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Sull’isolamento dei casi positivi e le quarantene per i contatti stretti, il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri indica che andare verso una riduzione della loro durata “è certamente sensato, e per la quarantena si può anche pensare di azzerarla per chi ha fatto la terza dose o chi ha completato il ciclo primario da meno di quattro mesi”. Lo ha detto lo stesso Sileri a L’Aria che tira su La 7.

“Occorre però andare per gradi, ed è ragionevole pensare ad un passaggio intermedio, con una prima riduzione, in attesa di avere dati più solidi sul comportamento della variante Omicron, che sta prendendo il sopravvento sulla variante Delta”. Sulla corsa al tampone, Sileri ha ripetuto che è inutile precipitarsi in farmacia in caso di contatto a rischio con un positivo: “Il tampone va fatto alla fine della quarantena, o comunque non prima di due-tre giorni dal contatto. La carenza di tamponi alla quale abbiamo assistito negli ultimi giorni non è dunque strutturale ma momentanea, e molto ha influito la corsa spesso insensata al tampone di chi voleva avere più sicurezza prima delle festività natalizie”.

“Sarà invece necessario – ha aggiunto – un intervento per calmierare il prezzo delle mascherine FFP2, ormai necessarie per molte attività tra cui l’accesso ai mezzi di trasporto”. Il sottosegretario ha poi parlato dell’ipotesi di introdurre l’obbligo vaccinale o il lockdown per i non vaccinati, e ha ricordato come in Italia, “con l’introduzione e l’estensione del Green pass rafforzato, di fatto chi non è vaccinato ha già molte più restrizioni, e l’introduzione dell’obbligo non aumenterebbe più di tanto la percentuale dei vaccinati”.