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Nella riunione presieduta da Vincenzo Moretto iniziata l’illustrazione dei progetti tecnici riguardanti gli impianti sede delle gare e approfondita la questione dell’accoglienza degli atleti alla Mostra d’Oltremare. Sono intervenuti il direttore generale Attilio Auricchio, Gerarda Vaccaro, dirigente dell’Unità operativa Organizzazione di eventi di rilievo nazionale e internazionale e della manifestazione sportiva Universiadi Napoli 2019 e alcuni dei tecnici responsabili dei procedimenti, Filomena Smiraglia e Simona Fontana

La situazione attuale, ha spiegato la dirigente Vaccaro, vede il Comune, nel suo ruolo di stazione appaltante, come previsto dall’accordo con il Commissario Latella, alle prese con le procedure di gara, alcune in corso ed altre già concluse, come quella per il rifacimento della pista d’atletica e dell’impianto di illuminazione del San Paolo. Ogni atto elaborato viene poi sottoposto alla validazione dell’Autorità nazionale anticorruzione e alla sottoscrizione del Commissario.

Per il San Paolo, ha spiegato la direttrice dei lavori Smiraglia, si procederà al rifacimento della pista d’atletica, secondo le prescrizioni ricevute dalla Federazione internazionale che consentiranno di renderla utilizzabile successivamente anche per analoghe competizioni internazionali. Altri interventi previsti, la riqualificazione di diversi locali, tra cui gli spogliatoi utilizzati dal Calcio Napoli, che saranno poi allestiti dal Coni servizi, l’impianto di illuminazione, che sarà del tipo ibrido, e quello audio. In risposta ai quesiti sollevati dai consiglieri Brambilla (Movimento 5 Stelle) sull’interessamento del campo da gioco, e del consigliere Lebro (La Città) sulla possibilità che si intervenga con deroghe alle procedure edilizie, i tecnici hanno spiegato che il campo da gioco sarà interessato da pratiche sportive e verrà ripristinato al termine della manifestazione, come peraltro già spiegato alla società Calcio Napoli con la quale è stato condiviso il contenuto degli interventi, mentre non è previsto alcun intervento in deroga alle normali procedure edilizie.

Sull’intervento di riqualificazione della piscina Scandone, illustrato da Simona Fontana, esistono due distinte progettazioni, una riguardante la riqualificazione della piscina esistente, affidata con gara al massimo esperto di progettazione in materia, e la nuova piscina per il riscaldamento, da costruire ex novo e progettata dai tecnici comunali. Nel primo caso, il budget di 3 milioni di euro non consente il rifacimento, ma un’imponente opera di manutenzione straordinaria che riguarderà anche le facciate, la zona ingressi, gli spogliatoi e la copertura, mentre sarà nuovo l’impianto di illuminazione. La nuova vasca, riservata agli allenamenti, sarà di dimensioni analoghe a quella già esistente, con impianti collegati a quelli a servizio della vasca principale, e sarà collocata nell’area verde che confina con l’Edenlandia e l’ex cinodromo. Entro l’estate, ha precisato la dirigente, si conta di concludere le gare e consegnare le aree per l’inizio dei lavori in tutte le strutture interessate, mentre non sarà possibile, ha detto rispondendo ad un quesito del consigliere Coppeto (Napoli in Comune a Sinistra) sovrapporre i lavori al normale utilizzo delle strutture, che non potranno quindi essere utilizzate contemporaneamente dagli utenti. Sempre sulla questione degli interventi, il consigliere Palmieri (Napoli Popolare) ha invitato ad una rapida interlocuzione con il dipartimento Prevenzione della Asl relativamente agli adempimenti in materia di sicurezza sul lavoro, che richiedono una ben precisa tempistica.

Il direttore generale Auricchio è quindi intervenuto prima sulla questione della gestione degli impianti successiva alla manifestazione, rispondendo ad un tema sollevato dal consigliere Brambilla che esprimeva preoccupazioni che si ripetessero anche a Napoli esperienze negative analoghe a quanto avvenuto a Roma dopo i Mondiali di nuoto e in altre nazioni dopo le Olimpiadi, con impianti abbandonati per i costi eccessivi di manutenzione. La scelta fatta, ha sottolineato il direttore generale, è stata quella già avvenuta con le Olimpiadi di Roma del 1960 e dei Giochi del Mediterraneo del 1963, di dare cioè alla città opere da utilizzare anche dopo le competizioni, come poi avvenuto. Per questo, si è scelto di intervenire su impianti già esistenti, migliorandoli, comprendendo anche quelli di periferia, che rimarranno a disposizione dei cittadini e consentiranno a Napoli, qualora si avanzi una candidatura italiana alle Olimpiadi, di ospitare una parte delle gare.

Sulla scelta di ospitare il Villaggio degli atleti alla Mostra, Aurticchio ha poi chiarito che la proposta è stata formalizzata dal Commissario Latella che in due cabine di regia, svoltesi ad aprile, aveva ricevuto un indirizzo in questa direzione, non ritenendo convincente la proposta, elaborata dall’Agenzia Regionale Universiadi, di dividere gli atleti tra le navi da crociera e l’ippodromo di Agnano. Per questo, su richiesta del Commissario, la Mostra ha proceduto ad elaborare prima uno studio preliminare e successivamente un progetto esecutivo. Anche il Comune aveva indicato una serie di negatività legate alla proposta dell”Ippodromo, legate principalmente alla necessità di realizzare strutture impiantistiche ex novo. Con la decisione della FISU, presa all’unanimità, l’ipotesi Mostra è stata poi ritenuta la migliore, e ora si procederà a tutte le attività necessarie. Nessuna indicazione, ha chiarito Auricchio rispondendo ad osservazioni del consigliere Brambilla sulla tempistica che ha portato all’individuazione della soluzione Mostra e sulla provenienza di tale proposta, è stata fornita dall’Amministrazione, e non corrisponde al vero che l’Ente Mostra abbia avanzato una propria candidatura autonoma. Sulla necessità che la commissione consiliare sia messa in condizioni di conoscere le decisioni adottate nei tempi utili a poter esercitare il proprio ruolo di indirizzo e controllo, sollevata dal consigliere Palmieri (Napoli Popolare), il direttore generale ha assicurato il proprio impegno a supporto dell’organo consiliare, mentre al consigliere Coppeto, che ha chiesto se i poteri commissariali consentiranno di mettere in campo tutte le attività utili alla costruzione del Villaggio, Auricchio ha risposto che le attività da realizzare rientrano nell’ambito della gestione commissariale e hanno già raccolto i pareri di altri organi competenti su particolari aspetti, come la Soprintendenza relativamente al patrimonio arboreo e architettonico.

L’interesse della commissione, ha concluso il presidente Moretto, è quello che le Universiadi si svolgano e portino beneficio alla città, e in questa ottica vanno lette le sue osservazioni. Nella riunione in programma domani, con la partecipazione anche del Commissario Latella, ha annunciato Moretto, proseguiranno gli approfondimenti sugli stessi temi.