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ISRAELE ATTACCA L’IRAN, RAID SUI SITI NUCLEARI KHAMENEI: ‘LA PUNIZIONE SARÀ DURA’. USA: ‘NOI NON COINVOLTI’
Israele ha lanciato nella notte una serie di attacchi “preventivi” in Iran contro impianti nucleari e militari, fabbriche di missili balistici e alti ufficiali. Eplosioni nell’impianto di arricchimento dell’uranio. Israele ha dichiarato lo stato di emergenza in previsione degli attacchi missilistici e droni di rappresaglia promessi da Teheran: “La risposta è un diritto legale e legittimo dell’Iran”. Ucciso il capo delle Guardie Rivoluzionarie. Tajani convoca una riunione di emergenza alla Farnesina.
CADE UN AEREO IN INDIA, 300 MORTI. IL MIRACOLO DEL SUPERSTITE IL PRIMO MINISTRO MODI SUL LUOGO DELLO SCHIANTO
Il primo ministro indiano Narendra Modi è ad Ahmedabad, dove un aereo di linea della compagnia Air India diretto a Londra è precipitato ieri subito dopo il decollo. Solo un superstite tra le 242 persone a bordo: 12 membri dell’equipaggio e 230 passeggeri, tra cui 159 cittadini indiani, 53 britannici, 7 portoghesi e un canadese. ‘Ero circondato dai morti’, ha raccontato il 40enne britannico di origini indiane, ‘il passeggero del miracolo’. L’aereo ha interrotto i contatti con la torre di controllo ad un’altezza di circa 200 metri ed è caduto su uno studentato medico vicino alle piste dell’aeroporto. Vittime anche a terra, che fanno salire ad oltre 300 la stima dei morti.
GIUDICE USA VIETA A TRUMP DI SCHIERARE LA GUARDIA NAZIONALE RICORSO DELL’AMMINISTRAZIONE, INTRUSIONE IN POTERI PRESIDENTE
Un giudice di San Francisco ha dichiarato illegale lo schieramento della Guardia Nazionale a Los Angeles da parte di Donald Trump: una vittoria significativa per il governatore democratico della California Gavin Newsom. “Le azioni di Trump sono state illegali e sono andate oltre i limiti della sua autorità” ha scritto il giudice. Ma il Dipartimento di Giustizia presenta ricorso: “È una straordinaria intrusione nell’autorità costituzionale del presidente, in qualità di comandante in capo, di richiamare la Guardia Nazionale quando necessario per proteggere i funzionari federali”.
CARABINIERE UCCISO DAI LADRI ALL’ULTIMO GIORNO DI LAVORO AVEVA 59 ANNI. CATTURATI I RAPINATORI, MORTO UNO DEI DUE
Un carabiniere è stato ucciso all’alba da rapinatori in fuga nella zona di Francavilla Fontana (Brindisi). Carlo Legrottaglie aveva 59 anni e sarebbe andato in pensione a luglio: era il suo ultimo turno di lavoro. Viveva a Ostuni e aveva due figli. La sua pattuglia era intervenuta dopo la segnalazione di una rapina a un distributore, intercettando l’auto dei malviventi. I due mezzi si sono speronati e poi fermati: i rapinatori sono scesi dall’auto dividendosi. Legrottaglie ne ha inseguito uno che ha sparato contro il brigadiere, uccidendolo. I banditi sono stati in seguito catturati dalla polizia dopo un conflitto a fuoco in una masseria: il 59enne Michele Mastropietro è poi deceduto. Secondo la ricostruzione degli investigatori, ad uccidere il carabiniere è stato proprio Mastropietro, che aveva precedenti per furto, rapina e associazione a delinquere.
MELONI, ‘IL REFERENDUM ERA SULLE OPPOSIZIONI, HANNO PERSO’ ‘IO COME TRUMP, SONO CORAGGIOSA, SCHIETTA E DETERMINATA’
L’esito dei referendum è stato ‘chiaro’, nonostante i tentativi ‘surreali di mascherarlo’: non è stato affatto un ‘test sul governo’ ma sulle stesse opposizioni e ‘la sinistra ha perso’. La premier Meloni parla alla festa per i 25 anni del quotidiano Libero e attacca i partiti che hanno promosso i quesiti su lavoro e cittadinanza: ‘Ci hanno fatto spendere 400 milioni anche se già sapevano, come ha detto qualcuno, che il quorum non sarebbe stato raggiunto’. Poi rilancia l’intesa con il presidente americano. ‘Trump è coraggioso, schietto, determinato e difende i suoi interessi nazionali. Io mi considero coraggiosa, schietta e determinata e difendo gli interessi nazionali’, dice la presidente del Consiglio.
IDENTIFICATA LA DONNA TROVATA MORTA CON LA FIGLIA A ROMA IL GIALLO DI VILLA PAMPHILI, VICINA LA SVOLTA SUL KILLER
Un’accelerazione improvvisa che potrebbe portare alla soluzione del giallo di Villa Pamphili che si presentava come un vero e proprio rompicapo. La donna trovata morta sabato nel parco romano assieme alla figlia di appena sei mesi ora ha un nome. Una svolta importante che potrebbe portare all’individuazione di chi ha ucciso la piccola, che presentava segni di strangolamento ed ematomi sul corpo. Gli inquirenti hanno lavorato su alcuni reperti rinvenuti a poca distanza dal luogo del ritrovamento, tra cui anche i resti di una tenda, simile a quelle che vengo date dalle associazioni che si occupano dei senza fissa dimora. Forse grazie a questa tessera del puzzle e alle testimonianze raccolte si è riusciti a risalire alla coppia, madre e figlia, che da alcuni giorni viveva all’interno della villa.