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“Una trincea dove combattiamo tutti insieme, il virus è nemico di tutti”. Così, riferendosi alla pandemia, è iniziato il discorso che stamane Draghi ha tenuto al Senato. 

Per il Presidente incaricato, che staserà a partire dalle ore 23 otterrà il voto di fiducia da Palazzo Madama, i partiti tutti sono chiamati a mettere da parte ogni spirito di rivalità e a riscoprire “uno spirito repubblicano” fondato su un sentimento di “responsabilità nazionale“.  Draghi ha ringraziato il suo predecessore Giuseppe Conte per il ruolo svolto e ha tracciato il profilo del governo che si appresta a guidare: “Si è detto e scritto che questo governo è stato reso necessario dal fallimento della politica. Mi sia consentito di non essere d’accordo. Nessuno fa un passo indietro rispetto alla propria identità ma semmai, in un nuovo e del tutto inconsueto perimetro di collaborazione, ne fa uno avanti nel rispondere alle necessità del Paese, nell’avvicinarsi ai problemi quotidiani delle famiglie e delle imprese che ben sanno quando è il momento di lavorare insieme, senza pregiudizi e rivalità”.

Poi ribadisce convintamente la traccia europeista che farà da bussola all’azione dell’esecutivo: “”L’euro è irreversibile. Ci muoviamo nel solco dell’Ue e dell’Alleanza atlantica”. Poi aggiunge: “Senza l’Italia non c’è Europa ma fuori dall’Europa c’è meno Italia: dobbiamo essere orgogliosi del contributo italiano alla crescita e allo sviluppo dell’Unione europea”.

Sulla scuola sottolinea quanto già era trapelato nei giorni scorsi: “Occorre rivedere il disegno del percorso scolastico annuale. Allineare il calendario scolastico alle esigenze derivanti dall’esperienza vissuta dall’inizio della pandemia. Il ritorno a scuola deve avvenire in sicurezza”. 

“Una ripresa vera non ci sarà prima della fine del 2022”, così Draghi articola la sua riflessione sui temi economici. Nuovi poveri, cassa integrazione, abbattimento dell’occupazione, sono queste le priorità che l’ex Presidente della Bce mette in cima all’azione di governo. Infine, non scontato, anche un riferimento alla questione ambientale: “Lasciare un buon pianeta, non solo una buona moneta”.