Un boato enorme ha accompagnato, allo stadio Diego Maradona, il fischio dell’arbitro che ha sancito la conquista del quarto scudetto del Napoli. Il rumore è assordante, per i botti e il suono delle sirene, mentre i fuochi d’artificio illuminano tutta l’area.
Scene analoghe – e che ricordano la notte di Capodanno – nelle tante piazza della città dove sono stati allestiti dei maxischermi, dalla periferia di Scampia a Piazza Plebiscito, il salotto buono di Napoli, dove si sono riunite decine di migliaia di persona, probabilmente più di 50mila, senza contare i tanti che si trovano nella adiacente piazza Trieste e Trento, in via Toledo e nelle strade circostanti.
Dal lungomare ai vicoli del centro storico in tantissimi, napoletani e turisti, hanno cominciato i festeggiamenti che andranno avanti per tutta la notte. Imponente il dispositivo di sicurezza messo in campo, per evitare qualsiasi tipo di problema o incidente: 1.800, tra militari e forze dell’ordine. Dalle 17 è anche in vigore un piano straordinario di emergenza sanitaria e di primo soccorso, mentre i trasporti pubblici sono stati potenziati, con la metropolitana aperta no stop, per favorire il deflusso delle persone.
Dal centro storico a Posillipo, dove davanti al ristorante ‘Palazzo Petrucci’ vengono proiettati sulla spiaggia antistante i quattro scudetti conquistati dal Napoli per un gioco di luce visibile anche da lontano e che beneficia del buio della notte. Già due anni fa, in occasione del terzo scudetto, Edoardo Trotta, proprietario di Palazzo Petrucci, festeggiò il tricolore proiettando le sagome del tricolore sulla battigia. “Ho aspettato fino all’ultimo minuto per il nuovo allestimento – spiega – che sarà visibile tutte le notti fino alla fine dei festeggiamenti”.
Non poteva mancare l’omaggio a uno dei luoghi iconici del tifo azzurro, il largo dei Quartieri Spagnoli dedicato al Diez, al secolo Diego Armando Maradona, nei festeggiamenti dei tifosi azzurri per il quarto scudetto.
Alcune centinaia di persone – un numero nutrito ma inferiore rispetto alla folla che qui si diede appuntamento in occasione della festa scudetto di due anni fa quando il Napoli gioco’ in trasferta la partita decisiva e non c’era la concorrenza della partita allo stadio – si sono ritrovate nella piazzetta dominata dal murale dedicato al Pibe de Oro nel cuore dei Quartieri Spagnoli, e meta di culto di turisti da ogni dove, per seguire la partita su maxi schermo. Qui hanno atteso la fine del match col Cagliari per poi dar vita alla festa fatta di canti, balli e fumogeni azzurri. Due i cori più gettonati “La capolista se ne va” e quello sulle note della hit di RaffaellaCarra’ dedicata a Pedro, il campione spagnolo della Lazio che con la sua doppietta all’Inter domenica scorsa ha deciso di fatto la lotta per lo scudetto. Per finire con un classico della melodia partenopea “O’ surdato nnamurato”. I fuochi d’artificio hanno salutato il triplice fischio finale dell’arbitro Lapenna. Dai vicoli del centro storico sono partiti i primi caroselli di moto e i tappi delle bottiglie di spumante sono volati innaffiando i presenti per una festa che è solo all’inizio.
Festa a Castel di Sangro (L’Aquila) per il Napoli campione d’Italia. Da tre anni la squadra di Conte si allena nello stadio Patini della città abruzzese per il ritiro estivo e stasera neanche la pioggia ha fermato i tifosi esultanti. “L’effetto Abruzzo continua a farsi sentire. Quest’anno Castel di Sangro tornerà ad essere una piccola Napoli con il trofeo che tornerà nel Palazzetto dello Sport. È il secondo scudetto che la squadra vince da quando si allena da noi, oltre alla coppia Italia conquistata alcuni anni fa. Castel di Sangro porta bene. Abbiamo avuto l’onore e il privilegio di aver portato questi trofei in Abruzzo” ha detto il sindaco, Angelo Caruso. L’anno scorso, nei sedici giorni di ritiro, in centomila hanno raggiunto Castel di Sangro per assistere agli allenamenti e alle quattro amichevoli degli azzurri. Un numero più basso dell’anno precedente, quando erano state registrate 140mila presenze proprio per l’effetto Coppa.
Festa Napoli per lo scudetto anche a Milano. In piazza Duomo sono già arrivate diverse centinaia di tifosi azzurri riuniti davanti la Cattedrale. Oltre a qualche bandiera e agli immancabili fumogeni, sono già partiti i primi fuochi d’artificio direttamente dalla piazza.