E’ stato il vero paladino della lotta al covid, l’ancora di speranza per tanti. Ma la gente ha evidentemente la memoria corta e nella giungla dello stadio tutto è lecito. Come sputare verso il professor Paolo Ascierto, un gesto già di suo deprecabile, a maggior ragione se rivolto verso un personaggio che, solo perchè tifoso della Juventus, ‘merita’ un trattamento di questo tipo.
«Ero allo stadio, uno mi ha riconosciuto e mi ha sputato». Il tristissimo episodio raccontato dall’oncologo del Pascale è stato ripreso da Repubblica Napoli che con Stella Cervasio ha intervistato il medico protagonista di una ricerca anti-Covid.
Avrei preferito che mi dicesse “ attenti che ve ne faremo tre ( di gol)”. Sa, il classico sfottò che tra fan di squadre avversarie è ammesso. Invece, mentre ero in fila per entrare in tribuna Posillipo, questo signore che non era giovanissimo e aveva sicuramente più di 50 anni, mi ha riconosciuto e quando ho lasciato passare la persona che era di fianco a me, si è fatto avanti, mi ha sorriso e ha attivato il classico “ pù”. Uno sputo» . Ha qualche nemico, Ascierto? «Il fatto che sono tifoso della Juve a Napoli è risaputo. Ho partecipato anche a trasmissioni sportive e l’ho detto più volte in pubblico»
C’è da riflettere se siamo incapaci di unirci, anche per una causa comune e ludica. “È anche colpa di qualche mio amico comico che posta reels sui social dove si inveisce contro la Juve”. Domanda inevitabile, di chi parla Ascierto? “Meglio non fare nomi, sennò allarghiamo la polemica oltre misura, e non è il caso”.
Ma il responsabile è rimasto comunque isolato, o si sono uniti altri tifosi? “No, ho avuto da subito grandi manifestazioni di dissenso verso di lui e di solidarietà verso di me. A pensarci è successa una cosa molto brutta, ma il comportamento degli altri mi ha ripagato dallo sconforto”.