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Napoli pari con la Casertana, torna in campo McTominay

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E’ finita 1-1 l’amichevole del Napoli contro la Casertana a Castel di Sangro. Il match ha visto il tecnico azzurro Conte inserire dall’inizio molti giocatori che avevano finora poco partecipato alle amichevoli e ha fatto anche degli esperimenti, come provare l’esterno Mazzocchi al centro della difesa, davanti al portiere Meret, che ha recuperato.
Il tecnico azzurro ha mandato in campo nella ripresa McTominay, lo scozzese che ha iniziato con un infortunio il ritiro sulle Dolomiti, ma ora ha mostrato in campo di avere ripreso la sua forma fisica e sta rientrando nei ritmi dei compagni di squadra.
Tanto entusiasmo allo stadio Patini di Castel di Sangro, pieno di tifosi azzurri ma anche con tanti tifosi della Casertana, pronta a giocarsi il campionato di serie C.
Il Napoli inizia la gara con Meret in porta, Zanoli e D’Angelo esterni di difesa con Mazzocchi e Obaretin centrali, mentre a centrocampo Anguissa è partito insieme ad Hasa e Coli Saco e in attacco ha iniziato titolare Lukaku con Politano e Sgarbi esterni. Assenti anche dalla panchina Olivera, Buongiorno, Juan Jesus che recuperano da infortuni e affaticamento. Il match inizia lento, con Lukaku che prova il tiro all’8′ ben deviato dal portiere Zanellati, poi al 35′ la Casertana trova il vantaggio con il centravanti Vano che approfitta di un errore di Zanoli e la infila di testa. Il Napoli si sveglia e pareggia al 43′ con una magia di Politano che dribbla due difensori casertani e fa partire un sinistro che vale l’1-1. Lukaku ci prova ancora con un sinistro, poi Conte manda in campo al 15′ della ripresa McTominay, insieme a Gilmour, Lang e Marianucci. Lo scozzese prende tanti applausi al suo rientro e mostra voglia di giocare, sfiorando il gol in due occasioni nel finale, entrambe di testa, la prima su cross di Lang e la seconda su un assist di Neres su punizione. Finisce 1-1 il match mattutino per un Napoli che torna ad allenarsi nel pomeriggio.

Monte Pergola, galleria vietata ai cittadini: proteste contro il blocco veicolare

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Il gruppo de “I Cittadini in Movimento” esprime profonda contrarietà alla decisione che, a partire dai prossimi giorni e nella fascia oraria 10:00 – 14:00, riserva il transito nella Galleria del Monte Pergola unicamente ai camion adibiti al trasporto di pomodori, impedendo il passaggio ad automobili e veicoli privati.

Questo provvedimento, adottato in pieno avvio della stagione estiva, rappresenta una grave compressione dei diritti di tutti i cittadini, non solo di coloro che intendono raggiungere le mete di mare, ma anche di chi lavora ed è costretto a utilizzare quotidianamente quella strada, di chi deve recarsi a visite mediche o terapie, di studenti con impegni accademici e, in generale, di chiunque abbia necessità di transito in quella fascia oraria.

Non si comprende perché non si sia predisposta una viabilità alternativa per i mezzi pesanti, ad esempio tramite percorsi diversi come l’itinerario verso Nola, così da garantire la libertà di circolazione a tutti gli altri utenti. In questo periodo, peraltro, molte fabbriche e studi professionali sono chiusi, e dunque il sacrificio imposto alla cittadinanza appare ancor meno giustificabile.

La Corte di Cassazione ha più volte ribadito (Cass. Civ., Sez. II, 14.06.2018, n. 15384) che “il diritto di uso pubblico di una strada può essere limitato solo per comprovate esigenze di interesse generale, le quali devono essere proporzionaterispetto al sacrificio imposto agli utenti”. In questo caso, non può considerarsi comprovata esigenza la priorità concessa al trasporto di pomodori, quando analoghe – se non superiori – ragioni di interesse generale tutelano il diritto alla mobilità di lavoratori, turisti e cittadini con necessità sanitarie.

La dottrina in materia di tutela del consumatore-cittadino evidenzia che “chi contribuisce tramite le proprie imposte alla manutenzione delle infrastrutture pubbliche ha diritto a usufruirne in condizioni di parità e non discriminazione, senza che una categoria economica possa essere privilegiata a scapito di tutte le altre”.

Il gruppo “I Cittadini in Movimento” chiede alle autorità preposte la:

1 Revoca o modifica immediata del provvedimento, con transito alternato o fasce orarie che consentano il passaggio anche ai veicoli privati.

2 Predisposizione di viabilità alternativa per i camionin modo da non ledere il diritto alla mobilità della collettività.

3 Consultazione preventiva della cittadinanza per evitare scelte unilaterali che penalizzano lavoratori, famiglie, studenti e malati.

In assenza di correttivi, il gruppo si riserva ogni azione legale, richiamando i principi costituzionali e la giurisprudenza della Cassazione a tutela del diritto alla mobilità e dell’uso equo delle infrastrutture pubbliche.

 

Caserta confermata “città che legge”

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La Città di Caserta è stata confermata “Città che legge”. L’ufficialità è arrivata a seguito di una comunicazione del Ministero della Cultura, che ha sancito l’ammissione di Caserta al bando pubblicato dallo stesso dicastero. Alla città è stata rinnovata la qualifica di “Città che legge”, grazie alla presenza del “Patto per la lettura” e all’approvazione del progetto “Bibliodiffusa CE – Trasformare la città di Caserta in biblioteca diffusa”, che ha coinvolto due scuole aderenti al Patto, l’Istituto “Giordani” e il Liceo “Manzoni”, e due associazioni facenti parte dello stesso, ovvero “Liberi Orizzonti Aps” e “L’isola di Arturo”.

Obiettivo del progetto proposto dal Comune di Caserta, approvato dal Ministero, che ha destinato una somma pari a 41.500 euro, è utilizzare la tecnologia e la partecipazione comunitaria per promuovere la lettura e l’accesso alla cultura in modo dinamico e inclusivo, trasformando la città di Caserta in una biblioteca diffusa.

Le principali attività in programma sono: la creazione di punti di lettura digitali, il bookcrossing urbano e l’organizzazione di letture di gruppo, nel pieno rispetto delle linee guida proposte dal Ministero.

Previsto, poi, lo sviluppo dell’app “Caserta Città della Lettura”, che costituisce una componente chiave del progetto che intende trasformare Caserta in una biblioteca diffusa. L’app mira a facilitare l’accesso alla cultura e alla lettura, integrando tecnologia e partecipazione comunitaria.

Inoltre, saranno installate le panchine di lettura, con la cartellonistica sulla quale sarà illustrato il progetto ed indicato il QR code per accedere all’app. Prevista, poi, la progettazione e la creazione di casette del bookcrossing presso i punti di fermata autobus, i centri pediatrici e le frazioni turistiche (in primis Casertavecchia).

Infine, verrà organizzato un concorso letterario che vedrà coinvolti gli studenti delle scuole secondarie di primo grado e secondarie di secondo grado. I vincitori riceveranno un buono libro di 5000 euro, da riscuotere presso le librerie della città di Caserta che aderiscono alla rete “Città che legge 2024-2025”.

Puliamo il presente, costruiamo il futuro: Montefredane in azione

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Una giornata dedicata alla tutela dell’ambiente e al senso di appartenenza alla comunità. Mercoledì 6 agosto, con partenza alle ore 9:00 da Piazza Municipio, si svolgerà a Montefredane la Giornata Ecologica, promossa dal Comune di Montefredane con il supporto della Cooperativa San Rocco, ente attuatore del progetto S.A.I. MSNA.

L’iniziativa coinvolgerà attivamente i ragazzi accolti nel progetto SAI per minori stranieri non accompagnati e i bambini del campus estivo, impegnati in una mattinata di raccolta rifiuti e pulizia delle aree verdi nella zona “Fontanelle”.

Un gesto semplice ma potente, che unisce cittadinanza attiva, educazione ambientale e partecipazione collettiva. Come sottolineato dall’amministrazione comunale, azioni come questa dimostrano come l’inclusione possa passare anche attraverso il rispetto per il territorio e l’impegno diretto nella cura dei beni comuni.

“Questa giornata ha un doppio valore: promuove l’educazione ambientale e valorizza i percorsi di autonomia e responsabilizzazione dei giovani migranti che vivono a Montefredane» – dichiarano dalla Cooperativa San Rocco”. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.

Odori nauseabondi, Polizia locale sequestra rimessaggio a Napoli

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Aveva trasformato una cavità tufacea in una rimessa per imbarcazioni. Quando gli agenti della Polizia locale hanno effettuato un controllo, si stava occupando della manutenzione e verniciatura di un natante. L’uomo – già noto alle forze dell’ordine per precedenti di polizia – è stato deferito all’autorità giudiziaria e l’area è stata sequestrata. 
 
I controlli del personale dell’unità operativa di Polizia Giudiziaria e Ambientale sono scattati in seguito alle segnalazioni di alcuni cittadini, che lamentavano un forte olezzo chimico percepito soprattutto nelle ore serali nella zona di Capodimonte. L’attività investigativa degli agenti ha condotto alla scoperta del rimessaggio abusivo, situato in una cava posta sulla sommità della collina. 
 
Le verifiche effettuate hanno accertato che l’attività era priva di qualsiasi autorizzazione, anche per quanto riguarda la gestione dei rifiuti speciali connessi al ciclo di lavorazione e le immissioni in atmosfera. Inoltre, era stato realizzato abusivamente un allaccio alla rete elettrica pubblica.

Traffico indisciplinato a Napoli, i sensori dei nuovi bus Anm ‘incubo’ degli autisti: suonano di continuo

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Sono bus ipertecnologici e green, ma a Napoli il rodaggio si starebbe rivelando complicato. La ragione? L’indisciplina degli automobilisti e dei centauri, o perfino dei pedoni, e la sosta selvaggia. Insomma: tutto quanto concerne le violazioni al Codice della strada. Parliamo dei nuovi autobus elettrici dell’Anm, i cui primi 22 esemplari sono stati presentati a fine primavera. A detta di diversi autisti, le prime uscite starebbero comportando difficoltà. Il nodo sarebbe la presenza di sensori acustici nell’abitacolo, che si auto attivano di fronte ai trasgressori. Un dispositivo concepito per la sicurezza della viabilità. Ma a causa delle frequenti violazioni, i cicalini suonerebbero spessissimo. Così di frequente da diventare perfino molesti, per chi sta guidando il bus.

Ad esempuio, il suono parte quando auto e motorini arrivano a meno di un metro dall’autobus. Cioè non rispettando la distanza di sicurezza. Proviamo a immaginare la scena, visualizzando una classica situazione nel traffico napoletano: quante volte accade? Tante. E quando succede, scatta la suoneria interna. Stessa cosa dove c’è una striscia continua, e l’autobus è costretto a superarla, facendo lo slalom tra le auto in doppia fila. L’autista è obbligato a farlo, per evitare l’impatto. Ma il cicalino suona, perché dotato di sensori di corsia. E il meccanismo “legge” una situazione di pericolo. Un paradosso. E in particolare, capiterebbe nelle strade più abbandonate. Lì dove mancano controlli e regna il caos. Altra questione: criticità nascerebbero quando la segnaletica è incompleta. Per evitarlo, le indicazioni dovrebbero essere perfette. Questi bus hi-tech, infatti, applicano alla lettera il Codice della strada. E laddove si verificano più violazioni, aumenterebbero a dismisura le segnalazioni acustiche. A quanto si apprende, si starebbero però studiando soluzioni. Si cercherebbero rimedi tecnici per rendere meno arduo l’utilizzo. In poche parole, per adattarlo al lavoro quotidiano degli addetti sulle strade cittadine.

I bus, dotati di batterie al litio, sono di diverse dimensioni. Variano da 6,85 metri per 31 passeggeri a 12,20 metri per 86 passeggeri, per adattarsi ai differenti percorsi di ciascuna linea. “Sono equipaggiati con – spiega una nota del Comune di Napoli – impianto di climatizzazione; dispositivi omologati per la visione indiretta basati su telecamere e monitor in sostituzione degli specchi retrovisori esterni tradizionali; dispositivo omologato per la visione 360°, con la ricostruzione della visione del veicolo dall’alto; dispositivo di assistenza alla manovra in retromarcia per il rilevamento ostacoli a mezzo di sensori; sistema di telecamera per il rilevamento in retromarcia da parte del conducente dell’area di prossimità posteriore al veicolo; sistema di monitoraggio della pressione degli pneumatici; sistema avanzato capace di rilevare la presenza di pedoni e ciclisti situati in prossimità della parte anteriore del veicolo e sul lato destro (MOIS); sistema di monitoraggio degli angoli morti in grado di emettere un segnale di allerta acustico e visivo (BSIS); sistema di avviso di disattenzione e stanchezza del conducente; interfaccia di installazione di dispositivi di tipo alcolock”. Congegni moderni, pensati per migliorare il trasporto pubblico su gomma. Ma una vera rivoluzione arriverebbe solo dal diffondersi dell’educazione stradale.

(Foto frame Comune di Napoli/youtube)

Lotto: in Campania vincite per oltre 70mila euro

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Campania protagonista con il Lotto. Nel concorso di venerdì 1° agosto, come riporta Agipronews, centrate tre vincite per un totale che supera 70mila euro: a Casoria, in provincia di Napoli, tre ambi e un terno sono valsi 46.250 euro in via Circumvallazione Esterna, seguiti da un ambo da 25mila euro realizzato ad Arzano, sempre in provincia di Napoli, in via Casandrino mentre a San Marzano sul Sarno, in provincia di Salerno, centrati tre ambi e un terno dal valore di 9.750 euro in via Roma. L’ultimo concorso del Lotto ha distribuito premi per 4,3 milioni di euro in tutta Italia, per un totale di 786,7 milioni di euro da inizio anno.

Toponomastica, De Stasio (Prima Benevento): “Quando le strade e le piazze venivano intitolate a persone illustri…”

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“Quando deve essere attribuito il nome ad una strada, una piazza, uno spazio o un palazzo pubblico, dovrebbe essere buona abitudine consultare una commissione appositamente creata. Di solito le intitolazioni vanno effettuate per ricordare innanzitutto cittadini illustri, e poi per ricordare eventi importanti o persone che, a prescindere dal luogo di nascita, abbiano contribuito, con la propria opera o il proprio pensiero, alla crescita ed allo sviluppo dello Stato o del popolo.

Ultimamente nella nostra città, dove al momento non esiste alcuna commissione che si interessi di toponomastica, le strade, le piazze, i parchi ed i palazzi pubblici vengono intitolati a persone non cittadini beneventani, e, in verità, neppure molto…illustri, nel senso più autentico della parola. Comunque a persone che non hanno contribuito in modo oggettivo alla crescita dell’Italia o della nostra città. Senza dubbio si tratta di persone per bene, ma probabilmente questo non basta, almeno secondo il mio parere, ad avere l’intitolazione di una strada. A meno che non si ritenga che indistintamente tutti i Presidenti della Repubblica, tutti i Presidenti del Consiglio (e non sono pochi, solo a considerare l’era repubblicana), tutti i Segretari di Partito (e anche questi sono numerosissimi), e tutte le persone “amiche” meritino una strada, una piazza, un parco, a loro dedicato…

Negli ultimi tempi a Benevento abbiamo avuto un parco intitolato a “De Mita”, un piazzale a “Craxi” (ricordiamo solo che è morto in Tunisia ove si era recato in seguito a due condanne definitive per corruzione e finanziamento illecito al PSI), una nuova sede comunale a “De Gasperi”, la colonia elioterapica intitolata a “Cossiga”, l’auditorium ubicato a Spina Verde intitolato ad “Alfonso Tanga”. Non mi pare che le persone innanzi citate abbiano avuto molto a che fare con la nostra città, con l’eccezione del senatore Tanga, eletto nel collegio di cui faceva parte Benevento. Molto sinceramente non condivido questo modo di procedere, sia nel metodo (decide esclusivamente la Giunta su proposta dal Sindaco), che nel merito (le scelte dei nomi non appaiono accompagnate da alcuna giustificazione o motivazione che vada oltre la banalità).

Certamente chi amministra e governa ha tutto il diritto ed il potere di fare come vuole, ma in una questione legata intimamente alla città come la toponomastica, forse sarebbe auspicabile il coinvolgimento di persone che abbiano una particolare competenza e conoscenza della storia della nostra città e del nostro popolo, in modo da dedicare strade e piazze a coloro che hanno avuto un ruolo importante e meritano di essere ricordate anche dai nostri figli. Peraltro, laddove si dovesse continuare con il metodo di scelta adottato finora, non vedo perché non dedicare una strada o una piazza anche ad appartenenti ad altri partiti politici diversi dalla “D.C.” che hanno comunque offerto il loro contributo alla crescita del popolo italiano (Almirante, Berlinguer, Spadolini, ecc.).

Così come dovremo ricordare i tanti ragazzi morti ammazzati durante gli “anni di piombo” che hanno dato la vita per le loro idee, e i tanti cittadini beneventani che si sono distinti per essersi impegnati nei settori della cultura, dell’arte, della storia. E’ troppo chiedere questo? La città è innanzitutto di chi la abita e la vive, e nessuno ha il diritto di caratterizzarla, almeno per quel che riguarda la individuazione delle strade e delle piazze, in base al proprio credo partitico o ai propri ricordi personali. La democrazia ed il rispetto della popolazione passano anche da questa…strada”, così nella nota Rosetta De Stasio, consigliere comunale di Prima Benevento.

Maxi sequestro dei carabinieri nel Casertano: 7 indagati, sequestrate tre rivendite di tabacchi

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Figura anche un condannato (pure in appello) per concorso esterno in associazione mafiosa, tra i sette indagati a cui i carabinieri del Comando Provinciale di Caserta hanno notificato un decreto di sequestro preventivo di tre rivendite di tabacchi per un valore complessivo di circa 1 milione di euro.
L’indagato, in particolare, secondo quanto emerso dalle indagini dei militari dell’Arma coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia, è ritenuto vicino al “clan Amato”, operante sul territorio di Santa Maria Capua Vetere e federato con il “clan dei Casalesi”.
Il decreto è stato notificato a Santa Maria Capua Vetere e a Bellona e il reato contestato, a vario titolo, è “trasferimento fraudolento di valori”.
L’indagine dei carabinieri di Santa Maria Capua Vetere e del Nucleo Investigativo di Caserta, che riguarda il periodo tra gennaio 2021 e dicembre 2022, ha ricostruito le attività del pluricondannato il quale, per impedire che i suoi esercizi commerciali, oggi sequestrati, potessero essere aggrediti da misure di prevenzione patrimoniali, li avrebbe fittiziamente intestati ad altre persone, continuando a percepirne i lauti guadagni, parte dei quali, sarebbero finiti nelle casse dei clan.
Dalle indagini è anche emerso, come già peraltro riscontrato nelle sentenze già emesse, che i condannato abbia procurato al clan alcune slot machine da collocare in regime di monopolio all’interno di diversi esercizi commerciali sammaritani, dalle quali trarre ingenti ricavi, destinati a finanziare i clan.

Sostegno concreto dall’Ordine degli Avvocati: ventilatori per la Casa circondariale di Bellizzi

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Un gesto concreto per portare sollievo in luoghi dove il caldo estremo e il sovraffollamento rendono le condizioni di vita al limite della sopportazione: l’Ordine degli Avvocati di Avellino dona dei ventilatori alla Casa circondariale di Bellizzi Irpino. Uno strumento per alleviare la pesante situazione che vivono i detenuti rinchiusi nelle loro celle, in questi mesi di caldo estremo. I recenti dati sulla crescita del fenomeno dell’autolesionismo in carcere, inducono a riflessioni serie e approfondite.

Il presidente dell’Ordine degli Avvocati di Avellino, Fabio Benigni, sottolinea come l’iniziativa sia finalizzata a dare una risposta concreta ad una delle criticità più silenziose delle strutture penitenziarie, l’assenza dei sistemi di ventilazione nelle celle sovraffollate.

«Bisogna essere sempre solidali verso chi vive situazioni di fragilità – afferma il presidente Benigni –. Anche tra le mura di un carcere, bisogna tutelare il diritto alla salute e alla dignità. Ci auguriamo che iniziative come queste possano essere replicate e che si possa lavorare insieme alle istituzioni per migliorare la situazione».

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