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Napoli – Il 31 ottobre è alle porte e Napoli Est rischia di diventare una polveriera. La stagione di lotta dei lavoratori dello stabilimento Whirlpool di via Argine entra nel vivo. Proclamate due giornate di sciopero. Mentre, nel pomeriggio di oggi, una delegazione della Rsu di Napoli incontrerà a Pomigliano d’Arco il ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo.

Una stagione di lotte annunciata già a margine dell’ultimo tavole col Mise – lo scorso 31 luglio – che ora entra nel vivo. Nel mentre il tempo scorre con sindacati ed operai che insorgono unitamente affinché venga al più presto convocato un nuovo tavolo fra Governo e multinazionale.

Il tempo continua a scorrere nel silenzio delle istituzioni. Solo ieri le sigle sindacali avevano lanciato l’allarme spiegando che “il 31 ottobre, data di annuncio di chiusura dello stabilimento di Napoli, è ormai drammaticamente prossimo”.

Data che potrebbe segnare, difatti, un triste spartiacque per la sesta municipalità napoletana e per l’intera città. Sullo sfondo di una periferia già profondamente segnata dai fenomeni criminali dove il lavoro resta un canale privilegiato per garantire un futuro al territorio di Napoli Est.

Mai come ora – spiegano dall’Rsu – bisogna essere compatti e manifestare insieme per il nostro futuro, lottare con forza per pretendere ed ottenere i nostri diritti”.
Si parte così questo venerdì quando i lavoratori di Napoli Est usciranno dalla fabbrica di lavatrici ed andranno in corteo lungo le strade della periferia orientale di Napoli.
Per il prossimo 18 settembre invece è prevista un intera giornata di sciopero in concomitanza con la manifestazione nazionale “ripartire dal lavoro” che si terrà a piazza Dante a Napoli.

E’ arrivato il momento di avere risposte concrete – tuonano gli operai napoletani – che garantiscano futuro e continuità lavorativa ma soprattutto facciano valere il rispetto degli accordi e della democrazia di questo Paese”.