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Napoli – Vertenza Whirlpool ancora al palo, il futuro degli oltre 400 operai dello stabilimento napoletano sembra farsi sempre più incerto dopo le apparenti schiarite delle scorse settimane. A non convincere lavoratori e sindacati è soprattutto la linea dell’azienda: ad oggi per nulla chiara. Quella che ne viene fuori è l’ennesima ondata di reazioni e commenti all’insegna della delusione. In diretta ai microfoni di Radio Crc è intervenuto Walter Schiavella, segretario Cgil, sulla crisi dello stabilmento Whirlpool: «Ci troviamo di fronte all’atteggiamento dell’azienda che non è per nulla cambiato. Il risultato, per i lavoratori, è estremante preoccupante. Non abbiamo certezze sul quadro politico-istituzionale. Vogliamo che Whirlpool resti a  Napoli . Dai prossimi giorni ribadiremo la nostra posizione e andremo avanti. Abbiamo bisogno di mantenere queste attività produttive industriali in provincia, che sono rare». «Bisogna riprendere presto la trattativa sulla Whirpool e trovare una soluzione industriale definitiva e concertata tra tutti i soggetti. Ma no alle posizioni pregiudiziali dell’azienda.  Napoli  e la Campania non possono perdere quella produzione e quel sito industriale», commenta invece su Twitter la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan. 
 
Parole dure arrivano però anche dal fronte istituzionale e, precisamente, dal governo di Palazzo Santa Lucia: «Bisogna parlare di tutta la situazione, sin dalle origini. Queste cose vanno fatte, però, con un Governo che regge, non come quello attuale». Ad affermarlo è Sonia Palmeri, assessore regionale al Lavoro, nel corso della trasmissione “Barba e capelli” di Radio Crc. «Da ieri – ha proseguito Palmieri – iniziavano le convocazioni dei 127mila beneficiari del reddito di cittadinanza, così da stabilire la data per il patto di servizio. Entro il 15 di dicembre di quest’anno termineranno tutte le convocazioni. Il concorsone? Rappresenta una speranza per la Campania. È stato tutto realizzato in tempo reale, a garanzia della trasparenza del concorso, e per questo possono presentarsi piccoli intoppi. La motivazione non deve mai mancare. La disciplina del lavoro lascia tanti buchi, bisogna mettere mano in maniera seria, non bisogna star lì solo per mantenere la poltrona. C’è bisogno di assumere molti più ispettori del lavoro, perché grazie alla loro presenza i datori di lavoro risultano più attenti». «La proposta di decreto per i lavoratori Whirlpool non aveva nessuna possibilità di reggere. Questa è l’ennesima dimostrazione dell’inefficienza di Di Maio in merito a situazioni così complesse. Gli abbiamo dato un alibi, è questa la cosa più fastidiosa». Così, sempre a Radio Crc, Severino Nappi, presidente dell’Associazione Nord Sud. «Gli americani hanno una grande responsabilità – aggiunge – Cercano di isolare la questione Whirlpool  Napoli  da quella Whirlpool Italia. Per fare politica industriale c’è però bisogno di una visione industriale del Paese. Attualmente ci propongono la favoletta del turismo, della pizza, del mandolino, che sono in grado di mantenere l’economia del Mezzogiorno, ma non è così».