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Occupazione abusiva, 36enne assolto: “Non ha commesso il fatto”

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Luigi Francesca, 36 anni, è stato assolto ieri con formula piena dall’accusa di danneggiamento aggravato. Secondo la ricostruzione dell’accusa, l’uomo avrebbe divelto alcuni infissi per agevolare l’occupazione abusiva di un’abitazione. L’episodio, che aveva portato all’apertura di un procedimento penale, è stato esaminato ieri nel corso dell’udienza celebrata presso il Tribunale di Napoli.

Dopo la discussione in aula, il giudice monocratico, dott.ssa Lignelli, ha accolto le argomentazioni della difesa, fondate sull’assenza totale di prove a carico dell’imputato. Il giudice ha quindi pronunciato la sentenza di assoluzione, stabilendo che Francesca “non ha commesso il fatto”. Il procedimento si chiude così con il proscioglimento pieno dell’imputato. La difesa di Luigi Francesca è stata curata dall’avvocato Antonio Leone.

Ciampi: “Al Moscati si tutelino i pazienti, non le poltrone”

Vincenzo Ciampi
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Pazienti in attesa per oltre 200 ore al Pronto Soccorso di Avellino, prima di una visita o di trovare un posto letto, mentre i dirigenti del reparto di Emergenza si dimettono da incarichi apicali in aperto dissenso con i vertici aziendali”. È il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Vincenzo Ciampi, a denunciare quanto sta accadendo nelle ultime ore e a lanciare un appello alla vigilia delle nomine in sanità: “Serve un richiamo forte alla serietà e alla responsabilità“.

“Al di là delle evidenti criticità strutturali dell’ospedale Moscati – prosegue Ciampi – oggi servono uomini e donne di competenza e caratura, capaci di rispondere concretamente ai bisogni dei pazienti. Il Governatore ha dichiarato che non ci sarà spazio per i raccomandati nelle prossime nomine: gli crediamo, e vigileremo’. La sanità è un bene comune. All’Ospedale Moscati servono manager di qualità, non equilibristi della politica”.

Scoppia il caldo e anche la solita emergenza al Pronto Soccorso

Morti sul lavoro in aumento, la Campania sul podio per il maggior numero di vittime totali: i dati

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In aumento le morti sul lavoro. Più della metà del Paese è in zona rossa e arancione. Sul podio dell’insicurezza nazionale: Basilicata, Umbria, Trentino-Alto Adige, Valle d’Aosta, Abruzzo, Sicilia e Campania. A fine aprile sono 211 gli infortuni mortali in occasione di lavoro e 80 quelli in itinere. In Lombardia, in Veneto, in Campania e in Sicilia il maggior numero di vittime totali. Costruzioni, Trasporti e Magazzinaggio e Attività Manifatturiere i settori più colpiti. In lieve calo il numero complessivo delle denunce di infortunio (mortali e non): -0,9% rispetto ad aprile 2024.

IL COMMENTO AI DATI AGGIORNATI AL MESE DI APRILE 2025
“Un primo quadrimestre da dimenticare. Perché dopo il giro di boa dei primi quattro mesi del 2025, le proiezioni per la fine dell’anno sembrano a dir poco pessimistiche quando si parla di vittime sul lavoro. Rispetto al primo quadrimestre del 2024 le vittime sono aumentate dell’8,6%. Si contano già 291 decessi, 23 in più dello scorso anno. Sette regioni sono in zona rossa e altre sei in zona arancione, le due fasce critiche in cui raccogliamo le regioni con tassi d’incidenza infortunistica superiori alla media nazionale.” – in questo modoMauro Rossato, Presidente dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega di Mestre, commenta i dati più significativi dell’ultima indagine elaborata dal proprio team di esperti e conclude: “A maggio è stato finalmente approvato il nuovo Accordo sulla formazione sulla sicurezza che obbliga tutti i datori di lavoro a ricevere un’adeguata informazione sulla normativa per la prevenzione degli infortuni: ci auguriamo che, grazie ad un’aumentata consapevolezza dei datori di lavori, migliori anche la sensibilità sulla sicurezza nelle aziende”.

IL RISCHIO DI MORTE REGIONE PER REGIONE – DATI AL MESE DI APRILE 2025
A finire in zona rossa ad aprile 2025 con un’incidenza superiore a +25% rispetto alla media nazionale (Im=Indice incidenza medio, pari a 8,8 morti sul lavoro ogni milione di lavoratori) sono: Basilicata, Umbria, Trentino-Alto Adige, Valle d’Aosta, Abruzzo, Sicilia e CampaniaIn zona arancione: Puglia, Toscana, Veneto, Molise, Piemonte e Calabria. In zona gialla: Liguria e Lombardia. In zona bianca: Marche, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Emilia-Romagna e Sardegna (Sul sito www.vegaengineering.com/osservatorio sono disponibili i grafici e i dati).

MORTI SUL LAVORO E INFORTUNI IN ITALIA: I NUMERI ASSOLUTI AD APRILE 2025
Sono 291 le vittime sul lavoro in Italia, delle quali 211 in occasione di lavoro (5 in più rispetto ad aprile 2024) e 80 in itinere (18 in più rispetto ad aprile 2024). Ancora alla Lombardia va la maglia nera per il maggior numero di vittime in occasione di lavoro (34). Seguono: Veneto (21), Campania (19), Piemonte e Sicilia (17), Toscana (16), Puglia (14), Lazio (13), Emilia-Romagna (10), Trentino-Alto Adige (9), Abruzzo (8), Umbria (7), Basilicata (6), Liguria e Calabria (5), Marche (4), Friuli-Venezia Giulia (3), Sardegna, Molise e Valle D’Aosta (1). (Nel report allegato il numero delle morti in occasione di lavoro provincia per provincia).

IL FENOMENO INFORTUNISTICO PER ETÀ
Anche nel primo quadrimestre dell’anno l’Osservatorio mestrino elabora l’identikit dei lavoratori più a rischio per fascia d’età e lo fa sempre attraverso le incidenze di mortalità (per milione di occupati). Un dato, quest’ultimo, che continua a essere preoccupante soprattutto tra i lavoratori che hanno maggiore esperienza; l’incidenza più elevata si registra proprio nella fascia d’età degli ultrasessantacinquenni (19,2) e in quella compresa tra i 55 e i 64 anni (14,8), seguita dalla fascia di lavoratori tra i 15 e i 24 anni (9,6). La fascia d’età numericamente più colpita dagli infortuni mortali sul lavoro è quella tra i 55 e i 64 anni (79 su un totale di 211).

DONNE E INFORTUNI MORTALI
Le donne che hanno perso la vita in occasione di lavoro sono 12, mentre 16 hanno perso la vita in itinere, cioè nel percorso casa-lavoro. In totale sono 28 le donne decedute nel primo quadrimestre (circa 47,5% in più dello scorso anno).

LAVORATORI STRANIERI: RISCHIO MORTALE QUASI DOPPIO
Gli stranieri deceduti in occasione di lavoro sono 39 su 211, con un rischio di morte sul lavoro che risulta essere due volte superiore rispetto agli italiani. Infatti, gli stranieri registrano 15,5 morti ogni milione di occupati, contro l’8,0 degli italiani che perdono la vita durante il lavoro.
Dei 39 stranieri deceduti in occasione di lavoro, 19 sono quelli deceduti a causa di un infortunio in itinere. In totale sono 58 vittime straniere su 291 (quasi il 20%).
Le denunce dei lavoratori stranieri sono 38.143 su 192.253 (circa 1 su 5), mentre sono 32.514 le denunce dei lavoratori stranieri registrate in occasione di lavoro su un totale di 164.050.

SETTORE E GIORNO PIÙ PERICOLOSI
Alla fine di aprile 2025 il settore più colpito è quello delle Costruzioni, con 31 decessi in occasione di lavoro, seguito da Trasporti e Magazzinaggio (30) e Attività Manifatturiere (29).
Il venerdì è il giorno più luttuoso della settimana, ovvero quello in cui si sono verificati più infortuni mortali nel primo quadrimestre dell’anno (21,3%). Seguito da lunedì e martedì (20,4%).

DENUNCE DI INFORTUNIO: ANCORA IN LIEVE CALO
Le denunce di infortunio totali diminuiscono ancora, seppur di poco rispetto ad aprile 2024 (-0,9%). Erano, infatti, 193.979 a fine aprile 2024 e nel 2025 sono passate a 192.253.
Anche alla fine del primo quadrimestre del 2025 il più elevato numero di denunce totali arriva dalle Attività Manifatturiere (20.975). Seguono: Sanità (11.019), Costruzioni (10.797), Trasporto e Magazzinaggio (9.774) e Commercio (9.675).
Le denunce di infortunio delle lavoratrici ad aprile 2025 sono state 71.598 (57.431 delle quali in occasione di lavoro). Mentre sono 120.655 le denunce totali degli uomini (106.619 in occasione di lavoro).

COS’È L’INCIDENZA DEGLI INFORTUNI
L’incidenza degli infortuni mortali indica il numero di lavoratori deceduti durante l’attività lavorativa in una data area (regione o provincia) ogni milione di occupati presenti nella stessa. Questo indice consente di confrontare il fenomeno infortunistico tra le diverse regioni, pur caratterizzate da una popolazione lavorativa differente.

LA ZONIZZAZIONE DELL’OSSERVATORIO SICUREZZA E AMBIENTE VEGA
La zonizzazione utilizzata dall’Osservatorio Sicurezza e Ambiente Vega Engineering dipinge il rischio infortunistico nelle regioni italiane secondo la seguente scala di colori:

  • Bianco: regioni con un’incidenza infortunistica inferiore al 75% dell’incidenza media nazionale

  • Giallo: regioni con un’incidenza infortunistica compresa tra il 75% dell’incidenza media nazionale e il valore medio nazionale

  • Arancione: regioni con un’incidenza infortunistica compresa tra il valore medio nazionale e il 125% dell’incidenza media nazionale

  • Rosso: regioni con un’incidenza infortunistica superiore al 125% dell’incidenza media nazionale

Avellino, cambio al vertice dei Carabinieri: Albanese lascia, arriva Zito

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Il Comando Provinciale dei Carabinieri di Avellino si prepara a un cambio di leadership. Il Colonnello Domenico Albanese, in carica dal 2023, si appresta a lasciare l’incarico per assumere un nuovo ruolo a Roma. Al suo posto arriverà il Colonnello Angelo Zito, ufficiale con una consolidata esperienza nell’Arma.

Durante il suo mandato, il Colonnello Albanese ha affrontato con determinazione le principali criticità del territorio, dal contrasto alla criminalità organizzata e alla microcriminalità, all’attenzione verso le problematiche giovanili e alla promozione della legalità diffusa. Particolare rilievo ha avuto il suo impegno nel rafforzare il legame tra l’Istituzione e i cittadini, in una prospettiva di prossimità e fiducia reciproca.

Il Colonnello Angelo Zito, che assumerà il comando nei primi giorni di luglio, porta con sé un curriculum di tutto rispetto. Già comandante della Compagnia dei Carabinieri di Patti, Zito ha maturato una vasta esperienza in diversi incarichi operativi e strategici all’interno dell’Arma. La sua nomina rappresenta una continuità nell’impegno dell’Arma dei Carabinieri nel garantire la sicurezza e la legalità sul territorio irpino.

Biblioteca Comunale di Amorosi, terzo incontro del ciclo “Letture in movimento”

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Oggi pomeriggio, sabato 7 giugno, alle ore 18.00, la Biblioteca Comunale “Carmen Romano” di Amorosi, presso Palazzo Maturi in Piazza Umberto I, presenterà il terzo incontro del ciclo “Letture in movimento” dal titolo “Letteratura: spazio personale e collettivo”. Ospite il prof. Felice Casucci, assessore alla Semplificazione Amministrativa e al Turismo della Regione Campania.
L’evento, patrocinato dalla Provincia di Benevento, mirerà a configurare la letteratura come uno spazio tanto generale quanto proprio, dove le esperienze individuali e le riflessioni collettive si intrecciano e si arricchiscono a vicenda. L’appuntamento, con il suo focus sulla parola poetica del prof. Casucci, fornirà strumenti e approfondimenti per una comprensione più completa e raffinata della parola scritta, tra vita quotidiana e ricerca dell’essenza.I saluti istituzionali saranno dell’ Ing. Carmine Cacchillo – Sindaco di Amorosi e del Dr. Nino Lombardi – Presidente della Provincia di Benevento. Introdurrà l’evento il Dr. Vincenzo Carrino – Direttore della Biblioteca. Dialogherà con l’ospite la Prof. Margherita Di Meo – Membro del Consiglio di Biblioteca Letture di Andrea Petrazzuoli e interpunzioni musicali a cura di M ° Carmela Saccone – Flauto traverso e M° Pellegrino Armellino – Fagotto. Seguirà convivium. Con il contributo di Sun Green – Tecnologie rinnovabili.

Esplosi nella notte a Casavatore colpi d’arma da fuoco

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I Carabinieri della sezione operativa della compagnia di Casoria – allertati dal 112 – sono intervenuti la scorsa notte, in un’area parcheggio di via G.B. Vico, a Casavatore, per la segnalazione di colpi d’arma da fuoco. Rinvenuti e sequestrati 7 bossoli calibro 380 che erano sul manto stradale. Indagini in corso da parte dei carabinieri per ricostruire l’intera vicenda.

Estorsione con minacce armate: eseguite misure cautelari

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I Carabinieri della Compagnia di Sant’Angelo dei Lombardi hanno dato esecuzione a un’ordinanza di misura cautelare personale, emessa nei confronti di due soggetti, di cui uno Sorvegliato Speciale, ritenuti gravemente indiziati – allo stato delle indagini –, dei reati di estorsione aggravata commessa in concorso con ulteriori due complici al momento indagati in stato di libertà e sottoposti a perquisizioni.

Il provvedimento restrittivo è stato disposto dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Avellino, su richiesta della Procura della Repubblica di Avellino che ha coordinato le indagini condotte dai Carabinieri della Stazione di Lioni.

L’attività trae origine da una denuncia di estorsione, ammontante a 13.000 euro, presentata da un giovane ai Carabinieri di Lioni. L’indagine ha permesso l’identificazione delle persone coinvolte a diverso titolo ma in concorso tra loro, nella commissione del reato, e a individuarne il soggetto principale responsabile di aver minacciato la vittima anche con una pistola. Gli elementi raccolti, tra cui la movimentazione del denaro su conti correnti intestati a terzi, l’analisi dei sistemi di videosorveglianza e gli elementi acquisiti dalle persone informate sui fatti, hanno evidenziato la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza a carico dei destinatari delle misure cautelari.

Il Comune di Cusano Mutri approva una mozione per Gaza

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Si è svolto ieri sera, venerdì 6 giugno, il Consiglio Comunale del Comune di Cusano Mutri, durante il quale è stata approvata all’unanimità una mozione per Gaza con cui l’Amministrazione ha scelto di prendere una posizione chiara e netta sulla tragedia in corso a Gaza. Attraverso questo atto formale, il Comune ha chiesto: l’immediato cessate il fuoco, la riapertura dei corridoi umanitari, il riconoscimento dello Stato di Palestina.

La mozione, firmata personalmente dal Sindaco Pietro Crocco, sarà trasmessa al Prefetto e al Ministero dell’Interno, con l’intento di far sentire anche la voce delle comunità locali in un momento in cui il silenzio non è più accettabile. “Ci sono momenti in cui il silenzio non è più un’opzione. Questo è uno di quei momenti – ha dichiarato il Sindaco Crocco“È un gesto necessario, che sento profondamente mio, come sindaco, come padre, come medico e come uomo”.  Un forte sostegno all’iniziativa è arrivato anche dal mondo della scuola. La dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo “J.F. Kennedy”, Anna Filomena De Simone, ha sottolineato: “È lodevole e necessaria l’azione intrapresa dall’Amministrazione comunale. La nostra scuola, riconosciuta dal 2023 come Scuola di Pace del Terzo Millennio, ha posto al centro della propria progettazione educativa i temi della legalità, della cittadinanza attiva e dei diritti umani e costituzionali. In un tempo in cui è urgente educare al rispetto e alla consapevolezza, ribadiamo il nostro impegno quotidiano per una cultura dei diritti, del dialogo e della non violenza”. Anche l’Assessora alla Cultura Maria Carmine Maturo ha ricordato come questa iniziativa sia perfettamente coerente con la missione educativa e civile della scuola: “L’iniziativa del Comune è pienamente condivisa dalla scuola, che si sente presidio culturale e civile per la tutela dei diritti fondamentali di ogni persona, vicina e lontana”.

Il Comune di Cusano Mutri ringrazia tutte le famiglie, le associazioni e gli studenti che hanno preso parte al Consiglio Comunale e che con la loro presenza hanno contribuito a lanciare un messaggio forte, coraggioso e condiviso. Un messaggio che da Cusano Mutri, insieme a tanti altri Comuni italiani, vuole raggiungere ogni angolo del Paese.

Bambina ferita da un colpo di carabina ad aria compressa: indagano i carabinieri

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Attimi di paura a Striano (Na), ieri pomeriggio, in via Sarno II^ traversa, dove una bambina di 11 anni è rimasta ferita all’addome da un colpo partito, secondo le prime ricostruzioni, da una carabina ad aria compressa. La piccola, che stava percorrendo a piedi il breve tratto tra la sua abitazione e quella della zia, ha avvertito all’improvviso un forte dolore all’altezza dell’addome.

Immediato l’intervento dei familiari, che l’hanno condotta presso l’ospedale Martiri del Villa Malta di Sarno (Sa). Qui i medici, dopo gli accertamenti del caso, hanno estratto un piccolo proiettile metallico, poi sequestrato dai Carabinieri di Striano intervenuti sul posto.

Dai primi rilievi, il corpo estraneo recuperato sembrerebbe essere un pallino utilizzato nelle carabine ad aria compressa, armi spesso impiegate per uso sportivo ma comunque potenzialmente pericolose. Le forze dell’ordine stanno indagando sull’accaduto.

Fortunatamente le condizioni della bambina non destano preoccupazione: è stata dimessa con una prognosi di dieci giorni.

 

 

“La lunga notte delle chiese”: il concerto nel convento di San Francesco

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Nello splendido complesso di “San Francesco” in piazza Dogana si è tenuto ieri sera il concerto dei talenti sanniti Alessia Rosa D’Abruzzo, Sofia Striani e Davide Piscitelli, sotto l’autorevole regia dei direttori artistici Maria Rosaria Minicozzi e Antonio Benvenuto.

Alessia Rosa, 23 anni, è un soprano di Sant’Agata de’ Goti, ha già numerosi concerti alle spalle e altrettanti concorsi lirici vinti. Si diploma nel 2021 presso uno dei nostri licei musicali, per poi conseguire la laurea triennale in canto lirico nell’ottobre scorso con il massimo dei voti e lode; attualmente frequenta il primo anno del biennio al Conservatorio “San Pietro a Majella” di Napoli. Sofia, 21 anni, originaria di Montesarchio, è tornata da Londra dove ha frequentato un’Accademia di musical londinese, ma è intenzionata a frequentare il Conservatorio della nostra Città. La sua poliedricità  vocale le consente di spaziare tra i repertori pop, jazz, musical, sacro, popolare e anche napoletano, che rivisita con personali interpretazioni. Davide Piscitelli, 15 anni, originario anch’egli di Montesarchio, studia canto da pochissimi mesi. Si è appassionato alla lirica fin da subito ma in una “maniera” diversa: scopre e conosce Alessia che ne diventa la sua musa ispiratrice e mai avrebbe immaginato che un giorno potesse cantare con lei. I nostri tre giovani sono stati scelti per la loro eccezionale abilità vocale e la loro encomiabile passione per la musica. Don Marco Capaldo, presente all’evento, nella sua breve introduzione, ha dato il benvenuto ai presenti, ringraziando l’arch. Francesco Morante, presidente dell’Archeoclub di Benevento, per il suo impegno a favore dell’importante e impegnativa rivitalizzazione del Centro Storico.

“La lunga notte delle chiese” è una manifestazione nazionale che è giunta quest’anno alla decima edizione e, per la prima volta, si tiene anche a Benevento, grazie all’Unità pastorale “San Filippo Neri”. Per un giorno, nella splendida cornice delle nostre chiese, sono state organizzate diverse iniziative e programmi culturali: musica, visite guidate, mostre, teatro, letture, momenti di riflessione e tanto altro. Il tema per quest’anno è “Abbracciami” e vuole indicare un valore di fratellanza soprattutto in occasione dell’Anno Santo; tema che riprende la parabola del Figliuol Prodigo, narrata da Luca nel suo Vangelo.    

Questi i brani offerti al numeroso pubblico presente:

Fratello sole sorella luna; La vita è bella; Meraviglioso; Ave Maria di Gounot; Su ali d’aquila; Ave Verum Corpus; Ave Maria di Vavilov; Panis Angelicus; Ave Maria di Massenet; The prayer; Laudato sii.  Per il bis, a richiesta del pubblico, l’interpretazione dell’intero trio  è caduta su “My Way”.

Alla fine un ringraziamento sincero è andato a frate Luciano Pugliese, Guardiano del Convento e della Chiesa di “San Francesco”; convento che peraltro rischia la chiusura.

La serata ha consentito al folto pubblico di gustare un evento musicale e spirituale di ottimo livello con brani classici e contemporanei, magistralmente interpretati dai tre giovani talenti sanniti. Il mio impegno per la musica è molto datato e continuerà anche per il futuro, ogni volta che saremo chiamati a far conoscere ciò che riusciamo a fare con le poche risorse a disposizione, ma con grande spirito di solidarietà”, questa la dichiarazione rilasciata alla fine del concerto dal direttore artistico Antonio Benvenuto.

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