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Napoli – Si allarga l’inchiesta della Procura di Napoli su atti amministrativi e affidamenti che hanno riguardato la trentesima edizione delle Universiadi che si è svolto a Napoli e in altre città della Campania dal 2 al 14 luglio.

Uno dei primi ad essere stato iscritto nel registro degli indagati è il vicepresidente della Regione Campania Fulvio Bonavitacola con l’imprenditore salernitano Rocco Chechile, ma è di oggi la notizia dell’iscrizione anche per Gianluigi Aponte, armatore e fondatore della società Msc Crociere, e di Annapaola Voto, ex capostaff di Bonavitacola che ha ricoperto il ruolo di dirigente responsabile dell’area istituzionale dell’agenzia regionale per l’universiade. Il reato ipotizzato dai pm Henry John Woodcock e Francesco Raffaele, per tutti, è di corruzione.

Nei giorni scorsi i carabinieri hanno perquisito gli uffici della società in via Agostino Depretis a Napoli, acquisendo copia dell’elenco dei passeggeri imbarcati sulla Msc Lirica che con Costa Victoria hanno ospitato una buona parte degli atleti.

Gli accertamenti della Procura riguardano la decisione di ospitare atleti su una delle navi del gruppo ormeggiata alla Stazione marittima. “MSC Crociere precisa che Gianluigi Aponte
fondatore ed executive chairman del Gruppo MSC – è totalmente estraneo ai fatti cui si fa riferimento non avendo avuto alcun ruolo in questa vicenda“, afferma una nota diffusa in serata dalla società. “Anche la società si dichiara estranea ai fatti contestati, esprime piena
fiducia nelle autorità competenti e rimane a loro disposizione per fornire ogni chiarimento che fosse necessario relativamente alla propria partecipazione alla gara pubblica di appalto indetta dall’Agenzia Regionale per le Universiadi“.