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Venghino signori venghino, lo spettacolo è ricominciato e promette continui colpi… di scena. Il ritorno alla piena normalità si avvicina, perché distanziamento, mascherine e coprifuoco (fino al 21 giugno) sarebbero ancora in vigore se qualcuno lo avesse dimenticato.

Eppure, a pensarci bene, questa normalità tanto normale non è a leggere la cronaca. La pandemia e l’isolamento casalingo sembravano destinati a far emergere il meglio di noi. Benedetta l’idea di ritrovarsi in un mondo migliore, nel segno di una nuova unità. Favole raccontate per alleggerire il peso della situazione, per allontanare spettri e fantasmi che aleggiavano davanti alle nostre finestre.

#Andràtuttobene. Si, finché resteremo in casa. Avevamo dimenticato di aggiungere un passaggio e la “mutazione” a cui stiamo assistendo non è certo frutto del vaccino. Abbiamo semplicemente dimostrato di non aver imparato la lezione, riuscendo a dare prova del nostro peggio. Quasi a voler dimostrare chi ce l’ha più grosso. Il quoziente intellettivo, sia chiaro.

Un gioco al massacro che sembra piacere molto alle nuove generazioni. Nel dubbio basta farsi un giro sui social per imbattersi puntualmente nel video di qualche rissa. Di questi tempi, l’improvvisato cameraman a riprendere la scena non manca mai.

Da nord a sud, senza alcuna distinzione. A voler sottolineare come l’Italia sia effettivamente una sola. Botte da orbi, ragazze che si prendono per i capelli, chi si getta nella mischia aiutandosi con mezzi di fortuna. O di sfortuna. Dipende quale parte si occupi in quel momento. Un aspetto di non poco conto, considerando che la vita, alla fine, è una roulette. E di questi tempi non sai mai quale rissa possa capitarti.