- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Napoli – Lustrini, flash fotografici, proclami e tutto ciò che di bello si poteva dire. Indubbiamente l’inaugurazione del  polo di Medicina dell’Università di Napoli a Scampia rappresenta una bella storia, una bella pagina per un quartiere spesso associato ad altro tipo di racconti ed eventi. Stavolta no, stavolta si parla di riscatto, di possibilità, di cultura ed è un bene per tutta la città.

La struttura ha cominciato a riempirsi di studenti partenopei e non solo, ha preso vita e con essa ha preso vita anche un quartiere che potrà mostrare una faccia diversa da quella raccontata.

Ma, come spesso accade, una volta spente le luci dei riflettori, si deve andare a vedere cosa realmente c’è e quali sono i problemi che rischiano di rendere opaco l’evento. Non tutti gli studenti sono di Napoli, ovviamente, alcuni sono costretti a viaggiare, altri, invece, devono prendere in considerazione l’idea di trovare un alloggio. Ed è proprio questo il problema. Affitti troppo alti in una zona dove abitazioni ce ne sono poche a disposizione degli universitari. Serve spostarsi e cambiare quartiere con tutto ciò che ne consegue.

Sono nati gruppi su Facebook, annunci su altri portali fino alle più tradizionali visite alle agenzie immobiliari. Per le matricole fuori casa il sogno rischia di trasformarsi in salasso. 

Affitti troppo alti per studenti che possono spendere in media 350 euro. Una cifra che è ben più bassa rispetto a quelle che circolano attualmente e che parlano di una fascia che va dai 400 euro agli 800 euro, dipende dalle zone. Senza contare i costi delle utenze che fanno schizzare il prezzo in maniera vertiginosa. Insomma, vita dura per gli studenti, per i quali il costo di un sogno può essere ben più caro rispetto a quello immaginato e, in qualche circostanza, potrebbe anche spezzarsi di fronte all’impossibilità economica.