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Si terrà a Napoli,  giovedì 5 marzo, alle ore 18.00, presso la Lega Navale Italiana, al Porticciolo del Molosiglio, in via Ammiraglio Ferdinando Acton, la presentazione dello straordinario romanzo storico “Gli ultimi giorni del comandante Plinio”, firmato da Alessandro Luciano, pubblicato dalla Marlin, la casa editrice di Tommaso e Sante Avagliano.

A moderare l’incontro, organizzata dal Centro Studi Tradizioni Nautiche e dall’Accademia dell’Alto Mare, sarà la giornalista e scrittrice Tjuna Notarbartolo. Accanto all’autore interverrà l’Ammiraglio Sq.r Renato Ferraro, già Comandante Generale della Guardia Costiera.

Il libro, che  già è alla sua terza  edizione, si occupa proprio di un ammiraglio dell’epoca,  comandante della flotta imperiale romana: Plinio il Vecchio. Il testo ha il piglio e il lucore dei grandi classici della letteratura latina, l’espediente narrativo è infatti quello di un diario narrato in prima persona da Plinio il Vecchio, comandante della flotta militare romana e autore della “Naturalis historia”, che racconta gli ultimi quattro giorni prima dell’eruzione del Vesuvio che distrusse Pompei ed Ercolano. In maniera appassionata ed appassionante, rivive, sotto gli occhi incantati di un lettore che si trova un testo coinvolgente e prezioso tra le mani, un’epoca che intrecciava insieme fasti e decadimento, civiltà e violenza, cultura, arte, tradizione e la bellezza di luoghi mozzafiato, arricchiti da geniali opere architettoniche.

Costumi, taverne, usanze, abitudini, personaggi storici realmente esistiti, sfilano, limpidi, in quello che è un quadro in movimento di una “Campania baciata dal sole e dal mare, resa fertile da qualche oscura forza della natura”. Le conoscenze profonde sono quelle di quel tempo, il linguaggio è sorprendentemente vicino a quello di allora. Ma siamo in un momento molto prossimo alla catastrofe, e se ne avvertono indistintamente segnali e presagi. “Non preparare le navi, mettiti in salvo”, vaticina la celebre Sibilla Cumana, inascoltata da Plinio, che sfiderà le maree, l’odore di zolfo, terremoti e innalzamenti del territorio, acqua che si fa bollente, fino alla pioggia di pietre pomice e lapilli, fino alla colonna di cenere, alta sul vulcano distruttore, che tutto sommergerà. Plinio andrà, mosso dall’amore per una donna e per un libro, spinto dalla curiosità di scienziato che prova a capire un fenomeno magnifico e devastante. E il finale è vibrante e procede in un crescendo al cardiopalma, che emoziona, che agita, che commuove, come pochi libri e la grande cultura sanno fare.

L’AUTORE – Alessandro Luciano

Alessandro Luciano vive a Volla e lavora al Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Ricercatore in Scienze dell’Antichità, ha collaborato per anni come Cultore della materia con l’Università Suor Orsola Benincasa, coordinando sul campo le ricerche archeologiche presso l’abbazia di San Vincenzo al Volturno e co-editando il volume sul suo noto approdo fluviale. I suoi principali interessi scientifici afferiscono al passaggio tra Antichità e Medioevo, a cui ha dedicato decine di pubblicazioni su riviste specialistiche e divulgative di settore.