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Napoli – Partiranno alle sei del mattino, dal piazzale antistante lo stabilimento di via Argine, i sei bus che trasporteranno i circa duecento lavoratori della Whirlpool di Napoli che domani prenderanno parte alla manifestazione al Mise voluta dalle tre organizzazioni sindacali dei metalmeccanici. Una iniziativa decisa per dare ancora più forza alla vertenza che interessa gli addetti della multinazionale statunitense, in particolare i 340 del sito partenopeo, per i quali sono state avviate le procedure di licenziamento collettivo decise dall’azienda, nonostante il recente accordo tra sindacato e governo che avrebbe garantito 13 settimane di cassa integrazione a carico dello Stato. Lo sciopero interesserà tutti i lavoratori del Gruppo, da Varese alle Marche, fino a Napoli.

“Abbiamo fatto più di cento ore di sciopero – ricorda la leader della Fiom, Francesca Re David – ma questa non è una vertenza solo di Napoli. Whirlpool ha investito, ha fatto una riorganizzazione profonda, ha comprato marchi e imprese italiane dell’elettrodomestico e adesso sta disinvestendo”. “Durante la pandemia – aggiunge Re David – lo stabilimento di Napoli ha stra-lavorato perché c’era bisogno esattamente di quei prodotti. Quindi non stiamo parlando di crisi, ma di scelte di una multinazionale di ricollocazione dei prodotti, fatte nell’assoluta indifferenza dei territori”. Dopo la giornata di tensioni vissuta ieri, con l’occupazione dei binari dell’Alta Velocità alla Stazione Centrale e un sit-in in piazza Garibaldi, oggi la giornata per molti lavoratori è trascorsa nella fabbrica ancora presidiata