È morto Francesco, il Papa argentino che in 12 anni ha cambiato la Chiesa. ‘Offro la mia sofferenza per la pace e la fratellanza tra i popoli’, ha scritto nel testamento. Un ictus e un collasso cardiocircolatorio le cause del decesso alle 7.35 di ieri mattina. Alle 9.47 l’annuncio del cardinale camerlengo. Bergoglio aveva 88 anni ed era stato eletto al Pontificato, dopo la rinuncia di Benedetto XVI, il 13 marzo del 2013. La lotta agli abusi, la stretta sulle finanze del Vaticano, le resistenze della Curia. È stato il secondo Papa più anziano di sempre, ha fatto 47 viaggi in 66 Paesi. Molti nelle periferie del mondo, dal Polo Nord all’equatore, da Lampedusa per i migranti a Giuba, in Sud Sudan.
A febbraio il peggioramento della salute per una polmonite bilaterale e i 38 giorni di ricovero al Gemelli fino al 23 marzo. A un mese dalle dimissioni, nel giorno di Pasqua, il giro in papamobile per l’ultimo bagno di folla a Piazza San Pietro, dove stasera è stato recitato il rosario davanti a una folla di fedeli. Alle 20 la salma è stata portata nella cappella di Santa Marta per la constatazione della morte, da mercoledì l’ostensione nella basilica di San Pietro. Probabilmente sabato i funerali. I leader del mondo lo piangono come ‘il Papa del popolo’. Anche Trump (insieme a Melania) alle esequie, malgrado i contrasti. Il rispetto di Putin, il ricordo ‘eterno’ di Zelensky. In Argentina 7 giorni di lutto. Il dolore di Mattarella e Meloni: ‘È stato un riferimento’. Tra il 6 e il 10 maggio il conclave: sono 135 i cardinali con diritto di voto che eleggeranno il successore, 108 di loro sono stati creati da Bergoglio.