- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Bologna – La candidata della Lega per la presidenza della Regione Emilia Romagna era nel cast di due gay night nel 2003. Lucia Borgonzoni, ora candidata per il centrodestra, aveva così un passato diverso da quello che oggi almeno rappresenta il partito con cui è candidata.  A riportare il bizzarro caso è il quotidiano “l’Inkiesta”.

A portare alla luce il caso, in diretta televisiva, è stato Marco Tonti, presidente di Arcigay Rimini. Il quale parlando della politica omofoba del capo politico della Lega non ha potuto non citare il caso di Lucia Borgonzoni.

Il candidato per le regionali emiliane in diretta con lo studio televisivo di Dritto e rovescio“ ha preferito non replicare. Sentendosi braccata dal caso però ha ben deciso di replicare in seguito via social scagliandosi contro Tonti.

Ancora una volta la Borgonzoni si è defilata senza neanche una vera replica. Difatti la campagna elettorale in terra romagnola ha visto più presenze di Matteo Salvini che del candidato reale alle elezioni regionali. Il caso sembrerebbe così aprire luce su un passato assai diverso per la candidata della Lega che all’epoca frequentava i centri sociali di Bologna.

Attraverso i flyer promozionali degli eventi delle serate gay Make Up al Link Project compare il nome della candidatacon tanto di un “programma stragay” e Smalto al Kinki.

La Borgonzoni è nel cast dell’organizzazione insieme con il Mit – Movimento Identità Trans (all’epoca Movimento Italiano Transessuale), Antagonismo Gay e Arcigay Cassero.Incredibile pensare che oggi si sia così candidata con un partito estremamente contrario a questo tipo di tematiche.