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Lite tra vicini nel Casertano, 37enne accoltella madre e figlia

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Ha accoltellato e fatto finire all’ospedale due donne, madre e figlia di 43 e 28 anni, e il tutto per questioni di vicinato, alimentate da vecchie ruggini. È accaduto a Santa Maria a Vico, dove un 37enne è stato arrestato dalla Polizia di Stato per tentato omicidio. Le due vittime sono state trasportate all’ospedale di Caserta (la madre, che è grave ed in prognosi riservata) e a quello di Marcianise (la figlia).
La lite è scoppiata tra le due donne e la sorella del 37enne, secondo quanto accertato dai poliziotti del Commissariato di Maddaloni. Il 37enne è intervenuto proprio per dare manforte alla sorella, e ha accoltellato prima la vicina 43enne al petto, e poi la figlia di quest’ultima ad un fianco. Presenti anche gli anziani genitori dell’uomo, che hanno accusato un malore per lo spavento. Il 37enne è fuggito ma poi è stato rintracciato dagli agenti e arrestato.

Quando gioca la Casertana? Già fissata la prima amichevole

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Lunedì è confermata la partenza alla volta di Chianciano, ma la squadra non è ancora completa e non sarà completa. L’auspicio, per Degli Esposti e Coppitelli, sarà quello di avere i giocatori chiave dal primo giorno di ritiro. Sicuramente qualche difensore, e magari un attaccante in più. A Chianciano, la Casertana rimarrà per circa dieci giorni: Coppitelli, già in questi primi giorni di raduno al Pinto, sta tenendo l’asticella alta con tutti i convocati, primavera aggregati compresi. La Casertana rimarrà a Chianciano dal 21 luglio al 1 agosto.

Prima della partenza del ritiro precampionato, è previsto un test in famiglia contro la primavera: sarà una partita aperta al pubblico, in cui si potrà valutare la bontà del primo impatto del lavoro del nuovo allenatore. Oltre al test contro la primavera, non si conoscono ancora eventuali avversarie che la Casertana potrà incontrare in ritiro. Però, è già fissato l’incontro amichevole il 10 agosto al Viviani contro il Potenza: la squadra lucana punta ai playoff, e sarà un test probante. Infine, il 17 agosto è previsto l’esordio stagionale in Coppa Italia: l’anno scorso, andò bene contro la Ternana, ma non fu prodiga di una stagione serena. Si spera, che l’esordio vada bene, ma che prosegua altrettanto bene anche il resto della stagione.

Delocalizzare porto Salerno, la proposta di Cammarota in linea con i sindaci della costiera

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I tempi per la delocalizzazione del Porto di Salerno sono maturi. A sostenerlo è il consigliere comunale capogruppo de la Nostra Libertà, Antonio Cammarota. “Nell’ultimo Consiglio Comunale il Sindaco di Salerno e Presidente della Provincia ha finalmente aperto alla mia antica proposta di un nuovo porto commerciale, avanzata sin dal 2017 e promossa negli anni con interventi, convegni, programmi” afferma in una nota l’avvocato Cammarota. “Il Porto di Salerno è eccellenza produttiva che dà il pane a tante famiglie, così, però, non può crescere, e se non cresce, muore”, afferma Cammarota; “si progetta allora di ampliare il Porto verso la Costiera, con la giusta opposizione degli ambientalisti e dei sindaci. Ma la politica del no, da sola, non ha mai costruito il futuro”. “Un antico disegno voleva il Grande Porto dopo Pontecagnano”, continua Cammarota: “Delocalizzare significa infrastrutture d’avanguardia, rotaie, area retro portuale, servizi, collegamenti con la metropolitana, con l’autostrada, con l’aeroporto”.

Per Cammarota, “Delocalizzare il Porto vorrà dire riscattare Salerno e far rinascere la Città del Mare, gli antichi bagni, la nautica da diporto, il mare tra le due costiere, liberare il Viadotto, la Porta Ovest, la città dai Tir”. “Si può”, conclude Cammarota, “perché per Marina d’Arechi ci son voluti pochi mesi, e si deve, come fu per l’Università e per l’Ospedale, e come sarà per il nuovo Ruggi, immaginare il futuro”. La sua ipotesi va incontro anche alla protesta dei sindaci di Vietri sul mare, Maiori e Cetara che hanno rimandato alla prossima settimana la conferenza in programma domani proprio per contestare quanto previsto dal masterplan del Porto di Salerno con le linee d’indirizzo al 2030 sull’assetto degli spazi portuali. Il progetto cprevede l’allargamento del molo di Ponente (con conseguente scomparsa della spiaggia attigua) e soprattutto l’allungamento del molo Manfredi, è considerato da parte delle amministrazioni comunali di Vietri sul Mare, Cetara e Maiori altamente invasivo e dannoso per l’ambiente, la vivibilità e l’economia dell’intera Costiera Amalfitana.

Casertana, ufficiale il primo acquisto: è un centrocampista

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Era preventivabile che il calciomercato della Casertana avesse i presupposti di una rivoluzione. Si lavora con oculatezza a rinnovi e cessioni, prima di fare acquisti. A proposito di cessioni, va via anche Riccardo Collodel che ieri ha firmato con il Novara: il centrocampista lascia il segno, dopo una sola stagione con la Casertana, essendo stato un punto fermo nel secondo regno di Iori. Al suo posto, arriva Leonardo Di Tommaso, giovane centrocampista della Lazio: è alla prima esperienza lontano da casa dopo la trafila nelle giovanili biancocelesti. Può giocare da centrale di centrocampo ma anche da mezzala. Di Tommaso arriva a Caserta in prestito con diritto di riscatto e controriscatto da parte della Lazio.

Rinnova Kontek: prolungamento fino al 2027

A proposito di rinnovi, invece, c’è la firma di Kontek fino al 2027: la difesa centrale è compatta con lui e Bacchetti. Resta da puntellare il reparto, e si attendono novità da Avellino: l’asse con l’Irpinia è solido e si aspetta poco prima dell’arrivo dei difensori Frascatore e Mulè, e dei centrocampisti Toscano e Pezzella. Non vanno esclusi gli eventuali inserimenti del centrocampista Vincenzo Arzillo, e del terzino Luca Russo. Nomi nuovi, rispetto a qualche giorno fa, in cui la redazione di Anteprima24 ha fatto il punto sull’asse di mercato con la squadra dei Lupi.

Le altre piste: spunta la possibilità di un ritorno

Non solo Avellino: restano in piedi le piste che portano a Krapikas e Borra, portieri attualmente svincolati, qualora Zanellati dovesse andare verso Cittadella. Krapikas ha giocato col Messina ed è stato fra i migliori dei peloritani, mentre Borra è stato ad Arezzo ed ha giocato una sola volta contro il Trapani nella Coppa Italia di C. Per l’attacco, il sogno resta Cioffi, oltre alla permanenza di Kallon. Infine, si valuta il ritorno di Curcio dalla Ternana: in Umbria, potrebbe andare Damian.

Trasnova, Ciarambino: “Schierarsi subito per il futuro dei lavoratori”

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“In questi giorni ho incontrato una rappresentanza dei 53 lavoratori dello stabilimento Trasnova di Pomigliano, tutti ex dipendenti Fiat con un bagaglio notevole di competenze ed esperienze nel settore dell’automotive, con i quali ho condiviso i timori per il rischio licenziamenti allo scadere del contratto stipulato con Stellantis previsto per fine anno. Il paradosso è che il lavoro non manca ma Stellantis starebbe pensando di reinternalizzarlo, dopo averlo esternalizzato anni fa con la cessione dei suoi stessi lavoratori a Trasnova. Già lo scorso dicembre fu scongiurato il taglio della commessa, grazie alle forti proteste di lavoratori e sindacati, fermando tutte le procedure di licenziamento collettivo già avviate – dichiara Valeria Ciarambino, Vicepresidente del Consiglio regionale e componente del Gruppo Misto – L’avvicinarsi della nuova scadenza e l’assenza di sostanziali novità rispetto agli accordi raggiunti lo scorso dicembre accresce la preoccupazione nei lavoratori di Trasnova. Il prossimo 16 settembre è previsto un primo incontro al Mimit ed è necessario che la politica campana sin d’ora si schieri unita al fianco di lavoratori e parti sociali perché si arrivi ad una soluzione positiva e definitiva. Per questo ho presentato una interrogazione all’assessore regionale al Lavoro per conoscere quali iniziative intende mettere in campo la Regione per favorire la ricerca di soluzioni che garantiscano produttività e occupazione. Bisogna muoversi per tempo, perché dicembre è vicino”, conclude Ciarambino.

Arrestato in Spagna il narcos Bartiromo: era latitante da tre anni

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Per delega del Procuratore della Repubblica Distrettuale di Napoli, si comunica che, nella serata del 16 luglio 2025, i Carabinieri dei Nucleo Investigativo di Napoli, con la collaborazione della D.C.S.A. e del Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia, hanno rintracciato ed eseguito a Orihuela -Alicante (Spagna), con il supporto in fase esecutiva di personale dell’Udyco – Policia National di Madrid, un’ordinanza di applicazione di misura cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli su richiesta della Procura della Repubblica di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti del latitante internazionale di camorra, inserito nell’elenco ex 100 del Ministero dell’Interno (Latitanti Pericolosi) BARTIROMO Simone, classe ’91. L’arrestato, membro di un’organizzazione criminale camorristica dedita al traffico internazionale ed organizzato di droga su larga scala, in quanto gravemente indiziato, unitamente ad altri indagati, è destinatario di diversi provvedimenti restrittivi per reati associativi relativi al narcotraffico, ha svolto – tra l’altro – un ruolo di primo piano all’interno dell’organizzazione clan “Sorianiello”, camorra del Rione Traiano, legata al sodalizio di Secondigliano, nonché all’interno dell’organizzazione clan “Amato Pagano” c.d. scissionisti, come principale canale di approvvigionamento di sostanze stupefacenti, prevalentemente cocaina e hashish, gestito direttamente dalla Spagna, unitamente ad altre organizzazioni criminali dedite al traffico di droga. 

BARTIROMO Simone è gravemente indiziato di essere un broker del narcotraffico inserito pienamente nel sistema camorristico partenopeo, con specifiche conoscenze delle strutture criminali albanesi e spagnole, e di avere incentrato le proprie attività nel traffico internazionale di sostanze stupefacenti e nell’approvvigionamento del narcotico destinato alle piazze di spaccio ricadenti nell’area di Napoli – Rione Traiano “cd. Zona della 99”, nei quartieri cittadini di Scampia e di Secondigliano, nei comuni di Melito di Napoli (NA) e di Mugnano di Napoli (NA) nonché a zone della Sicilia (Palermo e Catania), della Puglia (Foggia e Brindisi) con analoghe attività di narcotraffico da e verso il territorio Spagnolo. Anche le specifiche attività investigative relative alla cattura del latitante pericoloso sono state direttamente coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli.

Pizzaiolo ucciso, a novembre processo d’appello per baby boss

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Prenderà il via il prossimo 6 novembre, nel Palazzo di Giustizia di Napoli, il processo di appello per l’omicidio di Francesco Pio Maimone, il giovane pizzaiolo freddato con un colpo di pistola agli chalet di Mergellina, a Napoli, il 20 marzo 2023, al culmine di una lite scoppiata tra gruppi malavitosi rivali, a cui era completamente estraneo. A sparare, secondo quanto ha stabilito il processo in primo grado, fu il baby boss Francesco Pio Valda, 21 anni, condannato all’ergastolo per questo assurdo omicidio. Con lui, davanti ai giudici della Corte di assise di appello, ci sarà un gruppo di amici e parenti, condannati a pene meno pesanti: Alessandra Clemente (sua cugina), Salvatore Mancini, Giuseppina Niglio (sua nonna) e Pasquale Saiz. Le parti civili sono invece la famiglia Maimone (difesa dall’avvocato Sergio Pisani), il Comune di Napoli (con l’avvocato Marco Buzzo) e la Fondazione Polis (con gli avvocati Celeste Giliberti).

Sequestrata struttura turistica in Costiera Sorrentina

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Contestano la realizzazione di opere abusive – come bar, cucina, pergolati, tettoie e muri – la Guardia Costiera di Castellammare di Stabia e la Guardia di Finanza della stazione navale di Napoli che oggi hanno sequestrato una struttura turistica che si trova in complesso alberghiero balneare in località Punta Scutolo di Seiano di Vico Equense, in provincia di Napoli, sottoposta a vincoli paesaggistici e ambientali. La polizia giudiziaria ha notificato un decreto di sequestro emesso dal gip di Torre Annunziata su richiesta dell’ufficio inquirente coordinato dal procuratore Nunzio Fragliasso che ipotizzano reati connessi a violazioni in materia edilizia, urbanistica e paesaggistica e anche l’occupazione abusiva di demanio marittimo.  Dalle indagini è emersa la realizzazione abusiva di diverse opere, realizzate senza autorizzazioni e in maniera difforme rispetto alle autorizzazioni paesaggistiche risalenti al 2023. L’occupazione invece riguarda un manufatto abusivo di oltre 32 metri quadrati (e di una volumetria di oltre 110 metri cubi) usato come deposito di attrezzature e vivande, e di una scaletta di collegamento al mare posizionata sul molo. Il gestore della struttura ha anche falsamente notificato di avere rimosso le opere abusive che invece ancora persistono. La superficie interessata dagli abusi è di circa 400 metri quadrati, in parte di proprietà del Demanio e in parte di proprietà privata su cui sono state abusivamente realizzate bar, cucina, pergolati, tettoie, balaustre, pedane, scale di collegamento, muri di contenimento, camminamenti in pietra. 

Napoli, lavori di scavo notturni all’Arenella: scoppia protesta dei residenti

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Lavori di scavo dell’Enel, regolarmente autorizzati, effettuati la scorsa notte. E all’Arenella scoppia la protesta dei residenti. A segnalare i “gravi disagi” in piazza Arenella, evidenziati da “alcuni cittadini”, è il consigliere municipale Rino Nasti di Europa Verde. “Tali interventi, eseguiti in orario notturno, hanno generato notevoli disturbi acustici” spiega Nasti in una nota, inviata al servizio tecnico della Municipalità Vomero Arenella.

Secondo il consigliere, i lavori alla rete elettrica non sarebbero stati “mitigati da adeguate precauzioni o misure di contenimento del rumore”. In tal modo, solleverebbero “interrogativi circa l’autorizzazione e la gestione dell’intervento”. Lo stesso Nasti chiarisce, però, come le opere abbiano il nulla osta. L’ufficio tecnico della Municipalità 5 ha infatti dato l’ok al cantiere di E-Distribuzione, nel periodo 14-25 luglio, tra piazza Arenella e strade limitrofe. Ciò nonostante, Nasti chiede chiarimenti sull’iter autorizzativo. E non solo per i rumori notturni dello scavo. Il consigliere avanza dubbi pure sulle perforazioni del suolo, nei pressi di una rosticceria. La trivellazione sarebbe stata “in corrispondenza di una strada recentemente rifatta, comprensiva di posa di nuove reti e tappetino bituminoso”.  A preoccupare è “il rischio concreto di un danno permanente al manto stradale”, oltre al presunto “spreco di risorse pubbliche, considerato l’investimento già sostenuto dal Comune di Napoli per la riqualificazione dell’area“. Inoltre “tale attività, secondo quanto riferito dagli stessi operai presenti sul posto – aggiunge Nasti -, non sarà tracciata in alcuna segnalazione ufficiale”.

Allegando le relative foto, il consigliere quindi chiede di “verificare la regolarità e tracciabilità dell’intervento”. Ma anche di “valutare eventuali provvedimenti consequenziali, qualora si confermassero anomalie o carenze nella pianificazione e nell’autorizzazione dei lavori“. Resta infine da chiarire la scelta “dell’orario notturno per l’esecuzione delle opere”, e delle “eventuali autorizzazioni rilasciate”. Non si sa mai, qualora l’esperienza dovesse ripetersi.

Il tratto interessato dai lavori e da poco tempo rifatto

Kumi: “Fiducia e stima mi hanno convinto a dire sì all’Avellino”

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Parole chiare, idee altrettanto. Justin Kumi ha parlato per la prima volta da calciatore dell’Avellino, mostrandosi determinato, maturo e già perfettamente immerso nel nuovo ambiente biancoverde. Arrivato in prestito dal Sassuolo, il giovane centrocampista non ha nascosto l’entusiasmo per l’inizio di questa nuova avventura.

“È stato fin qui un ritiro impegnativo – ha esordito – ma mi sono trovato in una squadra tosta, unita, pronta a dare tutto per un grande campionato. La telefonata del direttore mi ha subito convinto. Ho sentito stima e fiducia fin dal primo momento, ed è questo che mi ha spinto ad accettare”.

Un impatto positivo, non solo dal punto di vista tecnico: “Ad Avellino si respira un clima vincente. Ho trovato persone che si vogliono bene e che condividono lo stesso obiettivo. Il mister e lo staff sono molto competenti, si lavora bene e con grande intensità. La competitività interna al gruppo è un valore aggiunto, ci spinge a migliorarci”.

Fisicità e fame di crescita: sono queste le caratteristiche che Kumi porta con sé. “So di dover migliorare sulla tecnica per completarmi come calciatore – ha spiegato – e questo campionato di Serie B sarà una grande palestra. È una categoria tosta, dove non esistono risultati scontati. La prima può perdere contro l’ultima”.

Il centrocampista classe 2004 ha poi raccontato della grande accoglienza ricevuta, dentro e fuori dal campo: “Mi hanno fatto sentire subito parte del gruppo. Conoscevo già D’Andrea, ma ho legato molto anche con Crespi e Milani. Ci sono tanti giovani e tanta voglia di emergere”.

Tra gli obiettivi, quello collettivo viene prima di tutto: “La priorità è la salvezza, poi si vedrà. Personalmente voglio giocare il più possibile e crescere insieme alla squadra”. Infine, una nota sui modelli di riferimento: “Al Sassuolo seguivo spesso Thorstvedt, mi ispiro a lui. A livello mondiale, il mio preferito è Bellingham”. Quanto al numero di maglia? “Vedremo”, 

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