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Napoli – Timida schiarita sul futuro della Ctp, ma il destino dei lavoratori della partecipata dell’ex Provincia di Napoli resta quantomai incerto. L’incontro tenutosi oggi in Città Metropolitana tra USB, la proprietà e l’azienda, nelle figure rispettive del direttore generale dell’Ente di piazza Matteotti Cozzolino e l’amministratore unico Iazeolla, ha visto innanzitutto la risoluzione della problematica relativa agli stipendi di aprile come da ordine del giorno. Ma al netto di questo nodo, l’unico fin qui risolto, restano intatti tutti i dubbi relativi al futuro. 

«L’Amministratore Unico di Ctp – spiega il sindacato Usb -ci ha illustrato il percorso che si è seguito per risolvere le problematiche riguardanti il pignoramento e l’irregolarità del Durc col fine di pagare gli stipendi ai lavoratori nel più breve tempo possibile. La proprietà, facendo seguito a quanto detto dall’amministratore unico, ha illustrato il percorso che si è intrapreso sulle indicizzazioni, auspicando la possibilità di versare nelle casse di Ctp quanto necessario per avviare il processo di risanamento dell’azienda».

L’organizzazione sindacale continua però a battere sul ferro rivendicando «il pagamento di tutte le spettanze, comprese le quattro mensilità di buoni pasto arretrati in quanto parte integrante dello stipendio», il tutto «sottolineando l’impegno e la responsabilità dimostrata dai lavoratori che hanno continuato nel proprio dovere nonostante i disagi economici». È stato inoltre chiesto ai soggetti presenti un’inversione di rotta o quanto meno una maggiore oculatezza sulla gestione dell’esercizio e della manutenzione da parte del management preposto e concreti interventi rivolti verso investimenti futuri. L’azienda ha preso atto delle richieste avanzate dal sindacato ribadendo l’impegno nel pagamento delle spettanze del mese di aprile già dall’inizio della prossima settimana, impegnandosi inoltre a trovare le risorse necessarie al pagamento dei buoni pasto. L’Usb prende atto dell’impegno assunto pur rimanendo «vigile sull’evolversi delle problematiche discusse». A riprova del fatto che l’atmosfera in Ctp non sia certo delle più serene resta il fatto che nella giornata di ieri soltanto il 5 per cento delle linee su gomma sia entrata regolarmente in esercizio.