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Oggi, negli studi Rai ‘Raffaella Carrà’, si è tenuta la conferenza stampa di “Un Professore 2” alla presenza del cast, del regista, dei produttori e degli sceneggiatori. Prima dell’incontro con la stampa vi è stata una commossa dedica ad Alessandro D’Alatri, il regista scomparso che ha curato la prima stagione della serie. Il cast lo ha ricordato con affetto e immensa stima, dichiarando che è stato difficile iniziare questa nuova stagione e vivere il set senza di lui.

Alessandro Casale ne ha raccolto il testimone dietro la macchina da presa: “Non è stato facile. Alessandro ci ha lasciato in eredità una grande serie e affrontarla ed esserne all’altezza mi preoccupava. Devo dire che ho trovato un cast meraviglioso, comprese le new entry. C’è sempre stato un entusiasmo totale sul set, forse ero io quello più in ansia, ma loro mi hanno sostenuto”. 

Questa serie si inquadra nei fatti in un’ottica di pubblico servizio, in quanto si rivolge ai ragazzi affrontando tematiche concrete, “e questo ne spiega il successo soprattutto tra il pubblico giovanile” ha concluso Casale. 

La serie andrà in onda su Rai 1 a partire dal 16 novembre in prima serata e si protrarrà per sei giovedì consecutivi. Ogni puntata sarà composta da due episodi, come nella prima stagione, per un totale di 12 episodi. Alessandro Gassman vestirà ancora una volta i panni del protagonista Dante Balestra, un insegnante di filosofia eccentrico e donnaiolo, ma dal cuore generoso. Egli si dedica ai suoi studenti della 3a B e non esita ad affrontare anche i casi più complicati. “Nella vita reale sarei stato un pessimo professore perché non ho grandissima pazienza” ha detto Gassman. “Non è vero – è intervenuta la Pandolfi – secondo me saresti  un gran docente, non hai sicuramente le doti di Dante ma saresti molto accattivante per noi giovani studenti” scherza. 

È un personaggio che amo molto perché – ha spiegato il protagonista – è proprio il professore che non ho avuto, così intelligente, sensibile, anche psicologo. Io voglio molto bene a questi ragazzi, tutti molto talentuosi. E la serie è molto bella ed emozionante. Queste sono storie che utilizzano la commedia per arrivare alle persone e io ritengo che la stessa, anche in presenza di risvolti drammatici, sia la forma cinematografica che assomigli di più alla vita reale e per questo è anche la più difficile da realizzare”. 

Anche nella seconda stagione, la filosofia, materia insegnata da Dante, verrà presa a pretesto per aiutare gli studenti a risolvere i loro problemi, che spaziano da amori complicati a genitori invadenti, da sogni irraggiungibili a speranze infrante. La stagione si caratterizzerà inoltre per una maggiore attenzione alle diversità etniche e di genere, offrendo una rappresentazione più inclusiva e attuale.

Questa serie è scritta molto bene. Percepisco affetto e stima da tutti per questo lavoro e son davvero felice – ha spiegato Claudia Pandolfi -. Anita è pasticciona, una donna inquieta che nemmeno la serenità del rapporto con Dante riesce a placare”. L’attrice, con commozione, ha ricordato D’Alatri: “È stato molto difficile iniziare questo progetto, anche la troupe era molto provata. Io ero molto legata a lui e poi il mio personaggio è praticamente una sua creatura. Fortunatamente poi il dolore ha lasciato posto all’entusiasmo, grazie anche ad un cast eccezionale e al regista che ci ha accolto in un grande abbraccio… ed è proprio quello di cui avevamo bisogno”.