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Napoli – Le scritte dedicate ad Ugo Russo proprio nel punto in cui ha perso la vita, sono state cancellate dal comune di Napoli per restituire decoro alla città. Il palazzo di via Santa Lucia è stato quindi ripulito anche se in modo approssimativo.
 
Inizialmente infatti si era optato per lasciare lì le scritte. Queste sono state successivamente cancellate. Purtroppo però la cancellazione non è avvenuta come in altri casi con una rimozione efficace ed una nuova passata di pittura.
 
Sono state infatti cancellate molto sommariamente le scritte dedicate a Ugo Russo. Alcune zone sono rimaste incolte. Sicuramente l’opera di riqualificazione estetica dovrà proseguire. 

“Combattere la malavita”

 
Queste le parole del Consigliere Regionale Francesco Emilio Borrelli sul proprio profilo facebook: “Finalmente sono state cancellate le scritte che deturpavano alcune pareti dei palazzi di Santa Lucia. Proprio nel punto dove Ugo Russo è morto. Dove, in tanti, hanno ben pensato di imbrattare i muri con scritte. Altarini e graffiti. In ricordo del baby rapinatore. Rimasto ucciso nel corso di una rapina che aveva tentato ai danni di un carabiniere in borghese.
 
Nella zona come aveva raccontato il Mattino c’era stato un intervento pubblico contro gli abusi risparmiando incredibilmente l’area “dedicata” al giovane rapinatore. Combattere la camorra, la malavita, significa anche questo. Non lasciare che questi soggetti si approprino della città. Le mura dei palazzi non devono diventare manifesti per inneggiare alla criminalità. La lotta per la legalità passa anche da qui. Certo, la copertura delle scritte è solo un primo passo. In questo caso molto approssimativo ed esteticamente brutto, ma necessario.
 
Aspettiamo la riqualificazione completa che riporti decoro nel quartiere. Chiedo al Prefetto, alla questura, al comune di Napoli che si continui senza sosta alla rimozione di tutti gli altarini e i murales eretti o dipinti dalla criminalità organizzata. Davanti a tali atti di prepotenza le istituzioni non possono assolutamente arretrare”.