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Città del Vaticano – “Riconoscere le proprie debolezze”. E’ l’invito del Papa lanciato nell’omelia della messa a Santa Marta. Francesco ha fatto l’esempio della confessione:”Quando diciamo i peccati come se fossero una lista di prezzi al mercato pensando di imbiancare un po’ la creta per essere più forti. Invece dobbiamo accettare debolezza e vulnerabilità, anche se risulta difficile farlo: è qui che entra in gioco la vergogna. Tutti noi siamo vulnerabili, fragili, deboli, e abbiamo bisogno di essere guariti”. Il pontefice ha poi sottolineato:”Una delle cose più difficili nella vita è riconoscere la propria vulnerabilità”. Oltre all’ipocrisia verso gli altri ha detto Papa Francesco:” C’è anche quella del confronto con noi stessi, cioè quando crediamo di essere un’altra cosa, pensando di non avere bisogno di guarigione e sostegno”.