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Napoli – Vertenza Whirlpool, prosegue il braccio di ferro tra operai e multinazionale. La rappresentanza sindacale unitaria emana altre 4 ore di sciopero per la giornata del 31 luglio.

Sciopero che andrà in atto a margine dell’incontro, in call-conference, col Ministero dello Sviluppo Economico e del Lavoro, dove gli operai, insieme ai sindacati, ribadiranno il loro no a proposte di reindustrializzazioni poco lungimiranti.

Il Governo – si legge nella nota dell’Rsunon può assecondare la multinazionale nel suo intento di disimpegnarsi dall’accordo e dalle sue responsabilità, il futuro del Paese passa attraverso questa vertenza”.

Un caso, quello della chiusura dello stabilimento di via Argine, che va avanti da più di un anno, tra la rabbia dei lavoratori che oggi chiedono azioni efficaci da parte della politica, fin ora immobile di fronte le prese di posizione dell’azienda americana.
Ad oggi la Whirlpool ha difatti strappato l’accordo firmato, quasi un anno fa, con il Governo per mantenere il sito di Napoli, a cui viene confermata la data di stop per il prossimo 31 ottobre.
La multinazionale dell’elettrodomestico predica bene ma razzola male, e dopo aver incassato milioni di sovvenzioni statali non torna sui propri passi, in barba ai suoi stessi principi etici.

L’azienda – spiega l’operaio napoletano Luciano Doriaha come etica professionale il rispetto degli operai e il rispetto degli accordi, questo la Whirlpool l’ha ribadito più volte, palesandolo anche qualche mese prima di prendere i soldi dal Governo, poi improvvisamente non ha più rispettato quest’etica professionale”.

Da altro canto gli operai, nonostante lo stato di agitazione derivante dalla vertenza, negli ultimi tempi hanno continuato a rimboccarsi le maniche dovendo far fronte anche all’emergenza sanitaria. Lo stabilimento di Napoli Est è stato infatti il primo stabilimento Whirlpool in Italia a riaprire i battenti dopo il lockdowngià a fine aprile”.

Siamo stati – racconta l’operaio del sito di Ponticelli, Francesco Napolitanola prima fabbrica del gruppo Whirlpool a riaprire nell’emergenza Covid già a fine aprile, con tutte le difficoltà del caso. Abbiamo continuato a lavorare sperando che l’azienda cambiasse idea e poi il 31 maggio ci hanno confermato la chiusura dello stabilimento”.