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Se si va a votare il prima possibile, ai primi di luglio, se si riparte il 4 maggio non si può dire che non ci sarà nessuno in giro. Non si va a votare domani mattina. Ed è giusto che i cittadini eleggano i propri rappresentanti”. Il presidente del Veneto, Luca Zaia, spiega i motivi che, secondo lui, dovrebbero far svolgere a luglio le elezioni regionali. “Sembra che questa”, aggiunge Zaia, “possa essere la proposta del governo alle Regioni, e le Regioni sono d’accordo. E’ intelligente anche perché l’Oms ha certificato una nuova ondata di contagio in autunno. Prevedere le elezioni in autunno significa non andare più a votare e la proroga sarà ad libitum. I governatori in ogni caso devono avere pieni poteri, e questi escono solo dalle urne, per gestire la sanità e fare il bilancio, e non è un caso che la sessione canonica per le elezioni sia in primavera”. Sull’ipotesi di votare il 15 settembre, Zaia osserva che “si farebbe campagna da ferragosto. Oltretutto bisogna depositare le liste una settimana prima, con eventuale raccolta di firme. A me non pare una gran pensata”.