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Perugia – Sono accusati di essersi spacciati per funzionari dell’agenzia delle entrate, per cancellieri del tribunale penale di Roma e Milano o di altri organismi riuscendo a estorcere ingenti somme a decine di vittime in tutta Italia sei italiani, tutti residenti nel capoluogo lombardo, arrestati dalla polizia postale di Perugia con l’indagine “Saldo e stralcio”. Gli investigatori hanno accertato un danno di oltre 500 mila euro (50 mila recuperati). L’indagine è partita dalla denuncia di un cittadino residente nel perugino il quale, dopo essere stato più volte contattato al telefono per presunti insoluti di abbonamenti editoriali aveva versato 30 mila euro, in parte recuperati. E’ stato quindi
accertato che le persone colpite, spesso professionisti in pensione, risultavano tutte essere state abbonate a riviste. Gli investigatori ipotizzano che il gruppo fosse in possesso illegittimamente dei loro dati “sensibili”. Dopo le telefonate intimidatorie, venivano inviate mail con i conti bancari del gruppo.