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Un solo pediatra per dieci comuni, il sindaco Agostinelli ricorre al TAR contro la Regione

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Il Comune di San Bartolomeo in Galdo, tramite il legale incaricato Avv. Roberto Prozzo, ha presentato in data odierna (3 luglio 2025) ricorso al TAR Campania contro la delibera della Giunta Regionale n. 224/2025, con la quale è stato approvato l’Accordo Integrativo Regionale per la Pediatria di Libera Scelta.

La delibera regionale, in contrasto con l’Accordo Collettivo Nazionale, stabilisce che in ogni ambito territoriale sia garantita la presenza di un solo pediatra ogni 1.000 bambini in età pediatrica (anziché uno ogni 800), prevedendo anche la presenza di un unico pediatra per tutto l’ambito, mentre l’accordo nazionale dispone l’obbligo di un minimo di due pediatri.

“Tale previsione è inaccettabile e penalizzante per il nostro territorio – dichiara il Sindaco Carmine Agostinelli –. È impensabile che un ambito di 10 Comuni, con una popolazione complessiva di 17.986 abitanti, 1.967 bambini in età pediatrica e un’estensione territoriale di quasi 445 km², debba contare su un solo pediatra, con conseguenze gravissime per l’assistenza sanitaria delle famiglie e dei bambini.”

Il Sindaco ha inoltre inviato una comunicazione ufficiale agli altri nove primi cittadini dell’ambito pediatrico (Baselice, Castelfranco in Miscano, Castelvetere in Val Fortore, Foiano di Val Fortore, Ginestra degli Schiavoni, Molinara, Montefalcone di Val Fortore, San Giorgio la Molara e San Marco dei Cavoti), invitandoli a valutare l’opportunità di sostenere, ad adiuvandum, il ricorso.

“Confido nel senso di responsabilità dei colleghi Sindaci – aggiunge Agostinelli – e auspico che l’ASL di Benevento provveda al più presto alla nomina del pediatra sostituto del dott. Martucci, andato in pensione ormai da quattro mesi. La Regione non può utilizzare un accordo integrativo per limitare il diritto delle famiglie alla libera scelta del pediatra”.

Il Comune di San Bartolomeo in Galdo continuerà ad aggiornare la cittadinanza sugli sviluppi del procedimento.

Controlli a Secondigliano: sequestrata attività abusiva, sanzioni per oltre 70mila euro

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E’ stata condotta un’operazione congiunta dalle Unità Operative Secondigliano e Avvocata, con il supporto dei motociclisti dell’Unità Operativa Gruppo Intervento Territoriale nell’area antistante un noto centro commerciale di via Miano, notoriamente esposta a fenomeni di illegalità diffusa.
In collaborazione con la Stazione dei Carabinieri di Secondigliano, personale di ASIA e tecnici della società E-Distribuzione, è stata individuata e sottoposta a sanzione una postazione abusiva per la vendita di generi alimentari su area pubblica, priva di qualsivoglia autorizzazione amministrativa. Il responsabile aveva occupato stabilmente circa 100 mq di suolo pubblico, installando gazebo, ombrelloni, tavoli, sedie e attrezzature varie, sottraendo spazio alla libera fruizione dei cittadini e danneggiando arredi comunali.
La fornitura elettrica a servizio dell’attività risultava attivata tramite un contatore temporaneo, formalmente destinato a usi straordinari (come cantieri o manifestazioni pubbliche), ma utilizzato illecitamente per alimentare l’attività. I tecnici di E-Distribuzione hanno quindi provveduto all’immediato distacco dell’allaccio.
A carico del trasgressore sono state elevate sanzioni amministrative per un importo complessivo pari a circa 70.000 euro, per esercizio di attività commerciale su area pubblica senza titolo abilitativo e per occupazione abusiva di suolo pubblico. L’autore dell’abuso è stato inoltre deferito all’Autorità Giudiziaria per i reati di invasione di spazio pubblico, danneggiamento e deturpamento. Le attrezzature sono state sottoposte a sequestro penale con apposizione di sigilli e affidamento in custodia giudiziale allo stesso trasgressore.
Contestualmente, è stata effettuata un’azione di controllo di polizia stradale, che ha portato alla verifica di 30 veicoli e all’accertamento di 13 violazioni del Codice della Strada, tra cui guida senza patente, mancanza di revisione e assicurazione obbligatoria, circolazione con veicoli già sottoposti a sequestro o fermo, e guida senza casco protettivo. In esito ai controlli, sono stati sottoposti a sequestro 3 veicoli, 1 a fermo amministrativo, 3 sospesi dalla circolazione e 2 affidati a custode acquirente. È stato inoltre effettuato un deferimento all’Autorità Giudiziaria per reiterata guida senza patente.

‘Lo Cunto de le Tigri’: una nuova stagione tra calcio, territorio e cultura

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Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa a firma dell’ S.S. Giugliano Calcio 1928.

Al centro del nostro progetto sportivo per la stagione 2025/26 non c’è solo il calcio, ma la volontà di creare un legame sempre più forte con il nostro territorio e con le sue giovani generazioni.

Giugliano, città ricca di storia, tradizioni e cultura, sarà ancora una volta protagonista della nostra visione. Quest’anno vogliamo rendere omaggio a una delle sue figure più illustri: , maestro della fiaba barocca, autore del celebre , da cui trae ispirazione il tema della nostra stagione: ” “.

Attraverso questo progetto, intendiamo avvicinare sempre di più il territorio al calcio, e i giovani allo sport, utilizzando la cultura come ponte tra le diverse anime di Giugliano. Unire sport e tradizione ci permette di rafforzare il senso di comunità e rendere ogni partita un evento partecipato e condiviso.

“Lo Cunto de le Tigri” sarà una vera e propria avventura: ogni incontro calcistico verrà vissuto come un racconto epico in stile barocco. Il nostro stadio sarà la fortezza, i nostri calciatori i cavalieri pronti a difendere l’onore gialloblù, e gli avversari i regni da conquistare. Il cuore pulsante di questa storia sarà il nostro popolo: i tifosi, sempre presenti e protagonisti, pronti a
sostenere i nostri colori.

Siamo pronti ad affrontare una nuova annata, che sarà sicuramente una grande storia da raccontare, con la stessa passione che Giambattista Basile dedicava alle sue fiabe.

Alla Reggia di Caserta torna ‘Un’Estate da Re’: tra i protagonisti Edoardo Bennato e Toni Servillo

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La Reggia di Caserta, patrimonio UNESCO, torna a essere un palcoscenico d’eccezione per la IX edizione di Un’Estate da RE: un viaggio tra le emozioni della grande musica sinfonica e d’autore, l’eleganza della danza e la potenza dell’opera. Toni Servillo, Valery Gergiev, Daniel Oren, Nicoletta Manni, Timofej Andrijashenko ed Edoardo Bennato sono alcuni dei protagonisti internazionali dei sei imperdibili appuntamenti in programma dal 19 al 31 luglio in uno dei luoghi simbolo della bellezza italiana. 

Il cartellone, ideato dal direttore artistico Antonio Marzullo, ha in serbo quest’anno due concerti di musica sinfonica con l’Orchestra del Teatro “G. Verdi” di Salerno, L’Accademia di Santa Cecilia e il violinista Giovanni Andrea Zanon, e i solisti dell’Orchestra del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo, un doppio straordinario appuntamento con l’opera “La traviata” con la regia di Riccardo Canessa, un gala di danza con i ballerini del Teatro alla Scala e, in chiusura, la musica dell’“impertinente Peter Pan”, Bennato. 

Programmata e finanziata dalla Regione Campania (Fondi Coesione Italia 21/27), organizzata e promossa dalla Scabec – Società Campana Beni Culturali, in collaborazione con il Ministero della Cultura, la Direzione della Reggia di Caserta, il Comune di Caserta e il Teatro Municipale “Giuseppe Verdi” di Salerno, Un’Estate da RE è stata presentata questa mattina nella sede della Regione Campania, a Napoli. Sono intervenuti il direttore della Reggia di Caserta Tiziana Maffei, il direttore artistico di Un’Estate da RE Antonio Marzullo e il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. 

La rassegna sarà inaugurata il 19 luglio dall’artista di casa per eccellenza: Toni Servillo. L’attore campano, tra i più apprezzati del cinema e del teatro internazionale, leggerà quattro sonetti attribuiti ad Antonio Vivaldi, affiancato dai musicisti dell’Accademia Barocca di Santa Cecilia e da Giovanni Andrea Zanon, in qualità di violino solista e concertatore, in un concerto-omaggio all’illustre compositore veneziano – tra i massimi esponenti del barocco musicale – con l’esecuzione de La tempesta di mare e Le quattro stagioni. 

Doppio appuntamento, il 23 e 25 luglio, con “La traviata” di Giuseppe Verdi, uno dei capolavori assoluti del repertorio operistico, in una produzione scenica di rilievo internazionale. L’Orchestra filarmonica del Teatro “G. Verdi” di Salerno sarà diretta dal Maestro Daniel Oren, con la partecipazione del soprano Gilda Fiume, del tenore Stefan Pop e del baritono Ariunbaatar Ganbaatar. 

Il cartellone prosegue il 27 luglio con un indimenticabile concerto sinfonico. Protagonista sul podio il Maestro Valery Gergiev, che dirigerà l’Orchestra filarmonica del Teatro “G. Verdi” di Salerno e i solisti dell’Orchestra del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo, nell’esecuzione de l’Overture (La Forza del destino, G. Verdi), la Sinfonia n.5 in Mi minore Op. 64 di Pëtr Il’ič Čajkovskij, Bolero di Maurice Ravel. 

La grande danza approda alla Reggia di Caserta il 30 luglio con ‘La gioia di danzare’, spettacolo ideato e diretto dalla coppia più luminosa del balletto italiano: Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko, Étoile e Primo Ballerino del Teatro alla Scala di Milano. Un viaggio tra i capolavori immortali del repertorio classico, da Carmen al Lago dei Cigni, dal Corsaro al Grand Pas Classique, intrecciati a brani contemporanei di grande impatto. 

Un’Estate da RE si concluderà il 31 luglio con il “pirata del rock” Edoardo Bennato. Sovversivo della musica, provocatore, che ha scritto e composto assoluti capolavori diventati pietre miliari della musica italiana, Bennato proporrà in concerto un formidabile “juke-box” di brani vecchi e nuovi, segnati da uno stile inconfondibile e da un mix di influenze che lo rendono il capostipite di una generazione di artisti fuori dagli schemi. 

Tutti gli spettacoli saranno ospitati nel Primo Cortile del Complesso vanvitelliano e inizieranno alle ore 21.00.

Voluta dal Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca nel 2016 per creare un evento che promuovesse allo stesso tempo i siti Unesco e la tradizione culturale musicale che in Campania vanta eccellenze internazionali, Un’Estate da RE si è radicata sul territorio grazie al successo delle passate edizioni, che hanno visto la partecipazione, tra gli altri, di Ennio Morricone, Riccardo Muti, Plácido Domingo, Ezio Bosso, Jonas Kaufmann, Zubin Mehta, Antonio Pappano, Zucchero “Sugar” Fornaciari, Ludovico Einaudi, Stefano Bollani, Roberto Bolle, Uto Ughi, Anna Netrebko, David Garrett, Claudio Baglioni. La rassegna è diventata negli anni un’occasione di rilancio culturale, turistico e di valorizzazione della Campania, offrendo a tutti l’opportunità – grazie ai prezzi contenuti – di assistere a grandi spettacoli con artisti di fama internazionale.

Dichiarazioni: Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania: «Un’Estate da RE si conferma anche quest’anno l’iniziativa di punta del nostro cartellone estivo, un progetto che unisce bellezza, musica e valorizzazione dei luoghi simbolo della Campania. Ma il nostro impegno per la cultura non si ferma qui: in ogni angolo della regione prenderanno vita decine di eventi che raccontano il nostro patrimonio, le nostre tradizioni, la nostra creatività. Continuiamo a investire nella cultura come leva di sviluppo, coesione e identità. La Campania è oggi un modello nazionale di progettazione culturale diffusa e di qualità».

Tiziana Maffei, direttore della Reggia di Caserta: «La Reggia di Caserta torna a essere sede di Un’Estate da RE, una rassegna che coniuga musica, cultura e valorizzazione del patrimonio. Il Primo Cortile del Palazzo Reale ospiterà le serate musicali, offrendo al pubblico anche l’opportunità di conoscere il Complesso vanvitelliano attraverso un biglietto agevolato. Ringrazio la Regione Campania e Scabec per il rinnovato impegno nella promozione del patrimonio culturale. Con questa iniziativa, la Reggia di Caserta si conferma luogo della meraviglia e dell’ispirazione, e auspichiamo che, come sempre, l’accoglienza autentica e generosa che contraddistingue questa terra accompagni l’esperienza di chi sceglie di partecipare».

Antonio Marzullo, direttore artistico di Un’Estate da RE: «Oggi più che mai, “Un’Estate da Re” si conferma un progetto culturale di sistema, una realtà matura, autorevole e riconosciuta, che guarda al futuro con una visione chiara: coniugare la qualità artistica con la valorizzazione del territorio, facendo dialogare la grande tradizione con le istanze contemporanee, in un’ottica inclusiva, sostenibile e accessibile a tutti».

Varoni, ok a progetto esecutivo di piazza Fra Girolamo da Montesarchio

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Un’importante svolta per la frazione Varoni di Montesarchio: è stato infatti approvato il progetto esecutivo per la riqualificazione urbana di Piazza Fra Girolamo da Montesarchio e della viabilità limitrofa, grazie a un finanziamento da 1.200.000 euro ottenuto nell’ambito del Patto Territoriale della Provincia di Benevento.

Si tratta di un intervento strategico che punta a riqualificare uno dei luoghi simbolici della frazione attraverso un restyling complessivo dell’area. Il progetto comprende la sistemazione della piazza, il rifacimento delle strade adiacenti, la cura del verde, la valorizzazione del sagrato antistante la Chiesa Madonna della SS. Assunta, nuovi arredi urbani e un miglioramento dell’accessibilità e della sicurezza.
Il Sindaco di Montesarchio, Carmelo Sandomenico, che ha seguito con grande attenzione l’intero iter amministrativo e tecnico, ha dichiarato: “Si tratta di un progetto di grande valore non solo per Varoni, ma per l’intera comunità montesarchiese. Riqualificare questa piazza vuol dire ridare dignità e centralità a una frazione troppo spesso dimenticata. Ringrazio sentitamente Confindustria Benevento, nella persona del presidente Oreste Vigorito, per aver creduto nel Patto Territoriale e sostenuto con convinzione la candidatura di questo intervento. È un risultato che testimonia concretamente l’attenzione della nostra amministrazione verso tutte le aree del nostro territorio, dal centro alle periferie”.

Aggiunge l’Assessore ai Lavori Pubblici, Cesare Striani: “L’approvazione di questo progetto esecutivo segna un passo fondamentale per Varoni: un’ area cui tengo particolarmente viste le mie origini e la mia storia personale. Abbiamo lavorato incessantemente per trasformare un’idea in una realtà concreta, e vedere che ora siamo pronti per la fase di appalto ci riempie di orgoglio. Questo intervento non è solo un’opera pubblica, ma un vero e proprio volano per il rilancio sociale ed economico della frazione, migliorando la qualità della vita dei residenti e rendendo l’area più accogliente per tutti.”
Il progetto ora entra nella fase che porterà all’indizione della gara d’appalto e all’avvio dei lavori.
L’opera, inserita nel Programma Triennale delle Opere Pubbliche 2025–2027, rappresenta uno degli investimenti più significativi per la frazione Varoni e un tassello importante nella visione di riqualificazione urbana e inclusione territoriale perseguita dall’amministrazione comunale. 

Voleva denunciare Magistrato, poi aggredisce Polizia Penitenziaria

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Pretendeva di essere condotto negli uffici della matricola per denunciare un magistrato e quando gli è stato riferito di dover attendere ha pensato bene di aggredire il personale di polizia penitenziaria. A dare la notizia è il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria. Teatro dell’assurdo episodio, ancora una volta, la Casa di reclusione di S. Angelo dei Lombardi, già al centro delle cronache per analoghi fatti violenti. L’evento critico è avvenuto nella giornata di ieri e ha visto per protagonista un detenuto comune.
 
“Eppure, il carcere di Sant’Angelo dei Lombardi fino a non poco tempo fa costituiva un’eccellenza in tutta Italia: ad oggi non è più così. Al pari delle altre carceri campane è al centro della cronaca solo per eventi critici”spiega il vicesegretario per la Campania Marianna Argenio“Il SAPPE si augura che il detenuto autore di simili violenze sia immediatamente trasferito fuori regione e ribadisce che il penitenziario in questione nasce come un istituto ad avanzato trattamento intramurario per cui l’assegnazione di detenuti facinorosi non risulterebbe coerente con il regime di esecuzione penale intramoenia della casa di reclusione ed in linea con la specificità dell’istituto”.
“Continuiamo ad assistere allo snaturamento di quello che fino ad oggi poteva essere definito un “modello da seguire” la qual cosa non è certamente in linea con un’azione ottimale che possa ristabilire gli equilibri all’interno del sistema penitenziario campano”, conclude la sindacalista.
Il segretario generale del SAPPE Donato Capece giudica la condotta del detenuto “irresponsabile e gravissima: spero che per il suo atto di violenza e follia venga punito severamente. Al poliziotto ferita va tutta la nostra vicinanza e solidarietà”. Rinnova al DAP la richiesta di potenziamento degli organici della Polizia Penitenziaria di S. Angelo dei Lombardi e della Campania: “Qui serve, forte ed evidente, la presenza dello Stato, che non può tollerare questa diffusa impunità, e servono provvedimenti urgenti ed efficaci. La Polizia Penitenziaria non ce la fa più a gestire questa situazione. Queste sono anche le conseguenze di una politica miope ed improvvisata, che ha chiuso gli ospedali psichiatrici giudiziari senza trovare una valida soluzione su dove mettere chi li affollava e che fatica ad espellere in maniera massiccia gli stranieri detenuti”. 
 

Salerno, albero a rischio caduta in piazza Luciani

piazza Luciani, Salerno
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Ieri il crollo di un ramo in un momento per fortuna nel quale la caduta non ha provocato danni a cose e persone. Ma la paura che l’albero potesse cadere e finire su pedoni o vetture parcheggiate ha spinto alcuni cittadini a chiedere l’intervento dei vigili del fuoco nei pressi di piazza Luciani. A pochi passi dal Teatro Municipale Verdi ed in pieno centro l’albero in collaborazione una pattuglia della municipale è stato messo in sicurezza. L’ ufficio verde del comune di Salerno ha chiesto l’intervento dell’agronomo. Sarà la sua relazione a sancire se l’albero va abbattuto.
piazza Luciani, Salerno

VIDEO/ Obiezione coscienza, a Napoli partita campagna di pacifisti e Zanotelli: “Servizio militare può tornare”

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Venti di guerra spirano dall’Ucraina al Medioriente, e allora tutto è possibile. “Anche il ritorno del servizio militare, sospeso ma non abolito” dice Ermete Ferraro, presidente della sezione italiana del M.i.r. (Movimento Internazionale della Riconciliazione). È partita da Napoli la campagna per l’obiezione di coscienza, promossa dal M.i.r. e condivisa dal Comitato Pace e Disarmo. Nei mesi scorsi c’è stato già un volantinaggio fuori alle scuole.

Stamane una presentazione pubblica, davanti all’edicola dismessa di via Costantinopoli. “Se andiamo avanti a questa maniera, passeremo da una guerra all’altra” ammonisce padre Alex Zanotelli. Il missionario comboniano sostiene la campagna per l’obiezione di coscienza militare. “Chiediamo alle persone dai 18 ai 45 anni di pronunciarsi preventivamente per la pace” spiega Ferraro. Come? “Obiettando e chiedendo di fare un servizio civile”.

I pacifisti insistono sulla reversibilità della leva obbligatoria. In Germania se ne discute già, per iniziativa dei conservatori al governo. “In Italia basterebbe un decreto a ripristinarla” aggiunge Ferraro. E di questi tempi, non si sa mai.

Pics, intervento di riqualificazione e valorizzazione urbana al Rione Libertà

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La Giunta, presieduta dal sindaco Clemente Mastella, ha approvato stamane il progetto di riqualificazione degli spazi urbani al rione Libertà.
“E’ un intervento – spiegano il sindaco Clemente Mastella e il vicesindaco con delega ai fondi Ue Francesco De Pierro – finanziato con le rinvenienze e premialità del programma Pics che consentirà un intervento di rigenerazione urbana e riqualificazione ad ampio spettro di un’area centrale del rione Libertà, attraverso un piano di eliminazione delle barriere architettoniche e di miglioramento ambientale e illuminotecnico con attenzione al verde e agli arredi. In particolare, è previsto il rifacimento dei marciapiedi di via Cocchia e parte di via Cavour, una riconfigurazione delle aiuole e delle aree green su via Napoli e via Cocchia, rifacimento tanto della segnaletica stradale quanto della pubblica illuminaziones ul quadrante Cavour-Cocchia-via Napoli. Ci sarà anche un intervento di canalizzazione delle acque meteoriche nell’area e un importante intervento per le persone con disabilità sui marciapiedi con il sistema loges (per l’orientamento di persone ipovedenti). Un intervento ad ampio spettro del valore di quasi 750mila euro che consentirà un miglioramento della vivibilità urbana nel quartiere più popoloso della città: già con le rinvenienze e poi ancora con i Prius dedicheremo ai quartieri, poli vivi e dinamici della città, un’attenzione particolare per migliorare le condizioni di vivibilità, attrattività urbana, decoro e sicurezza”, concludono il sindaco Mastella e il vicesindaco De Pierro. 

“Collegamento su ferro, così si tira fuori Avellino dall’isolamento”

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Un collegamento diretto su ferro sull’asse Napoli-Avellino, funzionale a collegare il capoluogo irpino all’Alta Velocità/Capacità ad Ovest sul versante partenopeo, a restituire spazi alla Città Metropolitana, ad avvicinare i territori che fanno da cerniera tra le due province, a ridisegnare i ritmi e i flussi dell’Area Vasta avellinese oggi ridotta ad enclave, a garantire alle comunità del baianese e del Vallo di Lauro un servizio di mobilità efficace e capillare sia da e verso Napoli che da e verso il capoluogo irpino.

Una proposta presentata questa mattina presso la sede di Ance Avellino, dal presidente Silvio Sarno e dall’architetto Mauro Smith dello studio Smithbarracco, a cui si devono opere strategiche su tutto il territorio nazionale: la progettazione di parchi, di stazioni ferroviarie per la riqualificazione di aree cittadine come la Linea Metropolitana della Conurbazione Casertana, le Stazioni della Metropolitana di Napoli Capodichino, Terracina e San Paolo, dei Master Plan dell’Aeroporto Internazionale di Capodichino, dell’area Ex Italcementi di Civitavecchia e dell’ex scalo ferroviario di Salerno.

Il numero uno di Ance Avellino richiama la questione delle aree interne e spiega come questo progetto smentisca in toto quanto affermato dal ministro Foti negli ultimi giorni: «La nostra associazione non deve guardare solo agli interessi dei costruttori, ma della comunità che vogliamo rappresentare al meglio. Crediamo che questa sia la proposta migliore per tirare fuori Avellino dall’isolamento. L’importante è comprendere la ricaduta nel tempo, e da questo tempo, dell’iniziativa. Vogliamo dimostrare quanto le aree interne sono necessarie, vitali, non solo per sopravvivere ma anche per dire la nostra in un tempo che è arrivato già. Il futuro è oggi e dobbiamo pensarlo con questo tipo di progetti infrastrutturali. Chiedo di guardare in maniera laica a questa iniziativa e, tutti insieme, realizzarla nei modi in cui l’abbiamo immaginata. L’importante è convincerci che è la soluzione».

Da Napoli Centrale passando per Afragola, quindi per Nola sino a Baiano rigenerando la linea EAV e le relative stazioni, un collegamento regionale a semplice binario a standard RFI, sino ad Avellino, ovvero a Torrette di Mercogliano, dove sorgerà un primo snodo su cui si innesterà un anello tramviario, compatibile con l’assetto stradale e il fondovalle Fenestrelle, che seguirà il perimetro della città con diverse fermate (Parco Santo Spirito, Cittadella Ospedaliera ecc … ) sino alla stazione centrale, dove nel contempo saranno completati i lavori di elettrificazione verso Nord (BN) e verso sud (SA). L’anello ferro-tramviario consentirà di raggiungere in pochi minuti, a piedi o in bici, ogni punto della città, liberando il centro dalle auto.

Una proposta progettuale strategica, che ANCE Avellino mette a servizio dei decisori pubblici, dell’intera filiera istituzionale, del Governo nazionale, della Regione Campania e dei Gestori ferroviari (RFI e EAV). Una proposta progettuale la cui realizzazione per un verso garantirebbe il completamente della rete di collegamento all’alta velocità/capacità, per altro il collegamento diretto tra Napoli e Avellino servendo tutti i territori di cerniera, dal nolano sino al Mandamento passando per il Vallo di Lauro, andando a ridefinire i ritmi, le funzioni e la vivibilità del capoluogo irpino che riscoprirebbe la propria centralità facendo da ponte tra le due principali direttrici dell’alta velocità / capacità, collegandosi alla dorsale (in via di elettrificazione) Salerno – Avellino – Benevento, alla stazione Hirpinia e quindi a Bari, oltre che alla linea turistica Avellino-Rocchetta.

A sviscerare i dettagli è l’architetto Smith che spiega l’importanza per la città di Avellino di un’infrastruttura del genere: «Questa è anche una riflessione interna alla città di Avellino. L’idea è sviluppare il nucleo con un anello di tram-treno, con la connessione di ogni singolo polo e qualsiasi funzione sarà raggiungibile pedonalmente in 5-10 minuti. Parliamo di una svolta, perché le diramazioni sull’esterno porta all’accelerazione dello sviluppo urbano, al miglioramento della qualità di vita. Si può pensare al capoluogo come un luogo che può offrire una vivibilità superiore alla conurbazione napoletana. Può diventare l’offerta di una reciprocità con la zona costiera, dove comprare casa, poter accompagnare i propri figli a scuola a piedi, essere vicini ai luoghi di lavoro. E perché no, prendere un tram e in 40 minuti essere a Napoli Centro».

Un’opera indispensabile per completare la rete dei nuovi collegamenti su ferro, per sfruttare la centralità logistica dell’area vasta avellinese, per favorire la decongestione della grande Area Metropolitana, implosa sotto il peso di una densità demografica insostenibile e di una fragilità che la crisi bradisismica di questi anni ha fatto emergere in tutta la sua drammaticità.

Come detto lo studio è stato elaborato tenendo in considerazione l’impianto urbanistico dei territori interessati, la complessità di ogni contesto, ed i costi. L’investimento previsto per il collegamento diretto Napoli-Avellino è di euro 1.000.370.200,00, il completamento dell’opera è stimato in cinque anni, operando contestualmente su tre lotti. Per quanto concerne l’anello tramviario del capoluogo irpino il costo stimato è di 80 milioni di euro, per lavori che avrebbero una durata di tre anni.

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