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Il sospetto è che hanno venduto negli anni loculi e tumuli al cimitero di Poggioreale a Napoli per un giro di affari di oltre sette milioni di euro. Sono quattro gli indagati al momento, ma l’indagine è appena partita. Questa mattina il Nucleo di polizia giudiziaria della Guardia di Finanza di Napoli ha eseguito decine di perquisizioni e sequestrato tre cappelle gentilizie di rilevanza storica. Sono quattro le persone al momento iscritte nel registro degli indagati. Si tratta di Gennaro Mastrini, titolare dell’omonima ditta di onoranze funebri, Felice Varriale, factotum da tempo interessato alla gestione di cappelle cimiteriali, Vincenzo Maione, impiegato alla Direzione servizi cimiteri  e al “front office” del cimitero di Poggioreale: addetto al risoluzione di pratiche burocratiche, e Vincenzo Franco, procuratore degli eredi “Brodetti”, una famiglia nobile di Napoli e gestore occulto dell’omonima cappella sulla quale sono in corso serrate indagini perché c’è il sospetto che anche lì ci siano state strani movimenti. Al momento sono stati apposti i sigilli alla cappella “Pellino” posizionata nella zona cimiteriale detta “Nuovissimo”, e due cappelle denominate “Marigliano” che sono nella zona detta “Quadrato monumentale”.