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Dopo 30 anni di attesa apre il Parco Minopoli, al Vomero si taglia un nastro e arrivano sindaco, assessori e consiglieri: ma c’è aria di protesta. Protesta preventiva: si invocano cura e attenzione, non si sa mai. Ma non è solo quello. “Anche per mettere i puntini sulle I” dice Franco Di Mauro, presidente del Comitato San Martino.
Dietro al parco c’è una storia di 35 anni, anche qui si voleva fare un parcheggio auto da 300 posti e – spiega l’attivista – la resistenza di comitati e associazioni ha fatto sì che questa scelta cambiasse”.
Al sindaco Manfredi, il comitato riconosce “il merito di aprire” la struttura, nell’area dell’ex gasometro. Ma dà anche un altolà.
Manfredi – chiarisce Di Mauro – ha fatto un percorso del 10%, il restante 90% è della lotta dei cittadini”. E ancora: “Probabilmente, se fosse stato per questa amministrazione che sta aprendo parcheggi in tutta la città, anche qui avrebbero fatto lo stesso e oggi ce la troveremmo dall’altro lato della barricata”.
L’assessore al verde Santagada si avvicina cauto: “Posso sapere cosa c’è?”. L’esponente di giunta ascolta i contestatori, poi sbotta: “Ma io li ho anche ringraziati per le battaglie”.  Il sit-in non guasta il clima di festa, per il vernissage del parco agricolo-didattico. Uno spazio destinato a ospitare orti urbani e frutteti.  Sul posto portano anche gli alunni delle scuole di zona. Ma alla parata dei politici, tra schiere plaudenti, non tutti fanno la claque. Ieri c’era stato un prologo, il blitz dell’artista civico Ruben D’Agostino.
Prima le scuse, poi le passerelle” la scritta apposta sull’ingresso, a ricordare i tempi biblici di gestazione del parco. Manfredi però è in carica da 2 anni, stringe mani, sorride e tira dritto. Qualche scontento c’è pure tra i residenti. Un inquilino, nello stabile adiacente, ironizza con un cartello sul balcone del primo piano. “Grazie mille per questa scala, i ladri la troveranno comodissima”, e una freccia indica il cancello del parco, a pochi centimetri dalla sua proprietà. C’è chi pensa alla manutenzione, e fa gli scongiuri. Al Vomero-Arenella è appena stato chiuso il Parco Mascagna, affossato dal degrado. Uno stop in vista del restyling, anche per tutelare l’incolumità pubblica. Il sindaco annuncia il via ai lavori “in una-due settimane”. E per il Parco Minopoli, chiede la “collaborazione dei cittadini“, che “debbono proteggere questi spazi verdi e aiutarci a difenderli dal vandalismo“.
L’appello, tuttavia, è respinto dagli attivisti.
In riferimento alla dichiarata intenzione dell’Amministrazione Comunale di voler individuare forme di gestione di parchi e giardini – afferma una nota -, il Comitato San Martino ritiene ed auspica che si provveda ad una gestione in proprio dello stesso“. Questo perché “occorre ricordare che l’esistenza di un parco comunale, della sua cura e manutenzione sono da sempre e dovunque consistite in una gestione pubblica degli stessi”. Il comitato ritiene “quasi paradossale” l’idea di “ricorrere a privati (associazioni o simili)“. Non sussiste infatti, come in passato, “una condizione di dissesto o pre dissesto di bilancio”. Porte aperte, invece, ai privati per interventi di “formazione, informazione, ricreativi, didattici”. Si vedrà.