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Roma – Nel pomeriggio, al Mise, era in programma un incontro con i vertici di Whirlpool. Proprio per questo 300 operai del sito di Napoli Est si erano presentati a Roma, portando con sé lo striscione “Whirlpool Napoli”. L’incontro però non è andato a buon fine: la multinazionale americana ha confermato di voler chiudere per spostare la produzione in Paesi dove la manodopera costa meno. 

Invitalia è già alla ricerca, per conto del governo, di un nuovo soggetto che possa subentrare a Whirlpool. Si prospetta di arrivare alla selezione finale di un possibile investitore entro luglio 2020.

“Sono otto mesi che resistiamo fianco a fianco e continueremo a farlo e resistiamo perché difendere è un dovere ma lavorare è un diritto”, aveva dichiarato Vincenzo Accurso, uno degli operai presenti a Roma nel pomeriggio.