“In questi giorni ho incontrato una rappresentanza dei 53 lavoratori dello stabilimento Trasnova di Pomigliano, tutti ex dipendenti Fiat con un bagaglio notevole di competenze ed esperienze nel settore dell’automotive, con i quali ho condiviso i timori per il rischio licenziamenti allo scadere del contratto stipulato con Stellantis previsto per fine anno. Il paradosso è che il lavoro non manca ma Stellantis starebbe pensando di reinternalizzarlo, dopo averlo esternalizzato anni fa con la cessione dei suoi stessi lavoratori a Trasnova. Già lo scorso dicembre fu scongiurato il taglio della commessa, grazie alle forti proteste di lavoratori e sindacati, fermando tutte le procedure di licenziamento collettivo già avviate – dichiara Valeria Ciarambino, Vicepresidente del Consiglio regionale e componente del Gruppo Misto – L’avvicinarsi della nuova scadenza e l’assenza di sostanziali novità rispetto agli accordi raggiunti lo scorso dicembre accresce la preoccupazione nei lavoratori di Trasnova. Il prossimo 16 settembre è previsto un primo incontro al Mimit ed è necessario che la politica campana sin d’ora si schieri unita al fianco di lavoratori e parti sociali perché si arrivi ad una soluzione positiva e definitiva. Per questo ho presentato una interrogazione all’assessore regionale al Lavoro per conoscere quali iniziative intende mettere in campo la Regione per favorire la ricerca di soluzioni che garantiscano produttività e occupazione. Bisogna muoversi per tempo, perché dicembre è vicino”, conclude Ciarambino.
Arrestato in Spagna il narcos Bartiromo: era latitante da tre anni
Per delega del Procuratore della Repubblica Distrettuale di Napoli, si comunica che, nella serata del 16 luglio 2025, i Carabinieri dei Nucleo Investigativo di Napoli, con la collaborazione della D.C.S.A. e del Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia, hanno rintracciato ed eseguito a Orihuela -Alicante (Spagna), con il supporto in fase esecutiva di personale dell’Udyco – Policia National di Madrid, un’ordinanza di applicazione di misura cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli su richiesta della Procura della Repubblica di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti del latitante internazionale di camorra, inserito nell’elenco ex 100 del Ministero dell’Interno (Latitanti Pericolosi) BARTIROMO Simone, classe ’91. L’arrestato, membro di un’organizzazione criminale camorristica dedita al traffico internazionale ed organizzato di droga su larga scala, in quanto gravemente indiziato, unitamente ad altri indagati, è destinatario di diversi provvedimenti restrittivi per reati associativi relativi al narcotraffico, ha svolto – tra l’altro – un ruolo di primo piano all’interno dell’organizzazione clan “Sorianiello”, camorra del Rione Traiano, legata al sodalizio di Secondigliano, nonché all’interno dell’organizzazione clan “Amato Pagano” c.d. scissionisti, come principale canale di approvvigionamento di sostanze stupefacenti, prevalentemente cocaina e hashish, gestito direttamente dalla Spagna, unitamente ad altre organizzazioni criminali dedite al traffico di droga.
BARTIROMO Simone è gravemente indiziato di essere un broker del narcotraffico inserito pienamente nel sistema camorristico partenopeo, con specifiche conoscenze delle strutture criminali albanesi e spagnole, e di avere incentrato le proprie attività nel traffico internazionale di sostanze stupefacenti e nell’approvvigionamento del narcotico destinato alle piazze di spaccio ricadenti nell’area di Napoli – Rione Traiano “cd. Zona della 99”, nei quartieri cittadini di Scampia e di Secondigliano, nei comuni di Melito di Napoli (NA) e di Mugnano di Napoli (NA) nonché a zone della Sicilia (Palermo e Catania), della Puglia (Foggia e Brindisi) con analoghe attività di narcotraffico da e verso il territorio Spagnolo. Anche le specifiche attività investigative relative alla cattura del latitante pericoloso sono state direttamente coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli.
Pizzaiolo ucciso, a novembre processo d’appello per baby boss
Prenderà il via il prossimo 6 novembre, nel Palazzo di Giustizia di Napoli, il processo di appello per l’omicidio di Francesco Pio Maimone, il giovane pizzaiolo freddato con un colpo di pistola agli chalet di Mergellina, a Napoli, il 20 marzo 2023, al culmine di una lite scoppiata tra gruppi malavitosi rivali, a cui era completamente estraneo. A sparare, secondo quanto ha stabilito il processo in primo grado, fu il baby boss Francesco Pio Valda, 21 anni, condannato all’ergastolo per questo assurdo omicidio. Con lui, davanti ai giudici della Corte di assise di appello, ci sarà un gruppo di amici e parenti, condannati a pene meno pesanti: Alessandra Clemente (sua cugina), Salvatore Mancini, Giuseppina Niglio (sua nonna) e Pasquale Saiz. Le parti civili sono invece la famiglia Maimone (difesa dall’avvocato Sergio Pisani), il Comune di Napoli (con l’avvocato Marco Buzzo) e la Fondazione Polis (con gli avvocati Celeste Giliberti).
Sequestrata struttura turistica in Costiera Sorrentina
Contestano la realizzazione di opere abusive – come bar, cucina, pergolati, tettoie e muri – la Guardia Costiera di Castellammare di Stabia e la Guardia di Finanza della stazione navale di Napoli che oggi hanno sequestrato una struttura turistica che si trova in complesso alberghiero balneare in località Punta Scutolo di Seiano di Vico Equense, in provincia di Napoli, sottoposta a vincoli paesaggistici e ambientali. La polizia giudiziaria ha notificato un decreto di sequestro emesso dal gip di Torre Annunziata su richiesta dell’ufficio inquirente coordinato dal procuratore Nunzio Fragliasso che ipotizzano reati connessi a violazioni in materia edilizia, urbanistica e paesaggistica e anche l’occupazione abusiva di demanio marittimo. Dalle indagini è emersa la realizzazione abusiva di diverse opere, realizzate senza autorizzazioni e in maniera difforme rispetto alle autorizzazioni paesaggistiche risalenti al 2023. L’occupazione invece riguarda un manufatto abusivo di oltre 32 metri quadrati (e di una volumetria di oltre 110 metri cubi) usato come deposito di attrezzature e vivande, e di una scaletta di collegamento al mare posizionata sul molo. Il gestore della struttura ha anche falsamente notificato di avere rimosso le opere abusive che invece ancora persistono. La superficie interessata dagli abusi è di circa 400 metri quadrati, in parte di proprietà del Demanio e in parte di proprietà privata su cui sono state abusivamente realizzate bar, cucina, pergolati, tettoie, balaustre, pedane, scale di collegamento, muri di contenimento, camminamenti in pietra.
Napoli, lavori di scavo notturni all’Arenella: scoppia protesta dei residenti
Lavori di scavo dell’Enel, regolarmente autorizzati, effettuati la scorsa notte. E all’Arenella scoppia la protesta dei residenti. A segnalare i “gravi disagi” in piazza Arenella, evidenziati da “alcuni cittadini”, è il consigliere municipale Rino Nasti di Europa Verde. “Tali interventi, eseguiti in orario notturno, hanno generato notevoli disturbi acustici” spiega Nasti in una nota, inviata al servizio tecnico della Municipalità Vomero Arenella.
Secondo il consigliere, i lavori alla rete elettrica non sarebbero stati “mitigati da adeguate precauzioni o misure di contenimento del rumore”. In tal modo, solleverebbero “interrogativi circa l’autorizzazione e la gestione dell’intervento”. Lo stesso Nasti chiarisce, però, come le opere abbiano il nulla osta. L’ufficio tecnico della Municipalità 5 ha infatti dato l’ok al cantiere di E-Distribuzione, nel periodo 14-25 luglio, tra piazza Arenella e strade limitrofe. Ciò nonostante, Nasti chiede chiarimenti sull’iter autorizzativo. E non solo per i rumori notturni dello scavo. Il consigliere avanza dubbi pure sulle perforazioni del suolo, nei pressi di una rosticceria. La trivellazione sarebbe stata “in corrispondenza di una strada recentemente rifatta, comprensiva di posa di nuove reti e tappetino bituminoso”. A preoccupare è “il rischio concreto di un danno permanente al manto stradale”, oltre al presunto “spreco di risorse pubbliche, considerato l’investimento già sostenuto dal Comune di Napoli per la riqualificazione dell’area“. Inoltre “tale attività, secondo quanto riferito dagli stessi operai presenti sul posto – aggiunge Nasti -, non sarà tracciata in alcuna segnalazione ufficiale”.
Allegando le relative foto, il consigliere quindi chiede di “verificare la regolarità e tracciabilità dell’intervento”. Ma anche di “valutare eventuali provvedimenti consequenziali, qualora si confermassero anomalie o carenze nella pianificazione e nell’autorizzazione dei lavori“. Resta infine da chiarire la scelta “dell’orario notturno per l’esecuzione delle opere”, e delle “eventuali autorizzazioni rilasciate”. Non si sa mai, qualora l’esperienza dovesse ripetersi.

Kumi: “Fiducia e stima mi hanno convinto a dire sì all’Avellino”
Parole chiare, idee altrettanto. Justin Kumi ha parlato per la prima volta da calciatore dell’Avellino, mostrandosi determinato, maturo e già perfettamente immerso nel nuovo ambiente biancoverde. Arrivato in prestito dal Sassuolo, il giovane centrocampista non ha nascosto l’entusiasmo per l’inizio di questa nuova avventura.
“È stato fin qui un ritiro impegnativo – ha esordito – ma mi sono trovato in una squadra tosta, unita, pronta a dare tutto per un grande campionato. La telefonata del direttore mi ha subito convinto. Ho sentito stima e fiducia fin dal primo momento, ed è questo che mi ha spinto ad accettare”.
Un impatto positivo, non solo dal punto di vista tecnico: “Ad Avellino si respira un clima vincente. Ho trovato persone che si vogliono bene e che condividono lo stesso obiettivo. Il mister e lo staff sono molto competenti, si lavora bene e con grande intensità. La competitività interna al gruppo è un valore aggiunto, ci spinge a migliorarci”.
Fisicità e fame di crescita: sono queste le caratteristiche che Kumi porta con sé. “So di dover migliorare sulla tecnica per completarmi come calciatore – ha spiegato – e questo campionato di Serie B sarà una grande palestra. È una categoria tosta, dove non esistono risultati scontati. La prima può perdere contro l’ultima”.
Il centrocampista classe 2004 ha poi raccontato della grande accoglienza ricevuta, dentro e fuori dal campo: “Mi hanno fatto sentire subito parte del gruppo. Conoscevo già D’Andrea, ma ho legato molto anche con Crespi e Milani. Ci sono tanti giovani e tanta voglia di emergere”.
Tra gli obiettivi, quello collettivo viene prima di tutto: “La priorità è la salvezza, poi si vedrà. Personalmente voglio giocare il più possibile e crescere insieme alla squadra”. Infine, una nota sui modelli di riferimento: “Al Sassuolo seguivo spesso Thorstvedt, mi ispiro a lui. A livello mondiale, il mio preferito è Bellingham”. Quanto al numero di maglia? “Vedremo”,
Scontri tra tifosi, ordinanza per 22 persone nel Napoletano
Ventidue persone, tutte appartenenti a gruppi organizzati di tifosi della Turris – squadra di Torre del Greco che fino allo scorso anno ha militato nel campionato di calcio di serie C, prima di essere esclusa per diverse inadempienze societarie – sono state raggiunte da un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Torre Annunziata su richiesta della Procura oplontina.
Ad eseguire il provvedimento gli agenti del commissariato di polizia di Torre del Greco. Da ciò che si apprende, i fatti si riferiscono a scontri verificatosi in pieno giorno fuori allo stadio e soprattutto nelle strade del centro, a fine gennaio scorso, tra opposte fazioni del tifo locale, in rottura tra loro in merito agli atteggiamenti da tenere circa la contestazione alla dirigenza locale (c’era chi aveva deciso di disertare il Liguori durante le partite interne della Turris).
Benevento, undicesimo acquisto: un corazziere per mister Auteri
E’ un fiume in piena il Benevento che ha chiuso il suo undicesimo colpo in poco più di due settimane. Il club di via Santa Colomba si è assicurato il difensore Diego Borghini, capitano dell’Albinoleffe con un curriculum di 208 presenze in serie C. Il 28enne è alto 1,89 centimetri e risponde perfettamente all’identikit individuato da mister Auteri che aveva chiesto difensori strutturati fisicamente e di grande esperienza. Si tratta di un nome già conosciuto da Marcello Carli perché è cresciuto calcisticamente nelle giovanili dell’Empoli all’epoca in cui l’attuale direttore tecnico della Strega era alle dipendenze del club toscano. Nell’ultima stagione ha disputato 34 partite segnando 5 reti. Predilige il ruolo di braccetto di destra ed i numeri parlano di un calciatore con il vizio del gol. Borghini è atteso oggi in città, domani visite mediche e firma sul contratto biennale.
De Pierro: “Pnrr, risultati arriveranno nonostante gufi: abbiamo trasformato una città”
FOTO/ Piazza Cavour, via le recinzioni: lungomare verso la bonifica
Prosegue la liberazione del lungomare di Salerno. Da questa mattina è iniziata la rimozione anche dai new jersey che delimitano le due aree del cartiere, dove naufragata l’ipotesi di realizzare dei box sotterranei per una diatriba tra impresa e Comune di Salerno sulla proprietà dei binari sottostanti, per anni la zona è rimasta recintata senza nessuna possibilità di usufruirne.
Passo dopo passo, il Comune però sta rientrando in possesso dell’aria e pur restando in atto la vicenda giudiziaria che dovrà dire chi ha ragione tra l’impresa e l’amministrazione comunale, si sta in qualche modo procedendo alla liberazione del tratto di strada che interrompe la passeggiata sul lungomare e rappresenta un’immagine di degrado per la piazza situata nel cuore della città, proprio di fronte alla sede dell’amministrazione provinciale.
Già la scorsa settimana si era proceduto alla rimozione dei prefabbricati che erano di supporto alle attività di cantiere. Da questa mattina invece la rimozione dei new jersey di proprietà dell’impresa. Presenti sul posto diversi dirigenti comunali e la polizia municipale che ha coordinato le operazioni. Poi l’area verrà recintata dal Comune di Salerno che potrà poi così procedere alla bonifica e alla possibilità di riutilizzare quel tratto di lungomare.