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Napoli – Il gip di Napoli Claudio Marcopido ha emesso quattro condanne nei confronti di altrettanti esponenti di spicco e storici della camorra nell’ambito del processo sull’omicidio di Luigi Maisto, figlio del boss Alfredo ucciso a Napoli il 22 ottobre nel 1979. A 41 anni dal quel delitto maturato nell’ambito della faida tra il clan Mallardo e i Maisto, alleati con il gruppo Sciorio, sono stati condannati Francesco e Giuseppe Mallardo (16 anni di reclusione), e i boss “pentiti” di Forcella Luigi e Guglielmo Giuliano (9 anni e 4 mesi di reclusione) grazie ai quali è stata fatta luce sulla vicenda. A indagare sull’omicidio avvenuto in piazza Matteotti è stato il sostituto procuratore di Napoli Henry John Woodcock proprio sulla base delle rivelazioni dei Giuliano. L’agguato scattò in piazza Matteotti pochi minuti dopo la mezzanotte. Luigi cadde sotto il fuoco delle pistole davanti a un circolo. Nel raid rimasero feriti anche Enrico Maisto, Luigi Panico e Francesco Ciccarelli. Il reato di tentato omicidio è caduto in prescrizione.