La Gdf di Milano ha eseguito un’ordinanza di arresti domiciliari nei confronti dei cinque indagati nell’inchiesta sulle scommesse clandestine, tra cui Tommaso De Giacomo e Patrik Frizzera, i due presunti gestori delle puntate illegali on line, che hanno coinvolto anche una dozzina di calciatori di serie A, tra cui Nicolò Fagioli, Sandro Tonali, Alessandro Florenzi, Mattia Perin, Wes McKennie, Raoul Bellanova e Samuele Ricci. L’ordinanza è stata emessa dalla gip Lidia Castellucci, su richiesta dei pm, dopo gli interrogatori preventivi del 17 aprile e per i reati di esercizio abusivo di attività di gioco e scommesse e riciclaggio.
“Non ce n’è orologi oggi! Non lo vedi che ti stiamo balzando come una pallina da una parte all’altra? Eh… non ce n’è orologi… pagare… pagare. Ma pagare vuol dire pagare: cioè più dell’importo dell’orologio e allora forse forse forse poi se ne può parlare”. E’ un messaggio vocale, acquisito e trascritto di recente dalla polizia giudiziaria della Gdf di Milano, col quale Tommaso De Giacomo, uno dei presunti gestori del giro di scommesse illegali che ha coinvolto anche calciatori di serie A, nel maggio del 2023 diceva a Nicolò Fagioli, ex Juve e ora alla Fiorentina, che doveva rientrare dai debiti e che non c’era più spazio per il presunto acquisto simulato di orologi.
Lo si legge nell’ordinanza, firmata dalla gip Lidia Castellucci su richiesta dei pm Roberta Amadeo e Paolo Filippini della Procura diretta da Marcello Viola. Ordinanza che ha portato agli arresti domiciliari i cinque indagati.
Un messaggio che, spiega la gip, consente di smentire quanto avevano detto gli indagati negli interrogatori preventivi di oltre un mese fa, ovvero che il rifiuto di vendere ancora orologi a Fagioli era dovuto al fatto che non potevano permettersi il pagamento “frazionato” di quei beni, come lui chiedeva.