabinieri, quelli veri, i quali, appostatisi nelle vicinanze dell’abitazione della 60enne, avevano individuato e bloccato i giovani sospetti, uno dei quali era poi risultato pregiudicato per lo stesso reato, mentre l’altro incensurato. Nel corso delle successive indagini, tramite l’esame dei cellulari sequestrati, sarebbero emersi ulteriori elementi indiziari, tra cui le conversazioni con un terzo soggetto – non identificato – che aveva fornito indicazioni sull’abitazione della vittima e sulla condotta da tenere.
Truffa con falso incidente: obbligo di dimora per 2 giovani
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