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Napoli – Dopo il terrore, la rabbia. All’indomani della brutale aggressione in via Cilea ai danni di tre agenti della polizia locale, con tanto di colpo di pistola mancato, la reazione dell’amministrazione comunale è a dir poco durissima. A intervenire sull’episodio con parole di fuoco è Alessandra Clemente, assessore alla Polizia locale: «È arrivato il momento che la polizia locale sia equiparata alle altre forze dell’ordine».

L’esponente della giunta de Magistris non usa dunque mezzi termini nel commentare quanto accaduto ieri mattina: «Quando mi ha raggiunto telefonicamente il capitano dell’unità Vomero-Arenella, Gaetano Frattini, per riferirmi dell’accaduto mi sono letteralmente pietrificata. Agli agenti Mario, 63 anni, Monica, 48 anni, Francesco, 50 anni, Marco, 40 anni, ho avuto la possibilità di dire che quanto accaduto non colpisce solo una categoria, gli agenti delle polizie locali Italiane e dei lavoratori della nostra Amministrazione, ma donne e uomini che contrastano la bestia nera delle nostre città, ovvero l’incivilita e la violenza, anche quella più cruda e folle, e che quindi tutti i napoletani devono sentire quanto accaduto come accaduto a se stessi o a uno stretto congiunto».

Sul punto, l’assessore Clemente invoca quindi un drastico cambio di passo, soprattutto a livello normativo: «Hanno dato prova di grande professionalità e calma. Non solo hanno tutelato i passanti, ma i loro stessi aggressori che sono stati bloccati senza ricorrere all’uso delle armi. È arrivato il momento che la polizia locale sia equiparata alle altre forze dell’ordine. Corrono gli stessi rischi. Sono gli angeli delle nostre strade e vanno maggiormente tutelati». Sulla stessa lunghezza d’onda il pensiero del comandante della polizia locale di Napoli, Ciro Esposito: «Il nostro ruolo è sempre più centrale nell’ottica della sicurezza del territorio. È giunto il momento che queste disparità tra noi e le forze dell’ordine finiscano. Peccato che fino ad ora il legislatore abbia mostrato solo timidi segnali».