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Brescia – Yara Gambirasio “era la bambina più solare del mondo e poteva suscitare solamente sentimenti di tenerezza, ma questo in una persona normale, a nessuno in quest’aula, tranne che ad uno, potevano venire in mente vedendola pensieri sessuali”. Lo ha spiegato Andrea Pezzotta, uno dei legali dei genitori della tredicenne, nel chiedere che i giudici d’appello di Brescia confermino la condanna all’ergastolo per Massimo Bossetti, “il cui comportamento di natura sadica altro non è che riconducibile ad una devianza di natura sessuale”.

Il legale di parte civile ha spiegato che “il dato più brutto in questa vicenda sono le sevizie inferte alla vittima, il dispiego di violenza gratuita che va oltre l’intenzione di uccidere” e la spiegazione di questo comportamento, secondo Pezzotta, starebbe proprio nella natura sadica di Bossetti, che deriva da “una devianza sessuale”. Yara, “un povero fagottino nero sotto la pioggia – ha aggiunto – era la preda perfetta per chi ha pulsioni insane”.