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Chiambretti torna a Benevento: “Ora sembra Lugano, è pulita ma i negozi sono chiusi”

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A distanza di tre anni, Piero Chiambretti torna a Benevento in occasione della penultima serata della nona edizione del BCT – Festival Nazionale del Cinema e della Televisione. Il celebre conduttore televisivo, già ospite del Festival nel 2022, ha dichiarato di aver trovato una città cambiata: “Dopo alcuni anni dalla mia ultima volta qui ho ritrovato una città diversa, pulita. Sembra di essere in Svizzera, in particolare a Lugano” ha detto Chiambretti con il suo consueto stile ironico e tagliente. “Peccato però che i negozi spesso sono chiusi” ha aggiunto. 

Chiambretti è stato protagonista di un lungo incontro condotto da Francesca Pascale, sul palco di piazza Roma. Un dialogo intenso, ricco di racconti, aneddoti e riflessioni, che ha attraversato le tappe fondamentali della sua vita e carriera, dalle sfide dell’infanzia fino ai momenti chiave del suo percorso nel mondo dello spettacolo.

Molti i temi affrontati: il politically correct, i diritti civili, la libertà di informazione, i problemi con la tv di Stato e il futuro – tutt’altro che semplice – della televisione italiana. “Nella mia carriera ho fatto satira, intrattenimento… ma oggi credo che la vera provocazione sia la normalità. Fare cose normali è diventato un gesto rivoluzionario. Come ad esempio vestirsi in modo semplice, come sto facendo io ora. Eppure, per tanta gente che invece si veste in modo stravagante, questo modo di presentarsi appare quasi folle”.

Palinsesti Rai, Manfredi di lotta e di governo: in prima fila dai contestatori ma pure dai contestati

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Di lotta e di governo. Un po’ di qua e un po’ di là. Il sindaco Manfredi ieri è andato alla presentazione dei palinsesti Rai 2025/26, al centro di produzione di via Marconi. Allo stesso modo è passato alla contemporanea protesta dei giornalisti, inscenata all’esterno. Un sit-in contro i tagli della Tv di Stato (26 milioni di euro) ai programmi di approfondimento. È riuscito ad essere dai contestatori, ma anche dai contestati. Partecipando con egual passione ad entrambi gli eventi. Quasi ubiquo, ai limiti del soprannaturale. Dentro, a congratularsi con l’ad Giampaolo Rossi: “Siamo anche molto felici dei nuovi investimenti sul Centro di Produzione”. Fuori, con Sigfrido Ranucci, a solidarizzare per i tagli a Report (4 puntate in meno), e ad altre trasmissioni di inchiesta. Un cortocircuito logico? Macché.

Così piuttosto, tutti sono contenti. O almeno bisogna pensarlo. Con Manfredi il conflitto non esiste, ma si stempera in un sorriso sornione. Lui fende il campo di battaglia come Mosè il Mar Rosso. Ogni vertenza aspra si squaglia in tripudio di politicamente corretto. Concetti inattaccabili, tanto universale è il loro valore.

E sul palco del centro Rai, il sindaco esalta il “grande onore” di replicare qui la kermesse dei palinsesti. Non fa una grinza. Alla manifestazione in strada, invece ribadisce di volere “una Rai plurale”: e chi non la vorrebbe? Ai capataz dell’azienda, canta il “rapporto sentimentale” di Napoli con la Rai. E la mozione degli affetti ci sta sempre bene. Agli indignati in piazza, tra i quali cronisti precari, ricorda però “la dignità del lavoro“. Inappuntabile. Il sindaco riscuote applausi dai ribelli duri e puri come dalla platea in abito da sera. Di fatto sfida Aristotele e il suo principio di non contraddizione. E nessuno osa sollevare perplessità: così è se vi pare.

(Foto frame Sigfrido Ranucci/Instagram e Comune di Napoli/Youtube)

Aveta:”Diamo impulso ai Parchi del Monte Maggiore e dei Colli Tifatini”

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“Dobbiamo lavorare per l’istituzione del Parco urbano dei Colli Tifatini e del Parco regionale del Monte Maggiore”. Raffaele Aveta, presidente dell’associazione provinciale “Terra di idee” e consigliere comunale del Movimento 5 Stelle a Santa Maria Capua Vetere, è intervenuto sui  recenti incendi che hanno interessato le colline intorno a Caserta per rilanciare temi a lui particolarmente cari. “La tutela delle aree protette inserite in prossimità o all’interno dei sistemi urbani – spiega Aveta – rappresenta oggi una scelta strategica per lo sviluppo e la sostenibilità delle città. In questa prospettiva, è necessario dare impulso all’iter per il riconoscimento del Parco urbano dei Colli Tifatini come area di interesse regionale, al fine di difendere il patrimonio ambientale dell’intera area, valorizzare le attività agricole e l’identità storico-culturale, tutelare le zone a rischio di degrado”. Quanto alla nascita del Parco regionale del Monte Maggiore, aggiunge Aveta, “si tratta di un’area paesaggistica di notevole interesse, comprendente circa quindici Comuni. L’istituzione dell’Ente costituirebbe un volano di sviluppo per l’intero comprensorio, oltre che un presidio di legalità, difesa dell’ambiente e tutela del territorio. Inutile sottolineare che il Parco regionale avrebbe anche enorme importanza economica e sociale per il turismo sostenibile, la valorizzazione dei prodotti tipici e la creazione di nuove opportunità di lavoro”. Sul tema degli incendi, infine, Aveta conclude “invitando i Comuni a dare attuazione al catasto delle aree percorse dal fuoco, al fine di dare maggiore tutela alle zone colpite da incendi, scoraggiando l’azione dei piromani mossi da mere intenzioni speculative”.

Valle Telesina investita da diversi focolai di fuoco nei boschi

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Giornata intensa  di lavoro a causa di incendi boschivi in vari punti della Valle Telesina. Le fiamme alimentate anche dal forte vento che spira  da ormai 24 ore hanno interessato aree a verde  nei comuni di Frasso Telesino, Melizzano, Solopaca, Puglianello. E’ stato necessario l’intervento di mezzi speciali da parte dei caschi rossi per lo spegnimento di incendi boschivi a causa della preoccupazione forte di vedere minacciati anche aree abitate o comunque assistere all’estensione incontrollata del fronte di fuoco.  In complesso ai Vigili del Fuoco sono giunte 30  segnalazioni nel giro di pochissime ore in questo pomeriggio per incendi nei boschi.  

Rogo in pineta, paura tra bagnanti nel Casertano

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Intervento dei Vigili del fuoco che stanno operando da diverse ore nella pineta della località balneare casertana di Baia Domizia, a ridosso delle spiagge per lo scoppio di un rogo. Le fiamme hanno interessato una zona boschiva dove sono presenti anche case per la villeggiatura, ma nessuno è rimasto ferito. Ma intanto per i Vigili del fuoco è stata una giornata di lavoro intenso, visto che sempre sul litorale domizio sono divampati altri roghi, più piccoli, che hanno interessato sterpaglie, rifiuti, cioè luoghi spesso situati davanti a case o stabilimenti balneari che sarebbero dovuti già essere ripuliti, vista la stagione estiva ormai iniziata con un’affluenza di turisti raddoppiata rispetto alle scorse settimane; pulizia che non è stata fatta.

Minaccia di darsi fuoco, bloccato ed espulso

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Un 28enne  di nazionalità egiziana  si è cosparso di liquido infiammabile ed ha minacciato di darsi fuoco. Evidentemente era  in chiaro stato di alterazione. L’uomo è stato poi espulso dall’Italia. Il provvedimento, convalidato dal giudice di Pace, è stato eseguito dalla Polizia di Stato che ha accompagnato lo straniero alla frontiera. I fatti risalgono a mercoledì scorso, quando il 28enne si è recato presso l’Ufficio Immigrazione della Questura di Napoli. Qui, in evidente stato di alterazione psicofisica, dopo aver inveito contro – riferisce la Polizia – “noti esponenti politici”, si è cosparso di una sostanza liquida infiammabile e l’ha gettata anche su una volante, minacciando di darsi fuoco. L’immediato intervento dei poliziotti ha consentito di bloccare l’uomo, riportando la situazione alla calma.
Lo straniero è stato trovato in possesso di due bottiglie di liquido infiammabile e di un accendino. Personale del 118 lo ha trasportato presso l’Ospedale del Mare per le cure del caso. Dagli accertamenti successivi è emerso che l’egiziano risultava irregolare sul territorio nazionale ed anche destinatario di un provvedimento di espulsione emesso lo scorso 10 giugno dal Prefetto di Napoli

Francesca, 22 anni, di nuovo sparita: l’appello della famiglia

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Non è la prima volta che si allontana volontariamente da casa, ma stavolta il tempo di assenza è molto più lungo, almeno 72 ore. 

Di qui l’accorato appello della famiglia di Francesca De Vivo Tino che dopo aver sporto da subito denuncia alle Forze dell’ordine, sperano anche nel tam tam dei social.

Si tratta di una giovane avellinese, appena 22 anni,  affetta da gravi problemi di salute e priva, al momento, dei medicinali di cui ha bisogno. La sua scomparsa sta destando forte apprensione, soprattutto tra i familiari, che lanciano un appello pubblico attraverso i social.

È stata diffusa una sua fotografia con la richiesta di massima condivisione per favorirne il ritrovamento. Chiunque abbia informazioni utili o l’abbia vista è invitato a contattare il numero 333 8725279 o rivolgersi alle forze dell’ordine.

Elezioni Provinciali a Caserta, il candidato Di Costanzo: “Grazie a chi mi ha votato”

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Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa di Angelo Di Costanzo, candidato alla presidenza della Provincia di Caserta per il centrodestra, dopo il voto che si è svolto nella giornata di ieri 27 giugno. Il  candidato ha commentato  i risultati delle recenti elezioni provinciali di secondo livello, sottolineando come la sua campagna abbia dimostrato la solidità del suo radicamento territoriale e l’affetto di numerosi amministratori locali che, nonostante le difficoltà, hanno scelto di sostenerlo. “Con circa 180 voti su 1150 voti validi , circa il 15% dei consensi espressi, Di Costanzo si è confermato come una figura di riferimento per una parte consistente dei consiglieri e sindaci che compongono l’elettorato delle provinciali. Un dato che, secondo il candidato, rappresenta un importante segno di fiducia e radicamento nel territorio, un patrimonio che continuerà a essere messo a disposizione della coalizione di centrodestra. Con una concorrenza agguerrita, quella dei Moderati di Giovanni Zannini, di Forza Italia e di una parte di Fratelli d’Italia ,la cui vittoria era scontata fin dall’inizio, e della coalizione di centrosinistra, che univa forze politiche ampie come il Partito Democratico, il Movimento 5 Stelle e AVS, il risultato della competizione era già delineato.”

Poi ha aggiunto. “Nonostante la sconfitta, il mio gruppo ha dimostrato una forza che va oltre i numeri. Questo è un segno che il nostro impegno per il territorio è sentito e apprezzato. Nonostante tutto, questo risultato è un segno di speranza e di impegno che non si ferma”. Di Costanzo  ha poi rinnovato la critica all’attuale organizzazione elettorale e amministrativa delle Province, rimarcando come queste istituzioni siano ancora “incompiute” e non abbiano mai trovato una piena realizzazione dopo la riforma Del Rio: ” “Il sistema elettorale delle Province è uno degli aspetti più criticati della politica italiana. Il meccanismo che regola queste elezioni contribuisce ad alimentare la sfiducia degli elettori, accentuando il distacco tra i cittadini e i partiti politici. La politica locale e regionale è sempre più lontana dalle necessità dei territori e delle persone, e questo si riflette direttamente nelle urne. Questo sistema elettorale e amministrativo non fa altro che allontanare i cittadini dalla politica. Le Province sono Enti ‘incompiuti’ e l’incapacità di realizzare una riforma seria e utile, che sappia restituire alle istituzioni provinciali una vera autonomia, rende sempre più difficile il dialogo tra politica e amministrazione. Nonostante le difficoltà, io sono convinto che il nostro impegno per il futuro della provincia e per una politica vicina ai cittadini non finisca qui”.

Inoltre il candidato ha voluto augurare buon lavoro al nuovo Presidente della Provincia Anacleto Colombiano: “gli auguro un proficuo lavoro. Ringrazio i tanti amministratori che mi hanno sostenuto col cuore pur sapendo di partecipare ad una competizione dove l’esito era scontato”

 

 

 

Folla commossa all’ultimo saluto per mons. Pasquale Maria Mainolfi,il parroco di San Gennaro

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“Un uomo che ha avuto energia da vendere, una persona vulcanica ed instancabile che ha esercitato la sua azione pastorale senza fermarsi mai e che avuto una straordinaria fiducia in Dio”
L’arcivescovo Felice Accrocca  ha ricordato con queste parole la figura e l’opera di mons.
Pasquale Maria Mainolfi  scomparso ieri mattina nella sua Cervinara.
Nell’omelia pronunciata nella parrocchia di San Gennaro  davanti ad una Chiesa colma di fedeli commossi e di autorità, l’Arcivescovo ha sottolineato il valore straordinario di questo parroco dall’oratoria trascinante, dalla profonda cultura teologica e dalla grande capacità di realizzare opere e programmi per la comunità parrocchiale. 
Davanti al sindaco di Benevento Clemente Mastella  e a quello di Cervinara, Caterina Lengua entrambe con le fasce tricolori, davanti all’intero presbitero e davanti alle rappresentanze ecclesiastiche, e della società civile mons. Accrocca ha speso parole forti  per descrivere un uomo di Chiesa che per non meno di tre decenni ha segnato la vita nella parrocchia di Largo Carducci  mentre, peraltro non mancava di studiare, scrivere saggi e ripercorrere vite dei santi e di protagonisti del mondo della chiesa beneventana.
I momenti più toccanti dell’omelia quelli nei quali l’arcivescovo ha sottolineato il coraggio e la dignità con i quali  don Pasquale  ha affrontato il passaggio cruciale della malattia che non gli ha dato scampo, sostenuto dalla fede nella Madonna e  alla rinascita dopo la morte, e costituisce il cuore stesso nella fede di ogni cristiano.
Mons. Accrocca ha sottolineato:” la  sua esperienza è  stata molto forte. Chi ha creduto intensamente e fortemente nella resurrezione e che ha visto in lui il modo di esercitare la sua resilienza e la sua lotta contro la malattia che lo aveva aggredito. E proprio la sua capacità di resistere in nome della fede e il suo credere nella resurrezione gli hai consentito di andare avanti senza impedirgli mai di continuare a programmare iniziative fino all’ultimo giorno”.
Poi ha aggiunto. “Fosse capitato a me quanto è capitato a lui,  forse morivo due anni prima di lui. Ma lui aveva dalla sua una determinazione ed una capacità di lotta senza pari. Mesi fa lo cercai e lui stava combattendo appunto contro la malattia,  e io mi domandai cosa mai avrebbe fatto un altro al posto suo e mi risposi che quest’altro avrebbe ceduto le armi sin da subito. Lui non lo ha fatto. Si è chiuso poi nel riserbo e nell’ intimità dopo che non ormai c’era più nulla da fare. Ora può leggere tutta l’esistenza, ora è nella pace di Dio, ora è davanti a Lui”.
Infine Mons. Accrocca ha detto: “L’esempio di don Pasquale possa aiutare noi tutti a credere nella resurrezione. Questa sia un’occasione per crescere nella fede nella carità. Possa ora don Pasquale dal cielo aiutarci ancora di più”.
Il pomeriggio è stato arricchito anche dal coro  Maranatha diretta dal maestro Antonello Luongo. Suggestive e commovente i brani eseguiti dal coro questo pomeriggio.  
 Al termine dell’ultimo saluto nella sua parrocchia, mons. Mainolfi è tornato nella sua c Cervinara.  
 

Secondigliano, grosso incendio accanto al carcere. Ira dei cittadini: “Soccorsi lenti”

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Una densa colonna di fumo nero, visibile da diversi chilometri di distanza, l’aria  irrespirabile. Un vasto incendio è scoppiato nella periferia nord di Napoli, in un’area adiacente al carcere di Secondigliano, per essere successivamente spento. A fuoco sono andati rifiuti e sterpaglie.

Sul posto sono intervenute diverse squadre dei Vigili del Fuoco e della Polizia di Stato. Alcuni abitanti della zona descrivono ore di paura. Le fiamme hanno lambito le aree residenziali. A rischio le autovetture parcheggiate all’interno, spostate per precauzione.

Certe persone lamentano una presunta lentezza nei soccorsi. “Ho provato a chiamare tutti i numeri di emergenza ma nessuno ha risposto” racconta una donna. Nell’ambito dell’intervento, è stata disposta la chiusura al traffico di via Roma verso Scampia, all’altezza del carcere e di un tratto della Circumvallazione esterna.

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